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Politica monetaria

La Bce lascia i tassi d'interesse invariati al 4,5%

Mercati in salita dopo la decisione della Bce di lasciare invariati i tassi di interesse. Stop ai reinvestimenti del Pepp entro la fine del 2024

di Redazione 14 Dicembre 2023 14:28
financialounge -  BCE mercati Tassi d'interesse

Come atteso dagli analisti, la Banca centrale europea ha lasciato i tassi di interesse invariati nell'ultima riunione del 2023. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%. I mercati hanno reagito positivamente alla decisione. Piazza Affari, frenata dai titoli bancari, è in crescita dello 0,4% con il Ftse Mib.

PROIEZIONI SULL'INFLAZIONE


"L’inflazione, pur essendo diminuita negli ultimi mesi, tornerà probabilmente a registrare un temporaneo incremento nel breve periodo. Secondo le ultime proiezioni per l’area dell’euro formulate dagli esperti dell’Eurosistema, dovrebbe ridursi gradualmente nel corso del prossimo anno, per poi avvicinarsi all’obiettivo del Consiglio direttivo del 2% nel 2025", si legge nella nota. Nell’insieme gli esperti si attendono che l’inflazione complessiva si collochi in media al 5,4% nel 2023, al 2,7% nel 2024, al 2,1% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Rispetto all’esercizio di settembre, sono state riviste al ribasso le proiezioni per il 2023 e soprattutto per il 2024.

PROIEZIONI SULLA CRESCITA


Gli esperti dell’Eurosistema si attendono che la crescita economica resti contenuta nel breve periodo. Oltre questo orizzonte, l’economia dovrebbe segnare una ripresa per effetto dell’incremento dei redditi reali – poiché le famiglie beneficiano del calo dell’inflazione e dell’aumento delle retribuzioni – e del miglioramento della domanda esterna. Pertanto, le proiezioni degli esperti dell’Eurosistema indicano un aumento della crescita da una media dello 0,6% nel 2023 allo 0,8% nel 2024 e all’1,5% sia nel 2025 sia nel 2026.

FINE DEL PEPP NEL 2024


Il Consiglio direttivo ha inoltre deciso di avanzare nella normalizzazione del bilancio dell'Eurosistema. Intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Pepp nella prima parte del 2024. Nella seconda parte dell'anno il Consiglio direttivo intende ridurre il portafoglio del Pepp di 7,5 miliardi di euro al mese, in media, e terminare i reinvestimenti nell'ambito di tale programma alla fine del 2024. Riguardo all'inflazione, il Consiglio nota che "pur essendo diminuita negli ultimi mesi, tornera' probabilmente a registrare un temporaneo incremento nel breve periodo".
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