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I numeri

Sempre meno banche in Italia: 3.300 comuni senza uno sportello

La desertificazione bancaria prosegue senza sosta. Secondo l’ultimo report della First Cisl attualmente sono 4 milioni e 373mila le persone che non possono accedere ai servizi bancari nel luogo di residenza

di Antonio Cardarelli 14 Febbraio 2024 11:13
financialounge -  banche italiane economia

In Italia 3.300 comuni sono rimasti senza sportello bancario, per un totale di 4 milioni e 373mila persone che non possono usufruire di una banca nella città di residenza. Nel nostro Paese le banche continuano a chiudere: una tendenza che prosegue ormai da anni e viene monitorata dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria.

DESERTIFICAZIONE INARRESTABILE


Nel solo 2023 le persone che non possono accedere ai servizi bancari nel luogo di residenza sono aumentate di 362mila unità. Ma secondo l’Osservatorio della First Cisl, il fenomeno non è uniforme sul territorio nazionale. Ci sono regioni più colpite di altre dalla desertificazione bancaria. La flessione più forte è stata registrata, nel corso del 2023, nelle Marche, in Abruzzo e in Lombardia. Inoltre, come spiega il segretario generale della First Cisl Riccardo Colombani, nel 2024 la situazione continuerà a peggiorare.

826 SPORTELLI CHIUSI NEL 2023


Lo scorso anno in Italia sono stati chiusi 826 sportelli bancari, un numero in crescita rispetto ai 677 chiusi nel 2022. I comuni rimasti senza filiali bancarie nel 2023 sono stati 134. Tra il 2015 e il 2023 il 13% dei comuni italiani ha visto chiudere l’ultima filiale, mentre attualmente i comuni rimasti con un solo sportello attivo sono il 24% del totale.

LA CRESCITA DELLE BANCHE DIGITALI


La chiusura degli sportelli bancari è frutto di diversi fattori. In primo piano c’è la volontà degli istituti di credito di risparmiare sui costi di affitto e gestione dei locali, oltre ovviamente al risparmio sul personale. La digitalizzazione è il trend di base che guida la scomparsa delle filiali. Un numero sempre maggiore di clienti preferisce utilizzare app o siti internet delle banche per effettuare praticamente tutte le operazioni. Non a caso, negli ultimi anni, il numero di banche 100% digitali – che nascono senza avere filiali – è in continua crescita.

I RISCHI PER AZIANI E FRAGILI


Ma secondo Riccardo Colombani, segretario generale della First Cisl, a pagare il prezzo più pesante della chiusura degli sportelli saranno i fragili e gli anziani in primo luogo, oltre alle persone con un basso livello di istruzione, che hanno competenze digitali scarse. Inoltre, sottolinea lo stesso Colombani, “il basso livello di utilizzo dell’internet banking rispetto alla media Ue ci dice che le chiusure dipendono dalla volontà di tagliare i costi, non dalla diffusione del digitale”.
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