L'apertura dei mercati

Piazza Affari ha chiuso novembre da record (+7,6%) e ora il Ftse Mib punta vetta 30mila punti

Avvio in rialzo per i listini del Vecchio Continente che provano a proseguire il rally del mese scorso. Gli investitori attendono anche gli interventi di Fed e Bce per avere indicazioni su futuri tagli dei tassi

di Fabrizio Arnhold 1 Dicembre 2023 09:20

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Le Borse europee iniziano la prima giornata di dicembre in rialzo, dopo aver chiuso un novembre in rimonta, con Piazza Affari che è cresciuta del +7,6%. A Milano il Ftse Mib segna +0,29%, a Francoforte il Dax viaggia a +0,60%, a Parigi il Cac 40 a +0,52%, a Madrid l’Ibex 35 +0,37% e a Londra il Ftse 100 +0,50%. La Borsa di Tokyo chiude in leggero ribasso, con l’indice Nikkei a -0,17%, in attesa delle prossime dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell.

BORSE IN RALLY


Dopo un mese di ottobre complicato, i listini europei hanno ripreso la corsa a novembre, spinti dal crollo dell’inflazione, che in Italia a novembre è in picchiata a +0,8% su base annua, il minimo dal 2021, e dalle crescenti possibilità di un taglio dei tassi da parte delle banche centrali che potrebbe avvenire prima del previsto. Piazza Affari punta quota 30mila, con un rialzo da inizio anno del +25%. Bene anche Wall Street, che nello scorso mese ha fatto segnare le migliori performance mensili da luglio 2022 dello S&P 500 (+8,5%) e del Nasdaq (+11%). Il Dow Jones ha messo a segno un rialzo del +8,8%, facendo registrare il mese migliore dall’ottobre 2022.

OCCHI SULLE BANCHE CENTRALI


Gli investitori attendono l’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, che oggi pomeriggio potrebbe fornire indicazioni utili per capire le prossime mosse sui tassi di interesse. Il mercato ormai scommette su una sforbiciata nel 2024 che potrebbe avvenire prima del previsto. Oggi parla anche la presidente della Bce, Christine Lagarde. Sul fronte macro, si attendono i dati Pmi manifatturiero per l’Ue, Regno Unito, Italia, Francia e Germania, mentre dagli Usa è atteso l’indice Ism manifatturiero.

FRENA IL PREZZO DEL PETROLIO


Guardando al versante valutario, l’euro scambia a 1,09 dollari, valore in linea con il precedente closing. Rallenta il prezzo del petrolio, dopo i rialzi in seguito all’accordo dell’Opec+ per ulteriori tagli alla produzione, con il Brent scadenza gennaio che tratta a 80,58 dollari al barile, mentre il Wti è in calo dello 0,16%, a 75,84 dollari al barile. In rialzo il gas naturale a 43 euro al megawattora. Lo spread apre stabile a 177 punti base, con il rendimento del decennale italiano che scende al 4,21%.

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