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Possibili scenari futuri

LGIM: attenzione a 8 “cigni grigi” che potrebbero impattare i mercati nel 2024

L’indipendentismo scozzese, un’escalation in Ucraina, un presidente Usa condannato: sono improbabili e meno pericolosi dei “cigni neri”, ma comunque rischiosi per gli investitori

di Virgilio Chelli 22 Marzo 2024 07:55
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Con l’espressione “grey swan” si intendono eventi abbastanza improbabili che potrebbero avere un forte impatto sui mercati, ma che a a differenza di quelli “neri” sono annunciati da segnali che possono essere colti e permettono all’investitore di proteggersi. LGIM, che per il 2023 aveva scontato sanzioni ai big tech Usa e cinesi, l’abbandono della politica di controllo della curva dei tassi in Giappone, e gli scioperi in Uk, ne elenca otto possibili quest’anno, in un commento dell’Investment Specialist Chris Franklin.

I MERCATI E LE INFORMAZIONI DISPONIBILI


In particolare, l’elenco dei "cigni grigi" comprende eventi politici di rilievo che coinvolgono il Regno Unito e le elezioni statunitensi, ma anche la guerra in Ucraina e la tensione sul Mar Rosso con gli attacchi Houti, oltre alla diffusione dell'Ia e alla possibilità del crollo di un grande player, il cui fallimento potrebbe innescare una fuga verso asset di qualità. L’esperto di LGIM ricorda che i mercati sono spesso “orientati verso il futuro” e riflettono le aspettative, che sono a loro volta condizionate dalle informazioni disponibili, e sempre parziali, per cui gli effetti maggiori sui prezzi le hanno gli eventi che non hanno visto arrivare.

COVID, CRISI BANCARIA, RECESSIONE MANCATA


Andando indietro nel tempo si è visto che eventi più o meno imprevisti possono essere abbastanza frequenti e avere un ruolo più o meno fondamentale nell’influenzare i rendimenti. I famosi “cigni neri” rientrano nella categoria degli altamente impattanti e altamente imprevedibili, di cui l’esempio più iconico è senza dubbio la pandemia di Covid-19, ma si può anche citare la crisi bancaria degli Usa, che ha portato alla fusione di Credit Suisse in UBS, o la “non recessione” che era stata ampiamente prevista e che ha portato molti indici azionari a guadagni record, con l’S&P 500, che ha registrato un +26%.

ATTITUDINE A ESSERE PRONTI PIU’ CHE A PREVEDERE


Proprio a causa della loro natura, LGIM ritiene che scontare un "cigno nero" sia un esercizio abbastanza inutile e che, piuttosto, convenga spostare l’attenzione sui "cigni grigi", abbastanza improbabili, ma da cui è possibile difendersi con un certo anticipo grazie ai segnali che li preannunciano. E’ un esercizio che rispecchia molto l’attitudine di LGIM all’essere pronti, invece che al prevedere, e che ha permesso alla casa di difendersi al meglio dai 3 dei 16 possibili "grey swan" che aveva scontato per il 2023 e che, sotto certe forme, si sono verificati: le multe imposte ai big tech Usa e cinesi dell’Ue, l’abbandono da parte del Giappone della politica di controllo della curva dei rendimenti e lo sciopero congiunto di almeno tre grandi gruppi sindacali nel Regno Unito.

L’IMPORTANZA DI POTERSI PREPARARE


Ma quello che i clienti di LGIM e gli investitori in generale si chiedono non è quali fossero gli eventi che si potevano prevedere in passato, ma quelli da cui sarebbe meglio prepararsi nel 2024, come la rielezione di Trump alla Casa Bianca, con una conseguente riduzione dell’interventismo americano, o l’escalation delle tensioni in Sud America tra Guyana e Venezuela, in merito al controllo della regione dell’Essequibo, ricca di petrolio.

CONCENTRARSI SU UN NUMERO LIMITATO DI IPOTESI


Tutte queste possibilità rischiano però di creare una lista di possibilità che potrebbe perfino schiacciare l’attività di un investitore, e per questo l’esperto di LGIM suggerisce di concentrarsi su quelle che possono avere un maggiore impatto sui mercati e dove il tempo dedicato alla raccolta e all’analisi delle informazioni può aiutare a migliorare il potere predittivo. Applicando questo “filtro”, la lista si riduce così a otto possibili eventi.

GLI 8 "CIGNI GRIGI" DEL 2024


Chris Franklin riepiloga nel dettaglio gli 8 "cigni grigi": un governo di coalizione nel Regno Unito che porta a un nuovo referendum in Scozia per l’indipendenza, un’escalation della guerra in Ucraina che porta a un intervento della Nato, la rapida diffusione dell’Intelligenza Artificiale che innesca un boom della produttività, le difficoltà dell’economia cinese che mettono in discussione la leadership del presidente Xi Jinping, un riacuirsi della pandemia, un candidato condannato che vince le elezioni Usa e diventa il primo presidente a governare dal carcere, i continui attacchi Houthi che portano alla chiusura dello stretto di Bab-el-Mandeb con forti ripercussioni sulle catene di approvvigionamento, e infine un player di mercato molto grande e fortemente indebitato, come una banca, una compagnia assicurativa, un hedge fund, che incontra notevoli difficoltà per gli alti tassi, innescando una fuga verso gli asset di qualità.
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