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Obbligazioni, per RBC BlueBay nel 2024 rendimenti significativi dal settore finanziario

Secondo Marc Stacey, Senior Portfolio Manager, Investment Grade, i rendimenti assoluti e adeguati al rischio saranno elevati anche nell'ipotesi di uno scenario di stress estremo, con il peggior costo del rischio degli ultimi 10-15 anni

di Redazione 10 Gennaio 2024 08:23
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Dopo un 2023 relativamente eterogeneo per i titoli finanziari, il 2024 si appresta a essere un anno in cui si registrerà un rendimento relativamente solido del capitale proprio e un peggioramento quasi insignificante dei livelli di capitale. Ne è convinto Marc Stacey, Senior Portfolio Manager, Investment Grade di RBC BlueBay, nella sua analisi di inizio anno.

UTILI DELLE BANCHE IN CRESCITA


“Da un punto di vista dei fondamentali - spiega - le cose sono andate incredibilmente bene nel 2023. Negli ultimi tre anni abbiamo assistito a una significativa crescita della redditività, nell’ordine del 70%. È ciò che ci si aspetterebbe, visto che il quadro dei tassi d'interesse è passato da 50 punti base negativi in Europa, a circa 400. Le banche hanno quindi goduto di questo vento favorevole in termini di redditività, considerato che i tassi ne hanno davvero sospinto gli utili”.

COSTO DEL RISCHIO BASSO


Come sappiamo, però, il capitale è rimasto incredibilmente resiliente e anche le distribuzioni e i riacquisti di azioni sono cresciuti, grazie agli aumenti di capitale. Il costo del rischio o della qualità degli asset è stato invece basso. “Questi fattori hanno sorpreso il mercato - commenta Marc Stacey - dal momento che a fronte del rialzo dei tassi e dell'inasprimento delle condizioni finanziarie, ci si aspettava che le insolvenze cominciassero ad aumentare e che la qualità degli asset iniziasse a peggiorare. Nella realtà, invece, il costo del rischio si attesta ancora attorno alla fascia alta dei 30 punti base. Inoltre, a fronte di un tasso di disoccupazione ancora ridotto, anche il costo del rischio è rimasto basso e anche questo ha rappresentato un fattore di supporto decisamente importante per le banche”.

NON MANCANO TURBOLENZE


“Quando parliamo di eterogeneità - aggiunge il Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay - va da sé osservare che si sono registrate grandi turbolenze nell’ambito dei titoli finanziari. Questo è uno dei motivi per cui attualmente gli spread sono così ampi e per cui anche i rendimenti sono molto interessanti. Abbiamo avuto casi come quelli di SVB e della Signature Bank, che hanno sottoposto le banche regionali negli Stati Uniti a un'incredibile pressione”. Non a caso negli Usa i modelli di business sono stati messi a dura prova, soprattutto da un punto di vista patrimoniale. In Europa, invece, nel corso di un fine settimana è fallita Credit Suisse, una banca di importanza sistemica a livello globale, costretta a fondersi con UBS. Il relativo debito è stato svalutato, una svalutazione significativa che ha intaccato anche il valore reale della società. Tutto ciò ha generato un periodo tumultuoso per i titoli finanziari. Nonostante la solidità dei fondamentali, gli spread e le valutazioni sono relativamente elevati e, ovviamente, i rendimenti sono stati leggermente inferiori nel 2023.

ALTA ATTESA PER IL TAGLIO DEI TASSI


“Così - aggiunge Marc Stacey - se analizziamo il contesto macroeconomico del 2024, rileviamo che l'asticella per il taglio dei tassi è relativamente alta, con un'inflazione ancora quasi doppia rispetto ai tassi target solitamente richiesti dalle banche centrali. La premessa è che i tassi dei bond non dovrebbero salire di molto, ma certamente anche l'asticella per i tagli sarà decisamente più alta. Quindi, in questo quadro, ci saranno alcuni settori che beneficeranno di un ambiente con tassi più elevati, mentre altri ne risentiranno decisamente, in quanto i margini inizieranno a essere intaccati e la redditività a ridimensionarsi”.

I BENEFICI PER LE BANCHE


Per l’economista di RBC BlueBay, se si prendono in considerazione le banche, è probabile che permanga l'incremento del 70% degli utili ante accantonamenti negli ultimi tre anni “perché – spiega - si tratta di un settore che beneficia del rialzo dei tassi, sia che si tratti di tassi nominali più elevati sia che si tratti semplicemente di una curva più ripida dei rendimenti. È un ambiente in cui le banche, verosimilmente, prosperano - aggiunge Marc Stacey - e la qualità degli asset rimane relativamente solida. Ma anche se la qualità degli asset dovesse iniziare a peggiorare, per le banche ci sarebbe ancora un enorme vantaggio in termini di redditività”.

ANCHE IN CASI ESTREMI RENDIMENTI SOLIDI


Stacey, quindi, prende in considerazione anche situazioni estreme, come un eventuale scenario di stress estremo e il peggior costo del rischio degli ultimi 10-15 anni, ovvero 400 punti base, analogamente a quanto sperimentato durante la crisi finanziaria globale del 2008 e del 2009, o una situazione come quella della crisi sovrana europea del 2011 e del 2012. “Anche in questi casi – dice - si registrerebbe un rendimento del capitale proprio relativamente solido e un peggioramento quasi insignificante dei livelli di capitale. Partiamo, quindi, da livelli di capitale prossimi al 15%. Si tratta - conclude il Senior Portfolio Manager, Investment Grade di RBC BlueBay - di un settore che dovrebbe offrire rendimenti, assoluti e adeguati al rischio, significativi nel corso del 2024”.
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