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L'analisi

Capital Group: quattro scenari per stimare le valutazioni azionarie del futuro

L’Economista Beth Beckett sottolinea l’importanza del fattore IA e la traiettoria di crescita e tassi. Lo scenario più probabile, per i professionisti di Capital Group, riporta agli anni 60, mentre quello meno probabile è il cosiddetto “Deserto Tech”

di Virgilio Chelli 21 Novembre 2023 18:30
financialounge -  beth beckett Capital Group mercati mercato azionario

La traiettoria futura delle valutazioni azionarie dipenderà in ultima analisi dalla situazione della crescita e dei tassi di interesse. Capital Group, in un’analisi dell’economista Beth Beckett, propone 4 potenziali scenari in base a due domande che dominano i mercati: quanto sarà rivoluzionaria l’Intelligenza Artificiale? E se l’inflazione tornerà stabilmente al target del 2% delle banche centrali? Le valutazioni dell’indice S&P 500 negli ultimi 75 anni possono essere raggruppate in diverse “ere”, tipicamente trainate da macro-trend più ampi: la politica industriale o l’innovazione tecnologica, il tasso di inflazione o dal ritmo della crescita, che hanno spesso avuto un impatto enorme su singole aziende, anche quando l’analisi bottom-up porterebbe a conclusioni diverse.

TECNOLOGIE LEGATE ALL’IA UN FATTORE CHIAVE


Secondo Beckett, nel medio periodo, il ritmo e la volatilità dell’inflazione avranno ripercussioni di rilievo sul livello dei tassi, mentre la diffusione delle tecnologie IA potrebbe rivelarsi una determinante chiave della produttività e della crescita in generale. In particolare, Capital Group ha cercato di capire se il cambiamento innescato dall’IA si rivelerà costruttivo o distruttivo: nel primo caso le nuove tecnologie vengono facilmente assorbite nelle strutture di capitale e lavoro esistenti, creando nuove opportunità, mentre nel secondo la tecnologia sostituisce manodopera e capitali più velocemente rispetto al ritmo con cui possono essere reimpiegati altrove, generando disoccupazione.

SCENARI DELIBERATAMENTE ESTREMI


Inserendo l’inflazione e l’adozione dell’IA come variabili, Capital Group ha costruito quattro scenari deliberatamente estremi. La disruption costruttiva è declinata nello scenario “1960/Secondo dopoguerra” di crescita più elevata e reflazione in un quadrante, e una cosiddetta era “Goldilocks”, equivalente a una “Grande moderazione 2.0”, nell’altro. Nel caso in cui l’IA inneschi invece una rivoluzione più distruttiva, genererebbe disoccupazione. Beckett ha denominato lo scenario di inflazione più elevata “Apocalisse tech” e quello di inflazione più ridotta “Deserto tech”.

IL PRIMO POSTO VA A 1960/SECONDO DOPOGUERRA


Alla richiesta di scegliere lo scenario più probabile, un gruppo di professionisti di Capital Group ha classificato al primo posto lo scenario 1960/Secondo dopoguerra (33%), seguito da Goldilocks (29%), Apocalisse tech (25%) e Deserto tech (13%). Nel primo, il progresso tecnologico velocizza la crescita della produttività. Al contempo, l’incertezza geopolitica incoraggia la spesa pubblica e determina deficit pubblici più ampi, con pressione al rialzo sull’inflazione, a cui le banche centrali reagiscono in maniera pragmatica per evitare dinamiche di debito insostenibili.

LE POSSIBILI VARIAZIONI DEI MULTIPLI AZIONARI


In questa situazione, Capital Group si aspetta multipli azionari compresi tra 20-25 volte gli utili, con opportunità in settori come difesa, l’automazione, titoli value e farmaceutici, mentre verrebbero penalizzati i titoli growth, i mercati privati e gli investimenti alternativi. Nello scenario Goldilocks, l’IA determina anche una crescita più rapida della produttività, ma una migliore governance globale promuove riduce i costi delle transazioni e amplia la capacità di offerta delle economie, facendo scendere l’inflazione e salire i salari reali e il tenore di vita.

MENO PROBABILI GLI SCENARI PIU’ DISTRUTTIVI


In questo contesto estremamente positivo, Capital Group si aspetta multipli superiori a 25 volte e un rally generalizzato, con opportunità nell’IA, nell’immobiliare residenziale, nei titoli growth, nei farmaceutici, nel debito sovrano dei mercati emergenti e sviluppati, nel credito Investment Grade e High Yield. Difesa e beni rifugio come il dollaro e l’oro potrebbero sottoperformare. I due scenari in cui il progresso tecnologico ha effetti distruttivi e ritenuti meno probabili, la rapida diffusione dell’IA sostituisce i lavoratori a un ritmo più sostenuto rispetto alla possibilità di reimpiego, generando disoccupazione.

RISCHI DI CIRCOLO VIZIOSO DEBITO/INFLAZIONE


Nello scenario Deserto tech, l’IA incentiva una deflazione e una prolungata recessione o depressione, mentre nell’Apocalisse tech, i governi entrano in scena per attutire l’impatto sui lavoratori, innescando un circolo vizioso tra inflazione e spesa pubblica. Nel primo caso i multipli si attesterebbero a 15-20 volte mentre nel secondo i multipli faticherebbero a uscire dal range 10-15 volte.

LA COSTRUZIONE DEI PORTAFOGLI DEL FUTURO


L’esperta di Capital Group sottolinea in conclusione che si tratta di scenari potenziali, agli estremi più positivi e negativi dello spettro, che non riflettono previsioni future. Ma considerando la portata e il ritmo dell’innovazione nell’IA e l’ampiezza del suo potenziale impatto, questo tipo di pianificazione sarà fondamentale nella costruzione dei portafogli per il futuro.
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