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La Financière de l'Échiquier: quale futuro per i 'Magnifici 7' del mercato azionario

Nessuno mette in discussione la solidità dei "Magnifici 7" - Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla - ma le aspettative molto elevate li espongono a eventuali sorprese spiacevoli

di Leo Campagna 22 Novembre 2023 07:55
financialounge -  azioni Enguerrand Artaz La Financière de l'Echiquier mercato Wall Street

Rappresentano il 27% dell'indice S&P 500 ma la loro quota di performance da inizio anno ammonta all’86% dell’intero listino. Sono i cosiddetti "Magnifici 7" - Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla, così battezzati dal "The Magnificient Seven" il titolo originale del western di John Sturges "I magnifici sette", a sua volta ispirato al film di Akira Kurosawa "I sette samurai".

GIGANTI DELLA TECNOLOGIA


“Giganti della tecnologia che hanno trainato la performance del mercato azionario statunitense e che si sono distinti rispetto agli indici equipesati, il cui rendimento è vicino al punto di equilibrio, e alle small e mid cap e ai titoli value che si sono spesso ritrovati in territorio negativo” fa sapere Enguerrand Artaz, Gestore di La Financière de l'Échiquier.  Una pattuglia di irriducibili che ha difeso Wall Street dagli attacchi che avrebbero potuto farla vacillare: una forte stretta monetaria, la crisi delle banche regionali USA, il rallentamento significativo dell'attività immobiliare e manifatturiera, le tensioni geopolitiche.

UN 2022 DISASTROSO


Guardando avanti, la sfida che li aspetta risulta alquanto ardua, per diverse ragioni. “Innanzitutto” spiega Artaz “all'inizio del 2023 le loro quotazioni presentavano un punto di ingresso ideale dopo un 2022 disastroso, in cui avevano perso tra il -26% (Apple) e il -65% (Tesla). Una correzione che aveva reso le valutazioni particolarmente interessanti”. Nel frattempo, aggiunge il manager, le cose sono cambiate. Il rapporto p/e (prezzo/utili a 12 mesi) dei Magnifici 7 è ora 1,7 volte superiore alla mediana dello S&P 500, ben al di sopra della tendenza storica.

SIGNIFICATIVA REVISIONI AL RIALZO DEGLI UTILI


Al contrario, se si considera il PEG (prezzo-utili/crescita) che corregge il P/E per il tasso di crescita degli utili anticipato per più esercizi, emerge che a differenza della fine del 2021, i Magnifici 7 non sono più sopravvalutati rispetto al resto del listino statunitense. Il motivo? Una costante revisione al rialzo negli ultimi mesi delle aspettative di crescita dei profitti di questi titoli. “Gli utili previsti a 12 mesi per l'S&P 500 sono stati rivisti soltanto di qualche punto percentuale nel corso dell'anno, mentre quelli dei Magnifici 7 hanno fatto un balzo del 70%” riferisce il gestore di La Financière de l'Échiquier.

LA CAPACITA’ DI NON DELUDERE LE ASPETTATIVE


Secondo Artaz, l’ottimismo nei confronti dei giganti della tecnologia è pertanto tutto nella loro capacità di non deludere le aspettative. Che sarà messa a dura prova da un periodo di forte rallentamento economico, o addirittura una recessione. Infatti, è vero che le sette aziende vantano tutte posizioni di leadership, ingenti riserve di liquidità e capacità di innovazione, fattori in generale piuttosto protettivi. Tuttavia, è altrettanto vero che le loro attività sottostanti sono soggette a un’elevata ciclicità.

GLI IMPATTI DURANTE I PERIODI DI RECESSIONE


Durante i periodi di recessione gli investimenti delle aziende tendono a contrarsi e con essi anche la pubblicità, un'attività importante per Meta e Alphabet, e la domanda di servizi alle imprese sul cloud in particolare, che coinvolgono Alphabet, Amazon e Microsoft. Stesso discorso per i consumi discrezionali delle famiglie da cui dipendono in parte Apple, Tesla e Amazon. Ancora più evidente la ciclicità del mercato dei semiconduttori, a cui Nvidia è direttamente legata.

PARTICOLARMENTE SENSIBILI A EVENTUALI SORPRESE SPIACEVOLI


“Da diversi anni, i Magnifici 7 molto spesso hanno superato le attese ma è poco probabile che siano del tutto esenti da un episodio di recessione. Nessuno mette in discussione la loro solidità tuttavia le aspettative molto elevate li rendono particolarmente sensibili a eventuali sorprese spiacevoli” conclude il gestore di La Financière de l'Échiquier.
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