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Finanza comportamentale

Negli investimenti si impara anche dagli errori: eccone cinque che vanno evitati

Capital Group, in un commento di Lisa Thompson, Gestore di portafoglio azionario, spiega quali sono gli erroei più frequenti, tenendo presente che negli investimenti è molto complesso riuscire a battere in astuzia il mercato

di Virgilio Chelli 6 Ottobre 2023 08:00
financialounge -  Capital Group finanza comportamentale Lisa Thompson mercati

Un vecchio detto avverte che “se non hai mai affrontato un fallimento, probabilmente non stai correndo abbastanza rischi”, questo perché investire prevede la valutazione del rischio e la ricerca del rendimento. Gli errori sono inevitabili, ed è molto complesso battere in astuzia il mercato, anche i gestori di maggior successo fanno la scelta giusta nel 55% dei casi e quella sbagliata nel 45%. Lisa Thompson, Gestore di portafoglio azionario di Capital Group, sottolinea che si impara più dagli errori che dai successi e spiga quali sono i cinque errori da tener presente nella gestione degli investimenti.

UNA BELLA STORIA DA SOLA NON BASTA


La prima lezione è non dare per scontato che una società possa realizzare la sua strategia solo per la storia che ha alle spalle, senza aver compreso come lo farà. Thompson la illustra con il caso dell’investimento della stessa Capital Group nell’operatore di navi da crociera American Classic Voyages, basato proprio su una storia lunga e interessante, ma poi andata in difficoltà per competenze settoriali perse e non facili da recuperare, il che vanificò uno sforzo da diversi miliardi di dollari e fece ‘affondare’ una tesi d'investimento che sembrava solida.

NON FIDARSI SEMPRE DI QUELLO CHE DICONO I MANAGER


Il secondo errore da evitare è quello che l’esperta di Capital Group chiama ‘la paralisi da analisi’, spiegando che è importante raccogliere dati e compiere calcoli, ma poi bisogna esprimere giudizi basati sull’esperienza: talvolta avere più informazioni è eccessivo, e per realizzare un investimento proficuo occorre sapere quando è il momento di agire con le informazioni che si hanno. La terza lezione è ‘fidarsi ma con le dovute verifiche’: comprendere i manager può aiutare a valutarne la strategia aziendale e se sono le persone giuste, ma ciò può potenzialmente indurre a non domandarsi se stanno mentendo.

E NON CADERE VITTIME DEI PROPRI PREGIUDIZI


La maggior parte dei dirigenti che Capital Group incontra sono onesti e con buone intenzioni, ma Thompson avverte che sono sempre sinceri anche con sé stessi, per cui a volte anche gli investitori più accorti possono essere coinvolti in una frode, per cui serve ‘una sana dose di scetticismo’. Quindi evitare l’errore di quello che l’esperta definisce cedere ‘al proprio bias di conferma’, cioè essere vittime delle proprie emozioni e pregiudizi e cercare informazioni che lo confermino. Per questo è fondamentale mettere in discussione il proprio punto di vista ed essere pronti ad agire rapidamente quando le circostanze cambiano.

ALLA FINE CONTA QUANTO SI GUADAGNA O SI PERDE


Infine, la quinta e ultima lezione: sapere quando mollare. Capital Group ha imparato che anche grandi società possono fare passi falsi, per cui serve una solida disciplina di vendita e mantenerla. A supporto di questa tesi Thompson cita il libro “The Art of Execution: How the world's best investors get it wrong and still make millions in the markets”, in cui Lee Freeman-Shor spiega che non è importante quante volte si compie la scelta giusta o sbagliata, ma quanto denaro si guadagna nel primo caso e quanto se ne perde nel secondo, identificando diverse "tribù" di investitori in base al loro comportamento.

LA REAZIONE EMOTIVA ALLE PERDITE


Una viene definita degli assassini, perché venditori spietati, molto attenti a ridurre le perdite quando un titolo registrava un calo. Studi comportamentali hanno mostrato che è emotivamente 10 volte più difficile realizzare una perdita nella vita reale che sulla carta, ma tutti hanno una tendenza emotiva a evitare di ridurre le perdite e ad andare avanti.

SAPERE QUANDO VENDERE È IMPORTANTE


La capacità di abbandonare un investimento quando non è più redditizio può rappresentare una disciplina molto importante per un investimento di successo, sottolinea l’esperta di Capital Group, spiegando che gli investitori a lungo termine devono imparare a essere disposti a cambiare rotta quando una tesi di investimento non è più valida. Thompson racconta di aver coperto che è una delle cose più difficili da compiere come gestore di portafoglio, per cui sapere quando vendere e passare ad altro può essere importante quanto sapere quando acquistare.
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