Politica monetaria e mercati
Schroders: Usa verso ''soft landing'' ma l’inflazione può allontanare i tagli della Fed
Julien Houdain valuta le prospettive per l’obbligazionario moderando la view costruttiva sui bond Investment Grade europei e valutando gli effetti delle prossime mosse della banca centrale Usa
di Virgilio Chelli 30 Aprile 2024 07:55
Con la crescita globale su basi più solide, gli investitori si chiedono se le recenti sorprese dell'inflazione USA siano un punto di svolta o solo un incidente di percorso. Schroders continua a prevedere un atterraggio morbido in un commento di Julien Houdain, Head of Global Unconstrained Fixed Income, che riconosce però anche l'aumento del rischio di uno scenario di "non atterraggio" a causa proprio dell’inflazione e di una potenziale ripresa del ciclo produttivo globale, che potrebbe sostenere i prezzi delle materie prime. Questo potrebbe costringere le banche centrali a mantenere tassi più elevati a lungo mentre nello scenario "no landing" anche la crescita robusta fa aumentare i rischi di inflazione.
L’esperto di Schroders considera gli ultimi dati solidi sull’inflazione USA come una via di mezzo tra le due prospettive rilevando che una serie di dati al rialzo non esclude comunque tagli ai tassi in corso d'anno, ma di certo crea un motivo di riflessione per la Fed, con un taglio a giugno che sembra improbabile. La misura dell'inflazione preferita dal presidente della Fed Powell, cioè i servizi core esclusi gli alloggi, l'andamento degli ultimi due mesi è stato un po' preoccupante e secondo Houdain la realtà è che l'inflazione è attualmente troppo elevata perché la Fed possa sentirsi a suo agio nell'allentare le condizioni monetarie a breve termine.
Ma l’esperto di Schroders aggiunge che non ci sono solo cattive notizie sull’inflazione USA ma anche motivi di ottimismo se si guarda al mercato del lavoro, che sembra stia tornando al punto di equilibrio con crescita dei salari in calo, posti vacanti che diminuiscono gradualmente e soprattutto un tasso di abbandono che continua a diminuire. Quest’ultimo è un indicatore importante perché limita la velocità di aumento dei salari, con le aziende sono meno obbligate a mantenere e attrarre i lavoratori. Quindi si va verso un atterraggio morbido ma con qualche rischio di inflazione.
In aprile inoltre si è registrato un continuo miglioramento del settore manifatturiero globale, con notizie dalla Cina particolarmente positive ultimamente, il che probabilmente favorirà in modo sproporzionato la crescita dell'Eurozona nei mesi a venire. Secondo Houdain il tutto è incoraggiante per un "atterraggio morbido", ma Schroders rimane vigile sulla possibilità che l'aumento dei prezzi delle materie prime alimenti pressioni inflazionistiche, che metterebbero ulteriormente in discussione la tesi del taglio dei tassi quest'anno.
Per quanto riguarda per gli investimenti obbligazionari, le valutazioni siano diventate più interessanti, ma la narrativa macro giustifica un rialzo dei rendimenti e una Fed più cauta. In quest'ottica Schroders è neutrale sulla duration ma continua ad aspettarsi un irripidimento della curva, posizionandosi in modo che la parte più corta superi quella lunga. In termini di cross-market, privilegia il Regno Unito, dove vede la possibilità che l'inflazione "recuperi" rispetto agli altri paesi, e gli USA rispetto a Germania e Canada. La casa è anche diventata più positiva sull'inflazione breakeven, utilizzata per cogliere la sovra-performance dei rendimenti reali rispetto ai nominali.
Secondo Schroders il rischio di rialzo dei prezzi delle commodity e un certo grado di allentamento delle banche centrali rappresentano un vento favorevole per l'aumento dell'inflazione breakeven. Nel credito, la casa ha moderato la view costruttiva sui titoli Investment Grade europei, per le valutazioni elevate e margini limitati per ulteriori sovraperformance, mantenendo una preferenza per le scadenze più brevi, dove continua a vedere valore. Con gli spread Investment Grade USA vicini ai minimi di sempre, che rendono meno remunerativo il rischio di investire in corporate bond rispetto ai più sicuri titoli di Stato, Schroders mantiene infine una view nel complesso negativa.
RESTA LA PROSPETTIVA DI TAGLI DELLA FED MA NON A BREVE
L’esperto di Schroders considera gli ultimi dati solidi sull’inflazione USA come una via di mezzo tra le due prospettive rilevando che una serie di dati al rialzo non esclude comunque tagli ai tassi in corso d'anno, ma di certo crea un motivo di riflessione per la Fed, con un taglio a giugno che sembra improbabile. La misura dell'inflazione preferita dal presidente della Fed Powell, cioè i servizi core esclusi gli alloggi, l'andamento degli ultimi due mesi è stato un po' preoccupante e secondo Houdain la realtà è che l'inflazione è attualmente troppo elevata perché la Fed possa sentirsi a suo agio nell'allentare le condizioni monetarie a breve termine.
DAGLI USA ANCHE MOTIVI DI OTTIMISMO DAL MERCATO DEL LAVORO
Ma l’esperto di Schroders aggiunge che non ci sono solo cattive notizie sull’inflazione USA ma anche motivi di ottimismo se si guarda al mercato del lavoro, che sembra stia tornando al punto di equilibrio con crescita dei salari in calo, posti vacanti che diminuiscono gradualmente e soprattutto un tasso di abbandono che continua a diminuire. Quest’ultimo è un indicatore importante perché limita la velocità di aumento dei salari, con le aziende sono meno obbligate a mantenere e attrarre i lavoratori. Quindi si va verso un atterraggio morbido ma con qualche rischio di inflazione.
I DATI CINESI GIOCANO A FAVORE DELLA CRESCITA IN EUROZONA
In aprile inoltre si è registrato un continuo miglioramento del settore manifatturiero globale, con notizie dalla Cina particolarmente positive ultimamente, il che probabilmente favorirà in modo sproporzionato la crescita dell'Eurozona nei mesi a venire. Secondo Houdain il tutto è incoraggiante per un "atterraggio morbido", ma Schroders rimane vigile sulla possibilità che l'aumento dei prezzi delle materie prime alimenti pressioni inflazionistiche, che metterebbero ulteriormente in discussione la tesi del taglio dei tassi quest'anno.
NELLE OBBLIGAZIONI NEUTRALITÀ SULLA DURATION
Per quanto riguarda per gli investimenti obbligazionari, le valutazioni siano diventate più interessanti, ma la narrativa macro giustifica un rialzo dei rendimenti e una Fed più cauta. In quest'ottica Schroders è neutrale sulla duration ma continua ad aspettarsi un irripidimento della curva, posizionandosi in modo che la parte più corta superi quella lunga. In termini di cross-market, privilegia il Regno Unito, dove vede la possibilità che l'inflazione "recuperi" rispetto agli altri paesi, e gli USA rispetto a Germania e Canada. La casa è anche diventata più positiva sull'inflazione breakeven, utilizzata per cogliere la sovra-performance dei rendimenti reali rispetto ai nominali.
MENO COSTRUTTIVA SULL’INVESTMENT GRADE EUROPEO
Secondo Schroders il rischio di rialzo dei prezzi delle commodity e un certo grado di allentamento delle banche centrali rappresentano un vento favorevole per l'aumento dell'inflazione breakeven. Nel credito, la casa ha moderato la view costruttiva sui titoli Investment Grade europei, per le valutazioni elevate e margini limitati per ulteriori sovraperformance, mantenendo una preferenza per le scadenze più brevi, dove continua a vedere valore. Con gli spread Investment Grade USA vicini ai minimi di sempre, che rendono meno remunerativo il rischio di investire in corporate bond rispetto ai più sicuri titoli di Stato, Schroders mantiene infine una view nel complesso negativa.