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Investire in bond

JPMorgan AM: ecco le mosse giuste nel segmento BBB del credito Investment Grade

Il team Global Fixed Income di JP Morgan Asset Management si riserva margini di manovra qualora intravedesse prezzi e spread compatibili con uno scenario recessivo, inclusa l'ipotesi di un atterraggio morbido

di Leo Campagna 7 Ottobre 2023 09:35
financialounge -  JP Morgan Asset Management mercati obbligazioni

I fondamentali societari giustificano l’esposizione alle obbligazioni di qualità inferiore (rating BBB) da parte degli investitori investment grade (IG)? Se lo è chiesto il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management nel suo ultimo Bond Bulletin settimanale. Partendo da una loro convinzione: al momento ci sono le stesse possibilità per uno scenario di base di recessione o di crescita inferiore al trend.

FONDAMENTALI RESILIENTI


Cominciamo dai fondamentali dei titoli IG che, durante la recente fase di volatilità macroeconomica, sono stati resilienti con gli utili industriali globali, i ricavi e i margini operativi che continuano a normalizzarsi dopo i picchi registrati nel primo trimestre del 2022. A livello settoriale, tuttavia, il team nota una certa dispersione tra i fondamentali e gli spread nel segmento IG.

IL SETTORE ENERGETICO E QUELLO DEI BENI DI INVESTIMENTO


“Fra i settori che mostrano fondamentali migliori figurano quello energetico (favorito dall'attuale andamento dei prezzi) e quello dei beni d'investimento (i cui i flussi di cassa disponibili sono migliorati sulla scia della diminuzione delle scorte e della riduzione delle difficoltà delle filiere)”, fa sapere il team di J.P.Morgan AM. Al contrario, il settore chimico e i fondi d'investimento immobiliare (REIT) soffrono. Il primo è afflitto dal problema dello smaltimento delle scorte, mentre i REIT devono affrontare un contesto che sconta tassi di interesse più alti più a lungo.

VALUTAZIONI PIU’ ATTRAENTI PER I BOND IG EUROPEI


Per quanto riguarda poi le valutazioni, il team al momento reputa i bond statunitensi IG meno convenienti di quelli europei e britannici. Lo spread dei primi si attesta a 116 punti base (pb), contro i 148 pb dell'omologo mercato europeo e i 160 pb di quello britannico. Negli Stati Uniti, i differenziali di rendimento delle emissioni BBB- si sono ridotti di 21 punti base e di 22 pb per quelle con rating BBB: per i titoli BBB+ la riduzione è stata invece di 12 pb con uno spread oggi a 127 pb (fonte Barclays al 25 settembre 2023).

FORTE DOMANDA SUL MERCATO PRIMARIO


Nella prima settimana di settembre, l'offerta di titoli obbligazionari statunitensi IG sul mercato primario è ammontata a quasi 56 miliardi di dollari, pressappoco la metà del totale di 115-125 miliardi di dollari previsti per l’intero mese. Nonostante questo ingente afflusso, la forte domanda sul mercato statunitense ha permesso di assorbire le emissioni determinando una contrazione di 2 punti base dello spread delle obbligazioni liquide nel corso della settimana. “Anche per le emissioni IG europee le sottoscrizioni continuano a essere consistenti e la domanda degli investitori dovrebbe proseguire nel sostenere gli spread del credito IG” spiega il team.

POTENZIALI OPPORTUNITA’ IN TERMINI DI SPREAD E FLUSSO CEDOLARE


In questa fase del ciclo economico la selezione svolge un ruolo fondamentale e il team Global Fixed Income di JPMorgan AM sta incrementando il rischio nei  portafogli in modo da individuare le potenziali opportunità in termini di spread e flusso cedolare (carry). “Manteniamo anche margini di manovra qualora intravedessimo prezzi e spread compatibili con uno scenario recessivo. In questo caso, gli spread societari dovrebbero ampliarsi, ma non si può escludere che possano registrare un'evoluzione più positiva nell'ipotesi di un atterraggio morbido. Rispetto al benchmark, manteniamo un sovrappeso nel segmento di minore qualità dell'universo creditizio IG, quello di fascia BBB” conclude il team.
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