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L'analisi

Columbia Threadneedle guarda con attenzione ai titoli difensivi di qualità

Una volta che i tassi d'interesse verranno ridotti comincerà un nuovo ciclo di mercato, sebbene sia inflazione che tassi rimarranno su livelli più alti rispetto al decennio precedente

di Leo Campagna 2 Marzo 2024 09:00
financialounge -  azioni Columbia Threadneedle Investments Paul Doyle

L'andamento della spesa in conto capitale e dell'occupazione saranno fattori decisivi per determinare se gli Stati Uniti registreranno o meno una lieve recessione. Ne è convinto Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa di Columbia Threadneedle Investments, secondo il quale il sentiment resta comunque rialzista: il mercato statunitense scambia infatti a più di 20 volte gli utili prospettici e, ipotizzando una crescita dell'11% nel 2024, sconta ad oggi un atterraggio morbido.

NESSUN MARGINE PER LE DELUSIONI


Uno scenario che però non lascia spazio a delusioni: se la Federal Reserve statunitense tagliasse i tassi troppo presto potrebbe riaccendere l’inflazione e rendere necessari successivi nuovi rialzi. “Il maggior rischio per il mercato è che si generi il doppio effetto di una revisione al ribasso degli utili e di una flessione a seguito di una performance vigorosa. I margini restano elevati e l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) è negativo, per cui gli utili nominali dovrebbero diminuire” spiega Doyle.

POCHI SQUILIBRI NEL SETTORE PRIVATO USA


L'economia statunitense è stata finora sorretta dagli alti livelli di spesa dovuti ai risparmi accumulati durante la pandemia, ora assottigliati a un quarto del loro livello massimo. A differenza della crisi del 2008, si sono registrati pochi squilibri nel settore privato. Tuttavia, i piani di sostegno dell'era Covid hanno ritardato, ma non evitato, l'effetto dei cambiamenti imposti dalla politica monetaria.

MIGLIORAMENTO INSOSTENIBILE DELL’ATTIVITA’ INDUSTRIALE NELL’EUROZONA


Nell’Eurozona il miglioramento dell'attività industriale, testimoniato dal punto d'inversione delle scorte e dalla ripresa dei salari reali, potrebbe non durare. Con il deterioramento della crescita dei posti di lavoro, è probabile che si indebolisca la crescita dei salari nominali. Le componenti occupazionali dei PMI segnalano un calo della domanda di lavoratori che dovrebbe frenare la crescita dei salari. La politica monetaria restrittiva si farà sentire e, come negli Stati Uniti, rimarrà tale anche se la BCE dovesse tagliare i tassi nel secondo trimestre.

TASSI USA PIU’ ALTI DEL PASSATO NEI PROSSIMI ANNI


“Negli Stati Uniti nei prossimi dieci anni ci aspettiamo che i tassi rimangano più alti rispetto all'ultimo decennio (in cui sono stati mantenuti artificialmente bassi), e che il tasso d'interesse neutrale sia più alto di quanto dichiarato dalle banche centrali” riferisce il manager di Columbia Threadneedle. Il mercato azionario non sembra pertanto riflettere il livello dei tassi d'interesse, cosa che risulterà evidente se si entrasse in recessione. Le perdite su crediti legate ai prestiti auto e alle carte di credito sono aumentate per sette trimestri. Sebbene le banche statunitensi siano ben capitalizzate, nel caso di una recessione potrebbero verificarsi alcuni problemi. Anche per questo non sembra esserci spazio per le delusioni.

LE PROSPETTIVE FUTURE


“La liquidità continua a diminuire e i bilanci del G5 si sono ridotti di 5.200 miliardi di dollari negli ultimi sei trimestri. Il reshoring della produzione negli Stati Uniti si tradurrà in spese in conto capitale mentre, secondo McKinsey, l'azzeramento netto delle emissioni negli Stati Uniti richiederà una spesa di 275.000 miliardi di dollari di qui al 2050. Il pensionamento dei baby boomer farà inoltre diminuire i risparmi e aumentare i tassi d'interesse” specifica il manager.

EUROPA PRONTA AL RILANCIO


In Europa, invece, due terzi delle aziende prevedono di aumentare le attività operative nei prossimi tre anni, mentre una percentuale simile prevede di incrementare la spesa per le attività di ricerca e sviluppo. Il settore privato europeo è liquido e dispone di ingenti capitali con attività finanziarie superiori al 450% del PIL. L'inflazione e i tassi privi di rischio saranno più alti rispetto all'ultimo decennio, considerando che sia il reshoring che la carenza di manodopera sono inflazionistici.

POSSIBILE SOVRAPERFORMANCE DEI TITOLI DIFENSIVI DI QUALITA’


“Alla luce di tutte queste considerazioni, il quadro a breve termine potrebbe propiziare una sovraperformance dei titoli difensivi di qualità mentre l’avvio dei tagli dei tassi d'interesse dovrebbe favorire soprattutto l'Eurozona. In una prospettiva di lungo termine, dinamiche come il piano NextGenerationEU, l'uso dell'intelligenza artificiale per incrementare la produttività e l'aumento della spesa in conto capitale potrebbero rilanciare la crescita europea” conclude il Responsabile azionario large cap Europa di Columbia Threadneedle Investments.
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