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L’apertura dei mercati

Pechino valuta possibile intervento da oltre 270 miliardi di dollari per sostenere i listini azionari

Avvio sopra la parità per i principali listini del Vecchio Continente, con l’attenzione degli investitori che resta sul meeting della Bce, in programma giovedì. Nuovi record a Wall Street: l'indice Dow Jones chiude oltre quota 38mila

di Fabrizio Arnhold 23 Gennaio 2024 09:03
financialounge -  BCE borse cina mercati trimestrali

Le Borse europee proseguono la settimana nel segno dei rialzi, sulla scia dei nuovi record toccati da Wall Street, con la chiusura dell’indice Dow Jones per la prima volta sopra i 38mila punti. A Milano il Ftse Mib apre a +0,35%, il Dax di Francoforte a +0,37%, il Cac 40 di Parigi a +0,47%, l’Ibex 35 a +0,27% e il Ftse 100 di Londra a +0,43%. La Borsa di Tokyo archivia la seduta sulla parità, con l’indice Nikkei in calo dello 0,08%, dopo che la BoJ ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro, in recupero lo yen.

MAXI PIANO DI STIMOLO PER LA BORSA CINESE


Il governo cinese starebbe valutando delle nuove misure per sostenere i mercati azionari. Secondo quanto riporta Bloomberg, il governo di Pechino è pronto a stanziare oltre 270 miliardi di dollari per stimolare il mercato, acquistando azioni attraverso la Borsa di Hong Kong. Circola anche la possibilità che le autorità cinesi tolgano i vincoli precedentemente imposti ai videogiochi.

PROSEGUE LA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI


Negli Stati Uniti si procede con le trimestrali, in settimana sono attesi i conti di Johnson & Johnson, Procter & Gamble, Verizon e oggi Lockheed Martin, Netflix (a mercati chiusi), IBM e Tesla (domani, dopo la chiusura), Comcast, American Airlines, Alaska Airlines, Southwest Airlines (giovedì, prima dell'apertura) e Intel (giovedì, dopo la chiusura delle contrattazioni).

ATTESA PER LA BCE GIOVEDÌ


Gli investitori attendono il meeting della Banca centrale europea, in calendario giovedì, mentre domani saranno diffusi gli indici Pmi europei che forniscono dati utili al fine di valutare lo stato si salute dell’economia europea. Sul versante valutario, l’euro scambia a 1,09 dollari. Il gas naturale tratta a 27,5 euro per megawattora. Poco mosso il petrolio, con il Brent poco sopra gli 80 dollari al barile. Lo spread sale a 157 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.
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