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L'analisi

J.P. Morgan AM positiva sui bond europei

Nel Bond Bulletin settimanale gli esperti della grande casa sottolineano la forza di fondamentali, fattori tecnici e di mercato tutti a favore soprattutto del segmento Investment Grade del Vecchio Continente

di Virgilio Chelli 17 Gennaio 2024 14:10
financialounge -  JP Morgan AM mercati obbligazioni

Forte ottimismo sui fondamentali e i fattori tecnici del segmento Investment Grade del mercato obbligazionario. La relativa convenienza dei titoli del segmento europei rispetto agli omologhi USA conferma che occorre cercare opportunità per incrementare il rischio nei corporate bond del vecchio continente. Anche se ragioni strutturali giustificano il differenziale tra i due mercati, determinato dal fatto che si trovano in fasi diverse del ciclo di crescita, con il mercato USA più grande e con in gioco fattori tecnici come i differenziali dello spread di scambio, resta la convinzione che lo scarto possa ridursi.

2024 PARTITO ALLA GRANDE PER I BOND EUROPEI


Sono le indicazioni conclusive del Bond Bulletin settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management che analizza le novità dal fronte dell’Investment Grade e del mercato primario europei, che a due settimane dall’inizio del nuovo anno “è partito alla grande”. Il team di J.P. Morgan AM sottolinea che le emissioni dei titoli di Stato hanno toccato livelli record nel giro di pochi giorni, mentre le obbligazioni Investment Grade hanno superato ogni aspettativa. Il Bond Bulletin esamina gli effetti sui prezzi di mercato e la convenienza del segmento IG europeo.

SOLIDI FATTORI A SOSTEGNO DELL’INVESTMENT GRADE


I fondamentali delle società globali Investment Grade reggono mentre il contesto macroeconomico si modifica riflettendo il calo dell’inflazione e possibili tagli dei tassi. In Europa, i timori di un peggioramento delle condizioni delle imprese non trovano riscontro nei dati e, secondo le stime degli esperti di J. P. Morgan AM, i ricavi si stabilizzeranno a metà anno. Nel complesso, i bilanci sono tuttora solidi, con un livello di indebitamento nelle fasce più basse delle serie storiche e management aziendali che hanno in generale optato per un’allocazione disciplinata del capitale, privilegiando costantemente una forte base di liquidità e la stabilità dei rating.

SPREAD PIU’ AMPI DI QUELLI USA


Inoltre, prosegue il Bond Bulletin, l’andamento dei depositi bancari in Europa mostra una maggiore rigidità rispetto agli USA e il miglioramento dell’utile operativo al lordo degli accantonamenti indica un ampio margine per assorbire il maggior costo potenziale del contesto di rischio di cancellazioni/perdite su crediti. Per quanto riguarda le valutazioni quantitative, gli spread delle obbligazioni societarie si sono ridotti a fine 2023, dopo i segnali di svolta accomodante delle Banche Centrali a novembre. Ma tenendo conto delle ultime emissioni primarie, gli spread europei sono aumentati di 6 punti base da inizio anno, a 144 punti, mentre gli omologhi USA solo di 1 punto.

LIVELLI ANCORA ABBASTANZA ATTRAENTI


Il team di J. P. Morgan AM ritiene che a questi livelli gli spread europei siano abbastanza attraenti, a conferma della tesi secondo cui le emissioni Investment Grade europee sono relativamente più convenienti rispetto a quelle USA. Il mercato delle obbligazioni societarie europee ha anche una duration più breve, ma continua a offrire rendimenti complessivi interessanti, al 3,75% rispetto ai titoli americani. Sul fronte della domanda, anche i fattori tecnici giocano a favore del credito Investment Grade europeo. Da novembre, le sottoscrizioni di obbligazioni societarie europee sono state positive e i dati sui flussi tendono a correlarsi con rendimenti positivi, il che suggerisce che a breve termine gli investitori privati continueranno a scommettere su questo segmento.

VERSO UN RALLENTAMENTO DELL’OFFERTA


Nei primi sette giorni di negoziazione del 2024 le emissioni hanno già raggiunto 50 miliardi di euro, con un’offerta che ha riguardato prevalentemente il settore finanziario ed è stata assorbita velocemente dal mercato, sulla scia di forte domanda. Il team di J. P. Morgan AM prevede che nella seconda metà di gennaio l’offerta rallenterà visto che le recenti emissioni sono state anticipate e che per le aziende sta per iniziare la stagione degli utili, un fattore tecnico di breve periodo che sosterrà ulteriormente il settore.
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