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A Piazza Affari

Leonardo in rally, in tre sedute sale del +6%

Il titolo allunga la serie di rialzi, iniziata nelle ultime sedute del 2023, spinto dal buon momento del settore della difesa e del comparto industriale europeo. L’ad Roberto Cingolani: “Puntare su centri di difesa continentali”

di Fabrizio Arnhold 4 Gennaio 2024 11:36
financialounge -  finanza Leonardo mercati Piazza Affari Roberto Cingolani

Prosegue il buon momento di Leonardo che a Piazza Affari scambia in rialzo del +3%, a 15,89 euro per azione. La serie di rialzi è iniziata lo scorso 29 dicembre e nelle prime die sedute del 2024 il titolo ha messo a segno un progresso del +3,4%, a cui si aggiunge il guadagno di oggi, con un balzo di quasi il +6% in totale.

BUON MOMENTO PER DIFESA


Leonardo sfrutta il buon momento del settore della difesa (+0,83%) e, più in generale, del buon andamento del comparto industriale europeo (+0,5%). L’ad Roberto Cingolani, in un’intervista al Financial Times, ha proposto una maggiore collaborazione tra le aziende europee nel settore della difesa, per superare un sistema finora troppo frammentato a livello globale.

GETTARE LE BASI PER CENTRI DIFESA CONTINENTALI


“Se ci sono molte aziende che investono su piattaforme diverse, l'investimento medio su ogni piattaforma sarà basso", ha detto il Cingolani, spiegando che questo scenario può limitare le potenzialità dei programmi europei rispetto a quelli degli Stati Uniti, "concentrati su poche piattaforme con grandi investimenti". Secondo il Ceo di Leonardo, "dobbiamo iniziare a costruire una massa critica in Europa e gettare le basi per i centri di difesa continentali”.

TITOLO CALDO


Per gli analisti di Intermonte, la valutazione sul titolo di Leonardo è “outperform” con target price di 15 euro per azione, con la società che “ha recentemente annunciato una partnership con il consorzio franco-tedesco Knds per lo sviluppo e la produzione di un carro di futura generazione” e in un contesto di politica fiscale ancora restrittiva, la strategia di Leonardo “potrebbe essere supportata dalla necessità di ottimizzare gli investimenti in difesa”.
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