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Cosa aspettarsi

Pictet AM: il clima più disteso sui rendimenti Usa favorisce titoli tecnologici e growth

Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management, fa il punto su banche centrali, azioni e obbligazioni e vede i primi tagli dei tassi in arrivo entro l’estate del 2024. In Europa crescita frenata

di Virgilio Chelli 22 Novembre 2023 08:00
financialounge -  Andrea Delitala mercati Pictet Asset Management

Per vedere un taglio dei tassi delle banche centrali dovremmo registrare ulteriori progressi nel rientro dell’inflazione, o maggiori evidenze di un più marcato deterioramento economico. Nello scenario di base di Pictet AM i primi tagli arriveranno entro l’estate 2024. Il mercato dei bond americani riflette una Fed meno falco e emissioni di debito federale meno gravose, con anche margini di recupero per le azioni di cui dovrebbero beneficiare maggiormente i titoli tecnologici e growth, più penalizzati dal rialzo dei tassi. L’inflazione USA rientra, nonostante la crescita superiore al previsto nei primi trimestri del 2023, grazie anche alla normalizzazione dell’offerta, senza più di interruzioni delle catene di produzione e distribuzione.

IN EUROPA RISCHIO PIU’ EVIDENTE DI RECESSIONE


Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management, fa il punto sulle attese per la politica monetaria, le azioni e le obbligazioni, aggiungendo che in Europa, a differenza degli USA, i dati delle attività economiche restano depressi, mentre l’inflazione rientra più velocemente del previsto. Anche qui lo scenario di base di Pictet AM è di soft landing, ma con un rischio recessione non solo tecnica più evidente. Secondo Delitala per i mercati la cosa più importante è stato il regalo americano di Halloween, con emissioni del Tesoro più leggere e Fed meno falco, con Powell che ha preso atto della restrizione finanziaria e stimando il rischio di errore per eccesso di zelo simmetrico a quello di sbagliare per difetto.

SERVONO ANCORA PROGRESSI SUL RIENTRO DELL’INFLAZIONE USA


Per vedere un taglio dei tassi servono comunque ulteriori progressi nel rientro dell’inflazione o maggiori evidenze di un più marcato deterioramento economico. Delitala crede che siamo sulla buona strada per vedere progressi sul rientro dell’inflazione verso il 2% in USA, mentre in Europa appare più probabile il rischio di un peggioramento del quadro di crescita. I tagli attesi in estate 2024 potrebbero anche proseguire più speditamente rispetto ai tre impliciti nei tassi forward entro fine dell’anno prossimo. La normalizzazione piena verso i livelli neutrali di lungo periodo richiederà comunque almeno un altro anno.

FED MENO FALCO E MENO PRESSIONE SUL TESORO AMERICANO


L’esperto di Pictet AM ritiene che il sostanzioso rally dei mercati di inizio novembre sia stata più una correzione di una fase ossessiva sui tassi americani a lunga, non giustificata dal punto di vista fondamentale. La crescita ad oggi è forte ma non sostenibile a questi ritmi, mentre l’inflazione è in discesa con aspettative ancorate. La combinazione di una Fed meno falco ed emissioni del Tesoro USA meno gravose secondo Delitala è un fattore di supporto per i bond, e lo sarà nei prossimi mesi, mentre le borse beneficeranno di riflesso.

RESTA VOLATILITÀ MA IL PEGGIO È ALLE SPALLE


Il mercato resta “sgradevolmente volatile”, anche se oggi le valutazioni, soprattutto obbligazionarie, sono più giustificate di fine ottobre. Nel complesso, Pictet AM ritiene che il peggio sia ormai alle spalle. Pure in un contesto di volatilità e incertezza persistente, Delitala si aspetta un calo ulteriore di circa mezzo punto, a ridosso del 4%, per il Treasury decennale nei prossimi tre o quattro trimestri, con effetti di trascinamento sui rendimenti obbligazionari del resto del mondo, anche se su scala ridotta in Europa e amplificata nei Mercati Emergenti. In controtendenza i bond giapponesi, dove i rendimenti dei governativi sono visti in salita per l’abbandonando della politica di controllo della curva.

MARGINI DI RECUPERO PER LE AZIONI, SOPRATTUTTO TECH E GROWTH


Per le azioni, l’esperto di Pictet AM prevede margini di recupero una volta che vedremo la stabilizzazione o, meglio, l’assestamento dei rendimenti obbligazionari, soprattutto americani. Più che da sorprese sugli utili, quindi, si aspetta che la spinta azionaria si esprima in termini valutativi, con un’espansione dei multipli, cioè del rapporto prezzo/utili, da qua a fine anno. I titoli tecnologici, growth e, in generale, quelli più penalizzati dal rialzo dei tassi di interesse, saranno quelli che dovrebbero beneficiarne di più.
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