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Cosa aspettarsi

Per La Financière de l’Echiquier le difficoltà per le banche Usa vanno seguite senza allarmismi

La debolezza del settore immobiliare commerciale statunitense e i suoi danni collaterali per il settore finanziario sono stati per il momento contenuti mentre autorità e banchieri centrali sono vigili e pronti a intervenire

di Leo Campagna 13 Febbraio 2024 16:44
financialounge -  banche USA Clément Inbona La Financière de l'Echiquier mercati

Di recente le difficoltà di alcuni istituti di credito sono state al centro delle cronache finanziarie richiamando il ricordo della crisi dei mutui subprime, gli impatti nel settore immobiliare e le ripercussioni sul sistema bancario. Al centro del problema ci sono le difficoltà che attanagliano il vasto settore immobiliare commerciale negli Stati Uniti, che comprende tutti gli immobili ad eccezione degli alloggi individuali e delle infrastrutture.

EPICENTRO IL SEGMENTO DEGLI IMMOBILI PER UFFICI


“Il segmento degli immobili per uffici rappresenta l'epicentro del terremoto dopo essere stato scosso da un rialzo rapido e violento dei tassi e da uno stravolgimento delle destinazioni d’uso. La diffusione del telelavoro e dell'assenza di un ufficio fisso (il cosiddetto flex office), ha impedito alla domanda di metri quadrati di tornare ai livelli pre-Covid. Nonostante la piena occupazione, questa situazione comporta dei tassi di sfitto storicamente elevati. La domanda ridotta e un'offerta intrinsecamente rigida, ha inevitabilmente spinto al ribasso i prezzi di mercato” spiega Clément Inbona, Fund Manager di La Financière de l’Echiquier.

I TIMORI DI JANET YELLEN


Dal marzo 2022 le quotazioni degli immobili a uso ufficio negli Stati Uniti sono scese in media, secondo l'indice calcolato da Green Street, del 21%, provocando contraccolpi nei bilanci degli operatori esposti a questi mercati e preoccupando le autorità. “Il Segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, di recente non ha nascosto i timori per le ripercussioni sul settore finanziario, in un primo momento sulle banche regionali, i principali finanziatori del settore, e pochi giorni dopo sugli istituti di credito ipotecario non bancari, meno regolamentati” riferisce Inbona.

I CONTRACCOLPI IN UN’ECONOMIA SEMPRE PIU’ GLOBALIZZATA


All'interno di un'economia sempre più globalizzata, le ripercussioni si sono registrate anche in altri continenti. In Giappone, per esempio Aozora Bank ha annunciato una perdita annuale, la prima dal 2009, provocata dal deprezzamento delle sue attività negli Stati Uniti, che ha fatto perdere un terzo del valore alle azioni. In Europa, invece, sono le banche tedesche Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank a destare preoccupazioni, a seguito di un’esposizione significativa al settore immobiliare statunitense. Il sensibile deprezzamento delle loro obbligazioni lascia infatti pensare che potrebbero incontrare difficoltà a rifinanziarsi.

IL SISTEMA BANCARIO È MOLTO PIÙ SOLIDO DEL 2008


La buona notizia è che questi shock, per quanto preoccupanti, rimangono per ora circoscritti a operatori di secondo piano. Si tratta di criticità emerse in soggetti ritenuti non sistemici dai regolatori  mentre i risultati pubblicati dalle grandi banche sono complessivamente rassicuranti e poco influenzati da questa crisi. “Il settore bancario è meglio capitalizzato, meglio regolamentato e meglio supervisionato dopo la grande crisi finanziaria globale del 2008. La stretta monetaria che persiste colpisce soprattutto i settori e gli operatori che ricorrono alla leva finanziaria” fa sapere il Fund Manager di La Financière de l’Echiquier.

AUTORITA’ E BANCHE CENTRALI VIGILI E PRONTE AD INTERVENIRE


Secondo il quale, per il momento, la debolezza del settore immobiliare commerciale statunitense e i suoi danni collaterali per il settore finanziario sono stati contenuti. “Le autorità e i banchieri centrali sono vigili e pronti a intervenire per prevenire qualsiasi contagio nel settore, imputabile alla sfiducia, e rendono questa crisi seria ma assolutamente sotto controllo” conclude Inbona.
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