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Scenari e opportunità

PGIM Fixed Income: una nuova “età dell’oro” per gli investitori obbligazionari

Greg Peters, Co-Chief Investment Officer di PGIM Fixed Income, sottolinea le prospettive positive per il raddito fisso alla luce del contesto macroeconomico. Il cambio di regime dopo la Grande Moderazione

di Virgilio Chelli 3 Marzo 2024 15:00
financialounge -  Greg Peters High Yield mercati mercati obbligazionari PGIM Fixed Income

La fine della Grande Moderazione monetaria sta lasciando il passo all’era della volatilità di crescita e inflazione. Gli investitori si stanno adattando, ma il nuovo regime di rendimenti obbligazionari più elevati rende il reddito fisso interessante per quelli a lungo termine. Malgrado le crescenti problematiche macro, l’economia globale è riuscita a mantenersi resiliente. Negli Usa la weakflation, combinazione di crescita debole e inflazione alta ma in calo, rimane lo scenario base di PGIM Fixed Income. In un commento, il Co-Chief Investment Officer Greg Peters si aspetta una crescita del Pil reale tra l’1,0% e l’1,5% e un calo dell’inflazione al 2,5-3% nel 2024.

IN EUROZONA FATTORI SFAVOREVOLI


Nell’Eurozona, secondo Peters, i fattori sfavorevoli derivanti da tassi globali più alti, prezzi dell’energia elevati e inflazione persistente, costituiscono difficoltà perduranti che puntano a una lieve contrazione prima di qualche miglioramento nel 2024. In Cina, invece, si stanno concretizzando le previsioni di PGIM di maggiori stimoli fiscali, che supportano una stima del Pil ancora superiore al consensus. Alla luce di tassi prossimi ai massimi pluriennali, con crescita e inflazione finalmente in decelerazione, secondo l’esperto di PGIM siamo probabilmente vicini alla fine dei cicli di rialzo dei tassi delle Banche centrali. Nel 2024 la Fed dovrebbe tagliare di circa 50 punti base, e il tasso neutrale di lungo periodo potrebbe gravitare intorno al 3,0%, in rialzo rispetto alle precedenti stime del 2,5%.

ETÀ DELL’ORO PER LE OBBLIGAZIONI


Nonostante il contesto macro difficile, secondo Peters “stiamo entrando nell’età dell’oro per gli investimenti obbligazionari”, le cui caratteristiche tradizionali, roll, carry e reddito, stanno tornando in primo piano, inoltre svolgono un ruolo chiave nelle allocazioni a lungo termine e si confermano importanti strumenti di generazione di reddito e diversificazione rispetto all’azionario. Questi aspetti possono portare a performance pari o superiori agli obiettivi degli investitori e, nel caso di imprevisti vuoti d’aria delle economie, esistono ampi spazi di calo dei rendimenti e ulteriore rafforzamento delle performance.

IDEE DI INVESTIMENTO


Anche la maggior dispersione del credito incrementa le opportunità di generazione di alfa, con un’ampia gamma di settori obbligazionari ben posizionata per offrire rendimenti solidi a lungo termine, con prospettive favorevoli mediante la gestione attiva. A fronte della notevole incertezza macro, PGIM preferisce però mantenere una qualità elevata ed evitare strumenti soggetti a leva finanziaria vulnerabili ad alti tassi. Le principali idee di investimento per il 2024 comprendono di evitare la liquidità, perché le duration più brevi potrebbero offrire un reddito più interessante e protezione contro la volatilità, di allungare la duration, perché è possibile che stia iniziando un lungo periodo di normalizzazione che offre agli investitori una breve fase per assicurarsi tassi più elevati a lungo termine, e di cercare opportunità di valore relativo di qualità elevata.

OPPORTUNITÀ IN HIGH YIELD E CREDITO


L’estrema volatilità dal 2022 ha compresso le valutazioni obbligazionarie creando interessanti opportunità di valore relativo in aree spread fondamentali come High Yield e il debito emergente, spiega Greg Peters. E dopo che le Banche centrali hanno posto fine ai rialzi, i settori del credito hanno registrato un miglioramento delle performance, trend che, ad avviso di PGIM Fixed Income, continuerà prevedibilmente a favorire i portafogli obbligazionari diversificati.
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