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L'outlook

UBS Global Wealth Management: nel 2024 la Bce taglierà i tassi di 75 punti base, la Fed di 50

Per il prossimo anno lo scenario più accreditato è quello di un atterraggio piuttosto morbido che porterebbe l’S&P500 a 4.700, l’euro/dollaro a 1,12 e il tasso d’interesse del titolo a 10 anni statunitense al 3,5%

di Annalisa Lospinuso 16 Novembre 2023 16:08
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Siamo all’alba di un nuovo mondo. Il 2024 segnerà l’ingresso di una nuova era che avrà caratteristiche diverse dal decennio precedente. L’outlook per il prossimo anno di UBS Global Wealth Management (GWM)Year Ahead 2024” delinea i possibili scenari per gli investitori in un contesto contraddistinto da incertezza economica e instabilità geopolitica, ma anche da profondi cambiamenti tecnologici. “Il 2024 rappresenterà a nostro avviso – ha commentato nella presentazione dell’outlook Mark Haefele, chief investment officer di UBS GWM – l’alba di un mondo nuovo. E se da un lato è comprensibile provare un senso di entusiasmo di fronte a nuove sfide, dall’altro le avversità di questi anni hanno rafforzato tre concetti in materia di investimenti: il valore della diversificazione globale, la virtù della pazienza e, soprattutto, la resilienza del genere umano”.

CRESCITA PIÙ LENTA DEGLI USA


La solidità economica dimostrata dagli Stati Uniti nel corso di quest’anno lascerà il posto a una crescita più lenta, anche se ancora positiva, nel 2024. L’Europa procederà a ritmo modesto mentre la Cina è entrata in una “nuova normalità” caratterizzata da una crescita più contenuta, ma di qualità più elevata. L’ago della bilancia per le principali economie mondiali sarà rappresentato dalle banche centrali che potrebbero dare inizio a cicli di riduzione dei tassi. Anche la politica rivestirà un ruolo di spicco nel 2024, per via delle prossime elezioni negli Stati Uniti e per le varie tensioni geopolitiche e le guerre in corso alla quale i mercati guardano sempre con interesse.

LE RACCOMANDAZIONI AGLI INVESTITORI


Considerando questi market mover, UBS Global Wealth Management sottolinea tre importanti raccomandazioni. Gestire liquidità (utilizzando depositi a termine, bond ladder e soluzioni strutturate), acquistare qualità, fare range trading su valute e materie prime, garantire la copertura dei rischi di mercato e diversificare con il credito alternativo.

ATTERRAGGIO MORBIDO


Per il prossimo anno lo scenario più accreditato, spiegano gli speaker nel corso del CIO Year Ahead 2024 di UBS Global Wealth Management, è quello di un atterraggio piuttosto morbido da parte della politica monetaria che porterebbe l’S&P500 a 4.700, l’euro/dollaro a 1,12 e il tasso d’interesse del titolo a 10 anni statunitense al 3,5%. Sia le azioni che le obbligazioni dovrebbero offrire rendimenti positivi nel 2024. Il rallentamento della crescita economica statunitense, il calo dell’inflazione e le aspettative di riduzione dei tassi d’interesse dovrebbero tradursi in una flessione dei rendimenti, a sostegno delle quotazioni obbligazionarie e azionarie, mentre l’assenza di una grave recessione negli Stati Uniti dovrebbe consentire alle società di mantenere gli utili in crescita.

LE CINQUE D DA TENER D'OCCHIO


I driver da tener d’occhio per il prossimo anno saranno le “cinque D”: la deglobalizzazione, la demografia, la digitalizzazione, la decarbonizzazione e il debito che potrebbero influire in modo diverso sui Paesi industrializzati e sugli equilibri geopolitici mondiali. “Il requisito per affrontare queste sfide (deglobalizzazione, demografia, digitalizzazione e transizione energetica) – ha sottolineato Matteo Ramenghi, chief Investment officer di UBS GWM Italia – è la necessità di forti investimenti e, quindi, la presenza di finanziamenti a costi ragionevoli. È probabile che i debiti pubblici dovranno salire per far fronte a queste trasformazioni. Il modo migliore per gestire il debito è di poter contare su una robusta crescita, spinta anche dagli investimenti, ma se così non fosse occorrerebbe pensare a un aumento della tassazione, default e repressione finanziaria, vale a dire mantenere i rendimenti dei debiti pubblici al di sotto dell’inflazione”.

PUNTARE SU INNOVAZIONE E GREEN


In base a queste considerazioni, gli investimenti dovranno puntare sui leader dell’innovazione. “Secondo le previsioni – si legge nell’outlook – alcuni dei più alti rendimenti dei mercati azionari nel decennio a venire saranno conseguiti dalle società in grado di sfruttare le nuove tecnologie per accrescere i mercati, spodestare gli operatori storici o ridurre i costi. Identificare accuratamente questi leader dell’innovazione è fondamentale per amplificare il potenziale del portafoglio a lungo termine”. Inoltre, “gli operatori sui mercati privati dovrebbero trovarsi in una posizione privilegiata per offrire capitale, attraverso investimenti azionari e nel debito, in aree di crescita chiave come la transizione verso lo zero netto, l’assistenza sanitaria e le infrastrutture, nonché l'intelligenza artificiale (IA) e la digitalizzazione. Questa classe di attivi garantisce quindi interessanti opportunità agli investitori che desiderano ottenere un’esposizione differenziata a opportunità di lungo termine in cambio di una minore liquidità”.
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