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Cosa aspettarsi

Tassi più alti più a lungo argineranno l’inflazione, qualità strada maestra degli investimenti

Columbia Threadneedle Investments , in un commento di Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa, fa il punto su economie e mercati con USA, Europa, Cina e resto del mondo in direzioni diverse

di Virgilio Chelli 25 Novembre 2023 15:00
financialounge -  Columbia Threadneedle Investments mercati Paul Doyle

USA, Europa, Cina e resto del mondo si muovono in direzioni diverse con le sorprese positive che arrivano dai primi. Le obbligazioni hanno sofferto ma in generale le azioni hanno registrato una buona performance nel 2023, confortate dal fatto che la recessione non è ancora arrivata, ma lo scollamento tra Borse e slancio economico suggerisce che le azioni rischiano di scendere se l'economia non si riprenderà. Alla fine, tassi più alti più a lungo argineranno l’inflazione, e per gli investitori la qualità è la strada maestra. E’ l’indicazione di Paul Doyle, Responsabile azionario large cap Europa di Columbia Threadneedle Investments, che fa il punto su economie e mercati nelle varie aree.

IL PREMIO A TERMINE È AUMENTATO PER VARI MOTIVI


In Europa la crescita europea rimane debole per il rallentamento dell'Asia e una politica monetaria restrittiva, in Cina la crescita non è proseguita dopo il rimbalzo post-Covid e l'economia sta rallentando. Secondo l’analisi di Doyle i rendimenti obbligazionari stanno schizzando verso l'alto per i motivi sbagliati, non per la forza della crescita ma per l'aumento del premio a termine, l'eccesso di offerta e il calo degli acquirenti. I rendimenti o dovrebbero calare in parallelo alla moderazione dei mercati del lavoro e all'allentamento delle pressioni sui prezzi, ma ciò non sta accadendo.

IMPORTANTE MONITORARE UTILI E PREVISIONI SOCIETARI


Per quanto riguarda le azioni, Doyle sottolinea l’importanza dei risultati societari utili e delle dichiarazioni previsionali, che per il 2024 parlano di una crescita degli utili del 12% in USA e dell'8% in Europa, osservando che i prezzi di mercato non scontano delusioni. I rapporti prezzo/utili delle azioni USA dovrebbero essere 5 punti sotto l'attuale livello di 18-19 volte. A livello macro, il conflitto in Medio Oriente spingerà al rialzo il prezzo del petrolio e frenerà il calo dell'inflazione. In generale, l'espressione "tassi più alti più a lungo" riassume bene la politica monetaria USA. Il mercato stima tagli di 80 punti base prima delle elezioni, ma secondo Doyle l'unica ragione per la Fed di tagliare sarebbe un'economia debole.

BUON MOMENTO PER APPROFITTARE DI RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI ELEVATI


Nel mercato creditizio Columbia Threadneedle non vede ancora segnali di cambiamento radicale. Gli spread sono sotto controllo, i pagamenti degli interessi societari sono in calo perché solo una ristretta cerchia di grandi aziende genera cassa, ma non vale per l'intero mercato. Gli standard di erogazione dei prestiti si stanno inasprendo e ci troviamo in un periodo di transizione. Negli ultimi otto cicli di inasprimento della Fed, nota Doyle, i rendimenti obbligazionari sono scesi, e ritiene che sia un buon momento per approfittare di rendimenti più elevati.

UN TRIMESTRE DI SOLITO PROPIZIO PER L’AZIONARIO


Il quarto trimestre è un periodo stagionalmente propizio per le azioni. Il settore dell'energia ha già archiviato buone performance e anche le altre materie prime dovrebbero cominciare a fare meglio, così come i difensivi. I settori dei consumi, come auto, compagnie aeree, vendita al dettaglio e tempo libero, registreranno performance disomogenee. L'Europa ha generato solide performance fino a maggio, ma ha poi perso in parte i guadagni, mentre l'aggregato M1, l'indicatore anticipatore per l'Europa, appare ancora debole.

L’INVERSIONE DELLA CURVA DEI RENDIMENTI


In conclusione, l’esperto di Columbia nota che generalmente, passano 12-18 mesi dal punto di inversione della curva dei rendimenti prima che gli USA entrino in recessione. La curva 10 anni/2 anni si è invertita a luglio 2022 e quella 10 anni/3 mesi a ottobre 2022. Di norma, inoltre, gli indici il PMI e le revisioni degli utili sono correlati, ma è venuto a crearsi uno scarto, per cui o il PMI dell'eurozona rialza la testa, o gli utili dovranno essere rivisti al ribasso. Tirando le fila, e considerate le diverse prospettive in termini di inflazione, tassi d'interesse e crescita negli USA e in Europa, secondo Doyle i mercati azionari europei potrebbero nuovamente sovraperformare quelli statunitensi.
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