Occhio al cash trapping, ecco come funziona la nuova truffa al bancomat

Una nuova truffa scoperta da un finanziere che stava facendo un prelievo al bancomat. Si inserisce la tessera nello sportello bancomat, sullo schermo l’operazione viene confermata, ma i soldi non escono. A scoprire la truffa è stato un finanziere che ha notato un’anomalia e ha allertato i colleghi del comando provinciale di Perugia.

COME FUNZIONA LA TRUFFA

Il finanziere aveva cercato di prelevare allo sportello dell’ufficio postale, ma si era accorto di una anomalia nella fessura di erogazione, dove era stato installato un congegno per catturare le banconote. Ad alimentare i sospetti anche la presenza di una donna che si aggirava nelle vicinanze e di un uomo che sostava in un’auto posteggiata poco distante dallo sportello bancomat.

IL MECCANISMO PER RUBARE I SOLDI

Dagli accertamenti è emerso che nello sportello bancomat era stato installato un marchingegno artigianale in alluminio, simile a una molletta, chiamato “cash trapping”. I due sospettati, di nazionalità romena, sono stati fermati per un controllo e sono stati trovati in possesso di circa 500 euro in contanti, oltre a numerosi rotoli di nastro biadesivo e di un uncino.

IL CASH TRAPPING

La tecnica del cash trapping mira a manomettere gli Atm per catturare le banconote. Chi fa un prelievo seleziona l’importo ma le banconote non escono dalla fessura dello sportello, perché rimangono in trappolate in una molletta che le trattiene. Nel momento in cui i clienti si allontanano dall’Atm, i ladri arrivano per rimuovere velocemente la molletta e si appropriano dei soldi. Una tecnica simile a quella dello skimmer che consiste nell’applicare una maschera nella fessura del bancomat per clonare la tessera utilizzata.