L'analisi

Schroders: ecco perché i buyback sostengono i prezzi dell'azionario

Harry Goodacre, Strategist, Strategic Research Unit di Schroders, sottolinea che i riacquisti contribuiscono al fenomeno della “de-equitisasion” insieme ai delisting e all’M&A, ma supportano le valutazioni azionarie

di Stefano Caratelli 19 Febbraio 2024 14:00

financialounge -  azionario buyback harry goodacre Schroders
I buyback continuano a diffondersi anche fuori dagli USA, come in UK, dove nel 2023 la percentuale di grandi imprese che hanno riacquistato azioni proprie è stata estremamente elevata rispetto ai livelli storici, anche se leggermente diminuita rispetto al 2022. I buyback sono aumentati anche tra le grandi aziende giapponesi, francesi e tedesche. Gli USA restano storicamente molto più avanti me il divario si sta riducendo. I buyback sono un tema divisivo: restituiscono restituire agli azionisti la liquidità e possono essere più efficienti dal punto di vista fiscale per gli investitori, ma si prestano a manipolazioni se la remunerazione dei dirigenti è legata alla crescita dell'utile.

TREND IN RALLENTAMENTO IN USA E N AUMENTO IN GIAPPONE E EUROPA


Le implicazioni sono analizzate da Harry Goodacre, Strategist, Strategic Research Unit, di Schroders, secondo i cui calcoli il 38% delle grandi società USA ha riacquistato almeno l'1% delle proprie azioni nel 2023, in calo rispetto al 2022 e leggermente sotto la media dei tre anni precedenti la pandemia. Nel 2023 le grandi società britanniche hanno invece quasi eguagliato gli USA per buyback con la percentuale di società che hanno effettuato un numero maggiore di riacquisti superiore agli USA. La tendenza all'aumento dei riacquisti da parte di società giapponesi, francesi e tedesche, in atto da diversi anni, è proseguita anche nel 2023, mentre rimane limitata nei Mercati Emergenti.

UN VANTAGGIO MINORE PER LE SOCIETÀ AMERICANE


Se il trend continuerà, le società USA vedranno un vantaggio minore per quanto riguarda la domanda di azioni e le valutazioni. L’esperto di Schroders rileva che le società più piccole sono meno propense ai buyback, un trend diffuso in particolare nei Mercati Emergenti, ma la differenza di comportamento tra le grandi società e il mercato più ampio è riscontrabile anche in altre Borse dei Paesi più avanzati, dove il numero di small e mid cap supera di gran lunga quello delle grandi. I buyback contribuiscono così alla concentrazione dei capitali e sottraggono anche capitale ai mercati regolamentati, in un fenomeno noto come "de-equitisation".

L’EFFETTO COMBINATO CON IPO E DELISTING


L’analisi di Schroders cattura l'effetto combinato dei riacquisti netti e delle Ipo/delisting, come "offerta netta di capitale". Nei 12 mesi a dicembre 2023, l'offerta netta di azioni è stata negativa in USA, Regno Unito, Giappone, Francia e Germania. Ma l'aspetto più sorprendente rilevato da Goodacre è che il ritmo della “de-equitisation” è stato più sostenuto nei mercati non USA. Fusioni e acquisizioni spiegano in parte il fenomeno, perché ad esempio le società britanniche sono state scambiate a sconto rispetto a quelle USA, rendendole interessanti obiettivi di acquisizione sia da parte di società statunitensi che del private equity.

CONTRIBUTO DEI BUYBACK ALLLA “DE-EQUITISATION”


In conclusione, sebbene l'attenzione si sia concentrata sulla diminuzione del numero di società quotate, l’esperto di Schroders avverte di non dimenticare il contributo dei buyback alla de-equitisation. Per il secondo anno consecutivo, il ricorso ai riacquisti fuori dagli USA è stato molto più frequente, nonostante il contesto di tassi più elevati, e sarà interessante vedere se la tendenza continuerà nei prossimi anni.

IL PROBLEMA DI COME UTLIZZARE LA LIQUIDITÀ IN ECCESSO


Schroders considera improbabile il ritorno a tassi estremamente bassi, e con prospettive di crescita ancora deboli le aziende dovranno capire come utilizzare l'eventuale liquidità in eccesso, fino a che punto i prezzi azionari appaiano convenienti, e se la flessibilità dei riacquisti sia più interessante dei dividendi in un contesto di incertezza. Gli acquisti societari, sia con i buyback che l’M&A, hanno il potenziale per sostenere i prezzi delle azioni. Per gli investitori, la crescente popolarità dei buyback fuori dagli USA sarà da tenere d'occhio.

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