Brad Tank

Neuberger Berman: yen giapponese pronto a salire

Nelle Prospettive del CIO gli esperti Brad Tank, Ugo Lancioni e Toyaj Singh, analizzano le forze macro contrastanti e i fattori tecnici di mercato che influenzano il rapporto dello yen con le principali valute

di Virgilio Chelli 5 Aprile 2024 15:45

financialounge -  Brad Tank giappone Ugo Lancioni yen
Nella stagione della fioritura dei ciliegi anche lo yen giapponese potrebbe essere all’uscita di un rigido e interminabile inverno. Dalla fine del 2011 si è deprezzato di quasi la metà precipitando di recente ai livelli più bassi da inizio anni '90. Oggi il cambio rispetto alle valute dei principali partner commerciali del Giappone è il più basso da tre decenni. Due settimane fa, la Banca centrale ha avviato l’uscita dalle politiche ultra-espansive alzando il costo del denaro da -0,1% ad un range tra 0% e 0,1%. Con un’inflazione al 2,8% la decisione potrebbe rappresentare un decisivo cambio di rotta e gli investitori si chiedono se sia finalmente giunto il momento per lo yen di mostrare resilienza e rifiorire.

LA SVOLTA DELLA BANCA DEL GIAPPONE


Neuberger Berman affronta il tema nelle Prospettive settimanali del CIO dedicate appunto alla “fioritura dello Yen giapponese”, firmate da Brad Tank, Co-Chief Investment Officer e Global Head of Fixed Income, Ugo Lancioni, Senior Portfolio Manager, e Toyaj Singh, Portfolio Analyst e Trader, secondo cui la Banca del Giappone ha segnalato chiaramente che sta avviando un graduale processo di normalizzazione. Ma l’annuncio non ha rafforzato lo yen, ha piuttosto scatenato un’ulteriore ondata di vendite, facendolo deprezzare di un ulteriore 1,5% rispetto al dollaro mentre dal mercato dei futures emerge che le posizioni al ribasso sono ai massimi dal 2017.

FORZE CHE TENGONO LO YEN IN IBERNAZIONE


Di fatto l'aumento dei tassi è stato piuttosto cauto mentre il programma di acquisto di obbligazioni è rimasto sostanzialmente invariato. La Banca del Giappone si trova di fronte alla prospettiva di dover sostenere costi più elevati sui tassi di interesse delle proprie riserve incorrendo in ingenti perdite di portafoglio. Inoltre, secondo gli esperti di Neuberger Berman ci sono altre forze che continuano a mantenere lo yen in una sorta di "ibernazione invernale" determinata dal differenziale dei tassi e il sentiment degli investitori globali, con la volatilità su tassi e cambi frenata ogni volta che un dato positivo allontana le aspettative di un taglio dei tassi della Fed.

MA LA SITUAZIONE POTREBBE CAMBIARE


La situazione potrebbe cambiare se il sentiment sui mercati globali dovesse inasprirsi, o se il differenziale dei tassi tra Usa e Giappone dovesse restringersi. Al tutto si aggiunge un possibile intervento di Banca del Giappone sul forex, e secondo gli esperti di Neuberger Berman non sorprende che circolino già voci che possa essere imminente, dato che il livello reale dello yen è oggi più basso rispetto a ottobre 2022, quando la Banca centrale giapponese è intervenuta l'ultima volta. Una mossa correttiva potrebbe essere accelerata dall'avvicinarsi delle elezioni Usa, con l'attenzione più concentrata sugli impatti distorsivi di una valuta debole sul commercio internazionale.

IL FATTORE CARRY TRADE


Inoltre, segnalano gli esperti di Neuberger Berman, va considerato che puntare contro il cambio dollaro/yen comporta costi notevoli, con un carry negativo del 5,5% annuo. Ma anche se non si può affermare con certezza che lo yen stia per rifiorire, sembra ragionevole pensare che l’inverno sia ormai alle spalle. Anche altre valute stanno registrando un calo della temperatura, la Banca Nazionale Svizzera ha tagliato i tassi rendendo il franco svizzero più conveniente dello yen per finanziare le operazioni di carry trade.

L’ALTERNATIVA RAPPRESENTATA DAL FRANCO SVIZZERO


Per questo, gli investitori propensi ad assumere una posizione rialzista sullo yen potrebbero considerare l'idea di finanziarla tramite il franco svizzero, accollandosi un costo leggermente superiore all'1% in termini di carry negativo, piuttosto che del 5%. “Dopo tutto”, sottolineano in conclusione gli esperti di Neuberger Berman, “anche la stagione della fioritura dei ciliegi in Giappone inizia sempre da un singolo petalo”.

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