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Mercato obbligazionario

JP Morgan AM: prospettive interessanti per le obbligazioni dei mercati emergenti

Il debito emergente in valuta locale beneficerà della riduzione dei tassi di interesse: l'analisi settimanale del Bond Bulletin di JP Morgan Asset Management

di Virgilio Chelli 16 Novembre 2023 11:16
financialounge -  JP Morgan Asset Management mercati mercati emergenti obbligazioni

Uno scenario di rendimenti dei Treasury USA fermi ai livelli attuali e di Banche Centrali emergenti che inizieranno a ridurre i tassi porterà verosimilmente a un rally generalizzato del debito emergente in valuta locale. E’ l’indicazione del Bond Bulletin settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, che investe in particolare nei titoli di Brasile, Colombia e Repubblica Ceca contando sull’orientamento futuro delle rispettive Banche Centrali, mentre preferisce il debito del Sudafrica e del Messico per motivi di natura più strutturale.

LE SFIDE DELLA VOLATILITA’ SUI MERCATI SVILUPPATI


Sebbene sia possibile una certa stabilità a breve termine, il team di J. P. Morgan AM si dice consapevole delle sfide poste dalla volatilità dei Mercati Sviluppati, come una recessione USA, sorprese dall’inflazione, escalation del conflitto russo-ucraino, e dal clima di fiducia nei confronti della Cina. Il calo dell’inflazione e i tassi elevati mantengono invece vivo l’interesse nel debito emergente in valuta locale, e J. P. Morgan AM vede motivi per ritenere che le obbligazioni dei Mercati Emergenti in valuta locale dovrebbero continuare a sovraperformare rispetto alle omologhe dei Mercati Sviluppati.

UN AMPIO CICLO ANTICIPATO DI ALLENTAMENTO MONETARIO


Per quanto riguarda i fondamentali, l’inflazione sta seguendo un trend ribassista in tutti i Mercati Emergenti, che mostrano una tenuta migliore della crescita rispetto ai Mercati Sviluppati. La combinazione di disinflazione e rallentamento, secondo il Bond Bulletin, rende molto più probabile un taglio dei tassi da parte delle Banche Centrali dei Mercati Emergenti, mentre quelle dei Mercati Sviluppati devono fare ancora i conti con la forte inflazione. Alcune hanno già iniziato ad abbassare con Brasile, Cile, Perù e Polonia nello stadio più avanzato del ciclo, avendo iniziato a ridurre i tassi da livelli molto elevati, mentre Messico, Sudafrica, Colombia e Repubblica Ceca non hanno ancora dato il via all’allentamento, ma dovrebbero presto seguire.

REDDITIVITA’ SUPERIORE DA INIZIO ANNO


Malgrado il recente ri-prezzamento dei rendimenti dei Treasury, quest’anno la redditività del debito emergente ha superato costantemente quella dei decennali USA, con tassi reali elevati rispetto ai valori storici. Al 9 novembre il rendimento sul JPMorgan Government Bond Index-Emerging Markets era al 6,62%, inoltre la combinazione di prezzo, rendimento e tassi di cambio offre ritorni interessanti. Il team di J. P. Morgan AM si dice inoltre convinto che l’inflazione nei Mercati Emergenti si stabilizzerà a livelli più bassi. E, alla luce dei differenziali dei tassi reali, dei cicli di allentamento avviati dalle Banche Centrali dei Mercati Emergenti e del miglioramento dei parametri creditizi, si aspetta che la sovraperformance rispetto ai tassi dei Mercati Sviluppati prosegua.

FATTORI TECNICI FAVOREVOLI A UNA RIPRESA DEI FLUSSI


Nella maggior parte dei Mercati Emergenti tassi e rendimenti reali possono ancora calare per fattori tecnici. Da inizio anno i flussi sono stati negativi, ma si prevede che a breve termine il quadro tecnico torni a essere favorevole. A fine anno questa classe di attivi tende a registrare buone performance per l’offerta limitata, ma con afflussi di capitali anzitempo in quanto gli investitori cercano di giocare di anticipo. Infine, di recente, gli investitori focalizzati sui Mercati Emergenti, che per tutto l’anno avevano svolto un ruolo di supporto, hanno ridotto notevolmente il posizionamento nelle obbligazioni in valuta locale temendo la volatilità.

PLATEA PIÙ NUMEROSA DI INVESTITORI LOCALI


Il team di J. P. Morgan AM ritiene inoltre che l’aumento strutturale della platea di investitori locali giocherà a favore della classe di attivi, in quanto si è ridotta l’esposizione estera sui titoli di Stato in valuta locale.
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