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La guida di PGIM agli investimenti nel 2024: forte ottimismo sulle obbligazioni

Nel nuovo regime di mercato di rendimenti più elevati, Gregory Peters, Co-Chief Investment Officer di PGIM Fixed Income, giudica gli asset del reddito fisso interessanti per gli investitori a lungo termine

di Virgilio Chelli 16 Gennaio 2024 10:28
financialounge -  Gregory Peters mercati obbligazioni PGIM Investments

I mercati hanno messo a segno un rimbalzo lo scorso anno in vista della conclusione del ciclo di rialzi dei tassi delle banche centrali. La resilienza e l’attenuazione dell’inflazione sono stati i temi economici prevalenti, mentre l’intensificazione dei rischi geopolitici e l’indebolimento dei consumi rendono le prospettive incerte, delineando un quadro che richiede selettività e flessibilità. Gli asset manager di PGIM hanno evidenziato i principali trend destinati a plasmare il 2024 identificando le opportunità più promettenti, tra cui un obbligazionario che “entra nell’età dell’oro” analizzato in un commento di Gregory Peters, Co-Chief Investment Officer di PGIM Fixed Income.

NEGLI USA LO SCENARIO DELLA “WEAKFLATION”


La fine della “Grande Moderazione” monetaria sta lasciando il passo all’era della volatilità di crescita economica e inflazione, con gli investitori che stanno adattandosi al nuovo paradigma globale di rendimenti obbligazionari più elevati, che in definitiva rende gli asset a reddito fisso interessanti per gli investitori a lungo termine. Malgrado le crescenti problematiche macro, l’economia globale è riuscita a mantenersi resiliente. Peters osserva che in USA la weakflation, combinazione di crescita debole e inflazione elevata ma in calo, rimane lo scenario base, e si aspetta una crescita del PIL reale tra l’1,0% e l’1,5% e un calo dell’inflazione al 2,5-3% nel 2024.

IN EUROZONA FATTORI SFAVOREVOLI PIU’ ELEVATI


Nell’economia dell’Eurozona, i fattori sfavorevoli derivanti da tassi globali più alti, prezzi dell’energia elevati e inflazione persistente costituiscono difficoltà perduranti ad avviso dell’esperto di PGIM, che si attende una lieve contrazione prima di qualche miglioramento nel 2024. In Cina, stanno concretizzandosi le previsioni di maggiori stimoli fiscali, che supportano l’attesa di PIL ancora superiore al consensus. Alla luce di tassi d’interesse prossimi ai massimi pluriennali e di crescita economica e inflazione finalmente in decelerazione, PGIM ritiene infine che siamo probabilmente vicini alla fine dei cicli di rialzi delle banche centrali.

VERSO UN’ETA’ DELL’ORO DEGLI INVESTIMENTI OBBLIGAZIONARI


Peters, pur aspettandosi che nel 2024 la Fed tagli di circa 50 punti base, prevede che il tasso neutrale di lungo periodo potrebbe gravitare intorno all’area del 3,0%, in rialzo rispetto alle precedenti stime del 2,5%. Per questo, nonostante il contesto macroeconomico difficile, secondo l’esperto di PGIM “stiamo entrando nell’età dell’oro per gli investimenti obbligazionari”. Le caratteristiche tradizionali dell’obbligazionario, come roll, carry e reddito, stanno tornando in primo piano. Le obbligazioni svolgono un ruolo chiave nelle allocazioni di portafoglio a lungo termine e grazie a rendimenti più elevati si confermano importanti strumenti di generazione di reddito e diversificazione rispetto ai mercati azionari.

GESTIONE ATTIVA PER UNA PERFORMANCE SUPERIORE


Secondo l’esperto di PGIM questi aspetti possono portare a performance pari o superiori agli obiettivi degli investitori e in caso di un imprevisto vuoto d’aria delle economie esistono ampi spazi di calo dei rendimenti e ulteriore rafforzamento delle performance. La crescente dispersione crea opportunità di alfa e sembra ben posizionata per offrire rendimenti rettificati per il rischio solidi nel lungo termine, creando prospettive favorevoli al rafforzamento del valore mediante la gestione attiva.

EVITARE LA LIQUIDITA’ E MANTENERE QUALITÀ ELEVATA


Ma a fronte di una notevole incertezza macroeconomica, Peters preferisce mantenere una qualità elevata ed evitare strumenti soggetti a leva finanziaria vulnerabili a tassi d’interesse alti. Le principali idee di investimento per il 2024 segnalate da PGIM comprendono di evitare la liquidità, su cui si sono concentrati molti investitori per gran parte del 2023, in quanto uno shock imprevisto o la continuazione della normalizzazione dei tassi nel 2024 potrebbero spingere al ribasso i rendimenti a breve.

ALLUNGARE LA DURATION


A questo si aggiunge la raccomandazione di allungare la duration, dopo che i rendimenti sono scesi dai massimi. Secondo Peters è troppo presto per avere certezze, ed è possibile che stia iniziando un periodo prolungato di normalizzazione, che offre una breve fase di opportunità per assicurarsi tassi più elevati a lungo termine. Infine, ricercare opportunità di valore relativo di qualità elevata: l’estrema volatilità dal 2022 ha compresso le valutazioni obbligazionarie, creando interessanti opportunità di valore relativo in aree spread fondamentali quali le obbligazioni high yield e il debito dei Mercati Emergenti.

FAVORITI I PORTAFOGLI DIVERSIFICATI


Dopo che le banche centrali hanno posto fine ai consistenti rialzi dei tassi, i settori del credito hanno registrato un miglioramento delle performance, in un trend che ad avviso dell’esperto di PGIM continuerà prevedibilmente a favorire i portafogli obbligazionari diversificati.

In questo articolo abbiamo riportato una sintesi dell’analisi degli esperti di PGIM sui temi di investimento per il 2024, per saperne di più è possibile consultare la pagina dedicata cliccando qui
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