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Energie pulite

Columbia Threadneedle Investments: 'Positivo l'approccio d’investimento alla transizione energetica'

Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia l’installazione di rinnovabili a livello mondiale ha registrato un’accelerazione record del 50% nel 2023. Ecco quali fattori sostengono gli investimenti nel settore

di Fabrizio Arnhold 23 Febbraio 2024 15:12
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments Energie rinnovabili ESG Natalia Luna

Non è stato un buon anno per i titoli legati alle energie pulite. Nel 2023, infatti, hanno sottoperformato il mercato a causa di una combinazione tra sviluppi sfavorevoli relativi a specifiche aziende e difficoltà settoriali che hanno generato una certa confusione tra gli investitori. “Sebbene l’S&P Global Clean Energy Index abbia avuto un anno difficile, il segmento delle energie pulite comprende una vasta gamma di titoli, per cui occorre distinguere tre ‘pure player’, focalizzati esclusivamente sul tema delle tecnologie pulite, e il resto dell’universo che include le rinnovabili, le utilities e l'industria green”, commenta Natalia Luna, Analista Senior Investimenti Tematici, Ricerca Globale di Columbia Threadneedle Investments.

FOCUS SULLE UTILITIES


Stringendo l’analisi alle utilities, Columbia Threadneedle Investments ha notato che “anche le società di questo settore hanno sottoperformato il mercato, ma in misura minore rispetto a quello delle clean tech”. Trattandosi di un’industria ad alta intensità di capitale, le utilities hanno risentito del difficile contesto macroeconomico e anche degli sviluppo negativi che hanno caratterizzato due importanti società attive nel settore delle rinnovabili: Orsted e NextEra.

Il CASO ORSTED


L’aumento dei tassi per contrastare la corsa dell’inflazione ha creato problemi a Orsted, la più grande azienda nell’eolico offshore a livello mondiale. Tra i progetti molto rischiosi e non più redditizi di Orsted, ci sono quelli eolici offshore che richiedono investimenti in conto capitale superiori a quelli del solare. “Ma anche le catene di approvvigionamento del settore offshore sono immature e complesse, caratterizzate da ritardi, colli di bottiglia e difficoltà strutturali”, prosegue nella sua analisi l’analista di Columbia Threadneedle Investments. “Nel contesto generale dei rincari dell'energia, i settori del solare e dell’eolico onshore sono ampiamente riusciti a trasferire i costi”. Invece, i progetti eolici offshore, a causa delle loro grandi dimensioni, sono soggetti ad aste gestite da governi o autorità di regolamentazione, che non hanno aumentato i prezzi, accentuando ulteriormente le pressioni sui rendimenti.

E QUELLO DI NEXTERA


Passiamo al più grande sviluppatore statunitense nel campo delle rinnovabili: NextEra. “A settembre, la yieldco NextEra Partners, veicolo di finanziamento detenuto al 51% da NextEra, ha abbassato il proprio tasso di distribuzione a fronte dell'aumento dei costi di finanziamento - precisa Natalia Luna -. Questa decisione ha spaventato i mercati e la quotazione di NextEra è crollata”. Tuttavia, le yieldco non rappresentano una grossa fonte di finanziamento per NextEra e per le utilities in generale, per cui anche in questo caso la reazione negativa del mercato è stata eccessiva. Qualche settimana dopo la società ha infatti pubblicato i propri risultati, riportando ordini record nel campo delle rinnovabili e utili solidi per il 2023.

OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO


Ma pensare che il settore sia destinato a un declino potrebbe risultare un errore. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, infatti, l’installazione di rinnovabili a livello mondiale ha registrato un’accelerazione record del 50% nel 2023, nonostante l’aumento dei costi di produzione. “Grazie alla ricerca approfondita, in Columbia Threadneedle siamo in grado di comprendere tutte le variabili in gioco e consideriamo le eventuali battute d’arresto a breve termine come potenziali opportunità d’investimento”, sottolinea Natalia Luna. "Inoltre, riteniamo che il mercato abbia valutato il settore delle rinnovabili in modo eccessivamente negativo nel 2023, adottando un approccio generalizzato che non ha saputo cogliere i fattori di sostegno strutturali del comparto, né distinguere tra i diversi operatori”. L’approccio d’investimento di Columbia alla transizione energetica non è cambiato e continua a prevedere una crescita sostenuta, seppure non priva di ostacoli.
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