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In arrivo il nuovo condono edilizio

Il Mit in una nota precisa che le misure mirano a regolarizzare le piccole difformità e che interessano quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano

di Redazione 4 Aprile 2024 15:50
financialounge -  casa condono edilizio immobiliare Mit

Condono edilizio in arrivo. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fa sapere che sta preparando un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come richiesto dalle amministrazioni territoriali, dalle associazioni e degli enti del settore edilizio. Nello specifico, si tratta di una serie di misure che intendono regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano l’80% del patrimonio immobiliare italiano.

PAROLA D’ORDINE SEMPLIFICAZIONE


“Garantire risposte certe e in tempi certi ai cittadini è uno degli obiettivi del pacchetto di norme per intervenire sulla casa, voluto dal ministro Salvini”, commenta il viceministro al Mit, Edoardo Rixi. “La semplificazione e l’efficienza amministrativa saranno le fondamenta su cui si basa la nuova normativa”.

COSA COMPRENDE


In cosa consiste il nuovo condono edilizio in arrivo? In particolare andrà ad intervenire su difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente, come difformità edilizie “interne”, riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato modifiche di lieve entità. Il nuovo pacchetto di norme riguarderà anche difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi, a causa della disciplina della “doppia conforme che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo”, si legge in una nota del Mit. E ancora per permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

TUTELARE I PICCOLI PROPRIETARI


“La ratio dell’intervento - spiega il ministero - è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono de decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa”. Allo stesso tempo, l’intento è anche quello di deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi da troppe richieste di sanatorie.
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