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Mercato azionario

La capitalizzazione di Piazza Affari torna ai livelli pre-Lehman Brothers

Nel solo 2023 il valore dei titoli scambiati sulla Borsa di Milano è cresciuto del 20,5% fino a raggiungere i 574 miliardi di euro. Includendo anche Euronext Growth Milan e Vorvel si arriva a 586 miliardi

di Antonio Cardarelli 5 Febbraio 2024 15:46
financialounge -  economia Piazza Affari

Con un rialzo del 28% l’indice Ftse Mib di Milano ha conquistato il gradino più alto del podio delle migliori Borse europee nel 2023. A riprova dell’annata spumeggiante per la Borsa Italiana arriva anche il dato del Bollettino statistico della Consob, che certifica una crescita del 20,5% della capitalizzazione di Piazza Affari.

RITORNO AI LIVELLI PRE CRISI


Le società quotate a Milano hanno raggiunto un valore complessivo di 574 miliardi di euro, pari al 28% del Pil nazionale, con un incremento significativo rispetto ai 476 miliardi di fine 2022. Come spiega la stessa Consob, Piazza Affari è tornata a livelli di capitalizzazione che non si vedevano dalla crisi finanziaria del 2008 e dal fallimento della banca Lehman Brothers. Se poi si aggiunge anche il dato di Euronext Growth Milan (Egm) e del sistema multilaterale di negoziazione Vorvel, ecco che la capitalizzazione complessiva a fine 2023 arriva a 586 miliardi (28,6% del Pil).

AUMENTANO LE SOCIETÀ QUOTATE


Il 2023, quindi, si conferma un anno da incorniciare per il mercato azionario italiano. Come si legge nel Bollettino Consob, lo scorso anno il saldo tra aziende entrate e uscite dal listino principale (Euronext Milan) è stato positivo di tre unità, con 9 ingressi e 6 delisting. Non succedeva da tempo che tale dato fosse positivo. Inoltre, continua la crescita dell’Euronext Growth Milan, che nel 2023 ha visto 13 nuovi ingressi per un totale di 198 società. Sommando Exm, Egm e Vorvel il numero totale delle società negoziate sale a fine 2023 a 428 da 412 di fine 2022. Sostanzialmente stabile (730 miliardi) il controvalore degli scambi di azioni di società quotate italiane sulle piattaforme nazionali ed europee. Il controvalore dei bond governativi passati di mano sulle piattaforme italiane è salito nel 2023 a 4.500 miliardi di euro dai 3.600 del 2022.
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