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Obbligazionario in attesa di chiarezza sui tagli dei tassi delle Banche Centrali

Morgan Stanley IM fa il punto sul mercato globale del reddito fisso dopo il ridimensionamento delle attese di taglio ai tassi di interesse. Cautela sui titoli di Stato, bene bond corporate e cartolarizzazioni

di Virgilio Chelli 20 Marzo 2024 17:39

financialounge -  mercati Morgan Stanley Investment Management
Febbraio ha visto i rendimenti obbligazionari globali salire sulla ri-calibratura delle attese di mercato sui tagli dei tassi nel 2024-2025. L’inizio dell’allentamento della Fed è stato spostato verso metà anno e anche nei Paesi Emergenti il processo ha rallentato. Tra i settori a spread, sia l’Investment Grade che l’High Yield societari hanno visto una restrizione dei differenziali con il secondo segmento che ha sovraperformato il primo così come hanno fatto le emissioni di maggior qualità europee rispetto a quelle USA. Anche nel comparto delle cartolarizzazioni gli spread hanno continuato a restringersi.  Praticamente febbraio ha proseguito dove aveva finito gennaio, due mesi segnati da dati più forti delle attese su crescita e inflazione.

SI AVVICINA IL TEMPO DELLE DECISIONI


Morgan Stanley Investment Management nel Global Fixed Income Bulletin di marzo titolato “Il tempo delle decisioni”, sottolinea il ridimensionamento delle attese di tagli dei tassi ma continua comunque a prevedere un ciclo moderato di allentamento monetario a partire da giugno-luglio, in una visione che resta altamente dipendente dai dati, il cui trend non è completamente chiaro. Questo rende in qualche modo nebuloso l’outlook per i rendimenti dei titoli di Stato, almeno a breve termine. L’inflazione in caduta gioca a favore dei tagli dei tassi ma con un limite posto dalla forza dell’economia USA. Morgan Stanley IM si aspetta un ciclo comunque meno aggressivo di quanto atteso a inizio anno.

SITUAZIONE SIMILE A METÀ DEGLI ANNI 90


Come a metà degli anni 1990, la possibilità che la Fed tagli tra 50-100 punti per poi mettersi in pausa è giudicata elevata. La situazione è simile anche in altre aree, nell’Eurozona potrebbero servire tagli fino a 75 punti o più, il che induce cautela sulle scadenze più lunghe del debito pubblico, mentre agli attuali livelli i bond corporate di qualità sono attraenti. L’outlook economico confuso e la persistente inversione della curva dei rendimenti supportano quest’atteggiamento, mentre puntare sui rendimenti senza prendersi rischi sui tassi rimane la miglior strategia.

I MERCATI DEL CREDITO SI COMPORTANO BENE


La buona notizia è che le banche centrali dovranno decider presto quando iniziare a tagliare, mentre i mercati del credito continuano a comportarsi bene, in particolare il segmento Investment Grade europeo ha spazi di recupero rispetto a quello USA, soprattutto per gli emittenti finanziari. Anche negli High Yield i rendimenti sono attraenti. Una recessione resta il rischio principale ma MSIM non la vede in vista nei prossimi 12 mesi. Nei Paesi Emergenti le banche centrali continuano a tagliare i passi ma anche qui a passo ridotto e MSIM continua a giudicare attraente il debito in valuta locale, con una preferenza per il mercato dei bond in America Latina.

OPPORTUNITÀ NEL CREDITO CARTOLARIZZATO


Date tutte le incertezze sul vero stato dell’economia globale e con le Banche Centrali impegnate a decifrare i dati man mano che escono, MSIM continua a vedere le migliori opportunità nel credito cartolarizzato sulle scadenze brevi, come le emissioni costruite con mutui immobiliari residenziali, le asset backed securities e selezionate emissioni immobiliari commerciali esclusi gli uffici. A favore gioca lo stato di salute delle finanze delle famiglie USA, a sua volta supportato dal mercato del lavoro robusto.

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