Contatti

Reddito fisso

Capital Group: corporate bond globali investment grade adatti a tutte le stagioni

Flavio Carpenzano, investment director Reddito fisso di Capital Group, spiega come orientarsi in un mercato molto vasto e diversificato identificando sei componenti che l’investitore deve considerare

di Virgilio Chelli 3 Gennaio 2024 18:30
financialounge -  Capital Group Flavio Carpenzano High Yield investment grade reddito fisso

L’universo delle obbligazioni corporate investment grade globali è molto variegato, il che crea un terreno fertile a un gestore patrimoniale dotato di ottime risorse per apportare valore ai rendimenti settoriali nel ciclo di mercato. Date le dimensioni, la selezione bottom-up è cruciale per sfruttare le opportunità. Capital Group, in un commento di Flavio Carpenzano, investment director Reddito fisso, sottolinea che le obbligazioni corporate investment grade globali sono un settore adatto a tutte le stagioni, per la variegata gamma di fattori alla base dei rendimenti, che fornisce due principali vantaggi: diversificare all’interno della strategia e disporre di un’ampia gamma di driver per avere un maggior numero di fonti di alfa/extra rendimenti.

CLASSIFICAZIONE BASATA SU SEI COMPONENTI


Secondo l’esperto di Capital Group è possibile classificare i fattori alla base dei rendimenti delle obbligazioni corporate globali in sei componenti: esposizione ai tassi, esposizione a paesi e regioni, esposizione valutaria, rating creditizi, settori e industrie, e infine emittenti ed emissioni. Per quanto riguarda la prima, da rilevare che il mercato è esposto per circa il 70% all’America del Nord e per quasi il 25% all’Europa. Per le obbligazioni di alta qualità, utilizzare le ponderazioni di mercato per valutare rischio può essere fuorviante, mentre per il rischio di credito, indicatori come la spread duration e la duration possono fornire un quadro più completo.

L’IMPORTANZA DELLA DURATION


Carpenzano nota che nell’ultimo decennio il tasso d’interesse complessivo è costantemente aumentato, sebbene l’indice abbia sperimentato un calo significativo nel 2022 soprattutto per il brusco sell-off del mercato IG. La componente di duration può contribuire positivamente o negativamente ai rendimenti, a seconda dell’andamento generale dei titoli di Stato globali. Ad esempio, in una lieve recessione in cui i tassi d’interesse dovessero iniziare a scendere, le obbligazioni IG potrebbero offrire un certo grado di resilienza grazie alla duration più lunga rispetto agli High Yield.

PAESI, REGIONI E ESPOSIZIONE VALUTARIA


Per quanto riguarda Paesi e aree geografiche, l’universo IG è composto da emittenti di 65 Paesi, dove a dominare sono gli Usa, con circa metà del mercato, mentre l’altra metà è fatta di emittenti dal resto del mondo. I rendimenti sono spesso penalizzati dalle oscillazioni valutarie, che non rappresentano però in linea generale una componente del portafoglio. Anche nel caso di una copertura “perfetta”, nota Carpenzano, si verificheranno comunque oscillazioni minime dato che i tassi forward a breve variano nel corso del mese e i rinnovi delle coperture ne risentiranno quindi in qualche misura.

RATING CREDITIZI E PROFILO DI RISCHIO


I Rating creditizi vengono generalmente assegnati a ogni emissione da almeno una delle tre maggiori agenzie di rating, S&P, Moody’s e Fitch. Si possono pertanto raggruppare tutte le obbligazioni con lo stesso rating per delineare il profilo del rischio di credito complessivo. Nell’ultimo decennio, fa rilevare l’esperto di Capital Group, la qualità creditizia complessiva è calata. Inoltre, due tendenze più a lungo termine l’incremento ormai evidente delle dimensioni della componente BBB, pari oggi a circa il 50% del mercato nel suo insieme, e l’incremento complessivo dell’indebitamento aziendale nell’universo corporate.

SETTORI E INDUSTRIE, TRE GRANDI GRUPPI


Per quanto riguarda settori e industrie, gli investimenti obbligazionari corporate sono suddivisi in tre grandi categorie: prodotti industriali, servizi finanziari e di pubblica utilità, con numerosi settori, a loro volta suddivisi in sottosettori. Per ciascuno, le emissioni provengono in genere da molteplici aree geografiche. Uno tra i più importanti cambiamenti negli ultimi 10 e più anni è stata la riduzione della ponderazione del settore delle banche, che hanno ridimensionato i bilanci per il deleveraging seguito alla crisi finanziaria globale, mentre il settore tecnologico ha assunto una posizione molto più importante.

UN MERCATO FATTO DA 2.800 EMITTENTI


Infine, l’analisi dell’esperto di Capital Group rileva che il mercato delle obbligazioni corporate globali è composto da oltre 2.800 emittenti corporate e da circa 15.000 diverse emissioni obbligazionarie. Anche se non tutti i titoli sono negoziati attivamente, esiste chiaramente una gamma molto ampia di gestori con una presenza globale, dotati di ottime risorse per fare ricerche sui titoli sottovalutati e individuarli.
Share:
Trending