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Mutui sempre più cari: a ottobre tassi al 4,37%

Nonostante lo stop dei rialzi dei tassi di interesse da parte della Bce, secondo i dati dell’Associazione Bancaria Italiana a ottobre il costo medio di mutui e prestiti è salito ancora, sia per le famiglie che per le imprese

di Antonio Cardarelli 15 Novembre 2023 12:28
financialounge -  BCE economia mutui

L’inflazione continua a scendere, le banche centrali virano verso una politica monetaria più accomodante, ma i tassi dei mutui in Italia continuano a crescere. Lo rivela il rapporto mensile dell’Abi, Associazione Bancaria Italiana.

TASSO MEDIO AL 4,37%


Nel mese di ottobre 2023 il tasso medio sui nuovi mutui è salito al 4,37% dal 4,21% del mese di settembre. Conto ancora più salato per le imprese, con le nuove operazioni di finanziamento salite al 5,45% dal 5,35%. Il tasso medio sul totale dei prestiti, sempre secondo il rapporto mensile Abi, è salito al 4,70% dal 4,61%. Nel mese di ottobre 2022 il tasso medio dei nuovi prestiti erogati alle famiglie era del 2,75%. Più contenuta la crescita dei tassi di interesse applicati ai conti correnti, passati dallo 0,47% di settembre allo 0,51%. Ancora più impercettibile – da 3,56% a 3,57% - la crescita dei tassi sui depositi con durata prestabilita.

EROGAZIONE DEI PRESTITI IN CALO DEL 3,6%


L’aumento dei tassi di interesse e le preoccupazioni per l’economia hanno frenato le richieste dei prestiti. Ma nonostante il calo dei prestiti registrato a ottobre (-3,6%), secondo Abi non siamo in presenza di una stretta creditizia perché “gli impieghi, al netto delle cartolarizzazioni, sono superiori ai livelli pre Covid di settembre 2019”. “Le imprese – ha spiegato Gianfranco Torriero, vice direttore generale Abi - sono caute sull’andameto dell’economia e stanno accumulando risorse nei depositi bancari che hanno superato i 500 miliardi di euro, il valore massimo del 2023. Si tratta di un comportamento frutto anche delle scelte di politica monetaria della Bce, che influiscono inoltre sul calo dei prestiti. A gennaio 2023 i depositi delle aziende erano a 461 miliardi”.
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