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L'intervista

Forchielli a Financialounge.com: “C’è un esodo di imprenditori cinesi verso Tokyo, Singapore e Dubai”

Alberto Forchielli, esperto di geopolitica e founding partner di Mindful Capital Partners, analizza i fattori di crisi della Cina e le aspettative sulle elezioni presidenziali Usa

di Annalisa Lospinuso 25 Gennaio 2024 12:56
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Cina e Stati Uniti saranno, per ragioni diverse, le protagoniste del 2024. La lotta per la supremazia economica globale segnerà il destino anche degli altri Stati e traccerà la strada del futuro della globalizzazione. Alberto Forchielli, esperto di geopolitica internazionale e founding partner di Mindful Capital Partners, nel corso della trasmissione SpeechBox su Financialounge.com, dice con chiarezza che al di là dei dati macroeconomici il sentiment che si respira nella classe imprenditoriale cinese è pessimo. “C’è un esodo di imprenditori cinesi verso Tokyo, Singapore, Dubai. La vecchia classe imprenditoriale sta abbandonando il Paese. Quest’anno la crescita del Fmi prevede 4,5% in calo continuo fino ad arrivare a un 2,5% al 2030. Quindi di questo passo la Cina non supererà mai gli Stati Uniti”.

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PECHINO TENTA DI RISOLLEVARE LA BORSA


Pechino sta tentando la difficile impresa di risollevare le sorti dei mercati cinesi, acquistando azioni. “Ma sono fuochi di paglia, l’hanno già fatto in passato – dice Forchielli – ma non risolvono i problemi strutturali del Paese. Teniamo presente che la Cina ha il 60% della capacità produttiva mondiale col 30% della produzione mondiale, quindi il 50% della capacità inutilizzata. Gli utili sono magri, c’è un dumpling sui prezzi, quindi, si è innescata una spirale deflattiva”.

IL FUTURO DEL DRAGONE


In futuro vedremo una Cina sempre più militare, tecnologica ma anche più vecchia ed indebitata. “Gli investimenti internazionali non saranno sostenibili – aggiunge Forchielli – e tieni presente che il Fondo monetario ha scritto un paper esplosivo in cui dichiara che l’indebitamento pubblico cinese, è del 140% del Pil, quindi simile al livello italiano”.

CINESI SEMPRE PIÙ SCONTENTI


Anche il consensus di Xi Jinping sta calando perché sale la disoccupazione giovanile e le case cinesi si stanno svalutando. “Ci sono un sacco di situazioni che toccano il cinese medio e che non lo rendono felice, per cui quell’aria spensierata degli anni ‘90 o dei primi anni 2000, quando sembrava che tutto dovesse essere rosa e fiori, sono passati. Io credo che a livello di consenso il partito stesso abbia perso moltissimo”.

ELEZIONI PRESIDENZIALI USA


Altro driver del 2024 sono le elezioni presidenziali Usa. “Ormai il mondo economico e il mondo della politica internazionale – dice Forchielli – stanno facendo i conti con una futura presidenza Trump e con la sostituzione di Biden. Un cambio del cavallo democratico in corsa non è una possibilità e Biden sta perdendo il voto dei giovani per via della Palestina. Le famiglie americane si sentono più povere a causa dell’inflazione. La politica internazionale che secondo me Biden ha fatto bene, non pesa in campagna elettorale. Se Biden perde gli swing states, Biden è cotto, per cui ci vorrebbe un mezzo miracolo per recuperare”.

I FATTORI DI RISCHIO PER BIDEN


Anche se l’economia Usa si sta mostrando resiliente, le famiglie si percepiscono più povere. “Questo perché le famiglie americane – conclude Alberto Forchielli – non investono più molto in Borsa. Per cui l’americano medio non trae grande vantaggio dall’andamento di Borsa e l’inflazione è stata molto pesante. E poi, come in Europa, pesa moltissimo il tema immigrazione. Ci sono tre 4 milioni di immigrati clandestini tutti gli anni in America, che adesso intasano anche New York, Boston. Ci sono intere città americane che non sanno come affrontare questo problema dell’immigrazione”.
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