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L'analisi

RBC BlueBay approfondisce le prospettive future di Taiwan

Nel complesso RBC BlueBay è fiduciosa nella capacità di Taiwan di mantenere la propria posizione competitiva nelle catene di approvvigionamento globali, soprattutto nell’ambito delle forniture tecnologiche

di Leo Campagna 19 Aprile 2024 18:00
financialounge -  Elettronica Guido Giammattei RBC BlueBay taiwan

Negli ultimi vent’anni, il surplus delle partite correnti di Taiwan è cresciuto dal 2% al 14% del Pil, il secondo maggiore al mondo, grazie alla competitività del Paese, basata su innovazione, eccellenza manifatturiera e, soprattutto, fiducia. A questo proposito, Guido Giammattei, EM Equity Portfolio Manager, RBC BlueBay, si chiede se le aziende di Taiwan saranno in grado di migliorare o mantenere le loro posizioni competitive nelle catene di fornitura globali.

RISCHI GEOPOLITICI E REPUTAZIONALI


“Molti clienti statunitensi ed europei, negli ultimi dieci anni, hanno esercitato pressioni sulle aziende di Taiwan per limitare i rischi, tra cui quelli geopolitici e reputazionali, in relazione all’ambito ESG. Tali aziende si trovano quindi a dover bilanciare le esigenze dei vari stakeholder, dagli interessi a breve termine di molti investitori, che spesso tendono a concentrarsi sugli utili trimestrali, a quelli dei loro clienti” fa sapere Giammattei.

I MARGINI DI MIGLIORAMENTO SEMBRANO RIDOTTI


In quest’ottica, numerose aziende di Taiwan hanno deciso di diversificare la loro produzione investendo in capacità produttiva nel Sud-est asiatico e negli USA. Una scelta che tende a rendere meno competitive produttività e strutture dei costi, diluendo le performance. “Le imprese taiwanesi sono riuscite finora a mantenere la redditività nella transizione verso prodotti a più alto valore aggiunto. Tuttavia, alla luce degli standard raggiunti e degli ostacoli, i margini di miglioramento in futuro sono ridotti” riferisce il manager di RBC BlueBay.

IL COSTO DELLA SOSTENIBILITÀ


Una barriera a ulteriori miglioramenti della redditività la provoca anche il costo di misurare, rendicontare e migliorare gli indicatori ESG. Un aspetto non trascurabile per le aziende di Taiwan, paese fortemente dipendente dai combustibili fossili. “Il Paese è in ritardo in materia di infrastrutture verdi e le aziende sono costrette a pagare prezzi più alti per l’energia rinnovabile, acquistare crediti di carbonio e/o investire a caro prezzo nelle proprie energie rinnovabili off-grid” commenta Giammattei che poi si chiede se il settore IT sia in grado di confermare anche nei prossimi trimestri la performance molto brillante negli ultimi 18 mesi.

UN CICLO NON TROPPO LONTANO DAL SUO PICCO


“Il settore tenderà a restare ciclico, con alti e bassi causati da adeguamenti delle scorte, domanda, valutazioni e posizionamento degli investitori. Anche questo ciclo, per quanto esteso, sembra non essere troppo lontano dal suo picco” specifica il manager, segnalando una domanda più esigua e più debole rispetto ad altri cicli. “Sebbene l’IA sia il motore principale di questo ciclo, si stima che rappresenterà meno del 10% dei ricavi del settore. La domanda ‘reale’ dei consumatori resta modesta anche perché le richieste di elettronica di consumo sono in ripresa, ma trainate dalle scorte accumulate nei due anni precedenti” argomenta Giammattei.

UN GUADAGNO DEL 124% IN CIRCA 15 MESI


Inoltre, e non meno rilevante, la durata e l'entità dei guadagni azionari è già ben al di sopra del ritorno medio registrato in tutti i cicli di rialzo degli ultimi 20 anni. I cicli di rialzo dei semiconduttori durano infatti di solito circa 12,5 mesi, e registrano performance azionarie medie del 75%. Finora, dal minimo dei titoli tecnologici nel terzo trimestre del 2022, sono passati circa 15 mesi di rialzo con un guadagno del 124% della quotazione SOX (un indice globale composto dalle aziende di semiconduttori). Il che, peraltro, comporta una valutazione del settore IT dei mercati emergenti attualmente superiore alla media a lungo termine.

UN VANTAGGIO SIGNIFICATIVO E DURATURO


“Questa performance azionaria appare estesa nel breve termine ma restiamo fiduciosi nella capacità di Taiwan di confermare la propria competitività nelle catene di approvvigionamento globali. Riteniamo che sia difficile replicare il solido ecosistema che ha costruito in decenni in termini di affidabilità, competitività, fiducia e integrità. In particolare per le catene di fornitura tecnologiche, nell’ambito delle quali le aziende di Taiwan si sono create un vantaggio significativo e duraturo” conclude l’EM Equity Portfolio Manager di RBC BlueBay.
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