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L'evento

L'Europa accelera verso l'euro digitale

Romano Prodi, considerato uno dei padri della moneta unica, nel corso dell'evento organizzato dal Gruppo Lutech, spiega i vantaggi dell'adozione di questo nuovo sistema di pagamento digitale e gli step che porteranno all'approvazione

di Annalisa Lospinuso 28 Settembre 2023 15:20
financialounge -  Alberto Forchielli Banca d'Italia BCE Euro digitale Giorgio Gobbi Lutech Romano Prodi

Un mezzo di pagamento elettronico disponibile per chiunque nell’area dell’euro, sicuro e facile da usare come il contante oggi. È questo il progetto dell’euro digitale, emesso sempre dalla banca centrale europea, che potrebbe diventare realtà già a partire dal 2026. Una innovazione che può dare slancio alla competitività e alla sovranità europea. Se ne è parlato nel corso dell’ultima edizione dei Lutech Talks, “Il cammino verso l’euro digitale”, organizzato dal Gruppo Lutech, introdotto da Romano Prodi, già presidente del Consiglio dei ministri e della Commissione europea, moderato da Alberto Forchielli, managing partner di Mindful Capital Partners e Mba alla Harvard Business School, con la partecipazione di Giorgio Gobbi, direttore filiale di Milano, Banca d’Italia, Alessandro Agnoletti, group head of Digital currency & Dlt, Nexi, Massimiliano Sala, full professor director of the Laboratory of cryptography, Università Trento, Mariangela Pira, giornalista di Sky Tg24, Savino Damico, head of Monitoring & regulation analysis Intesa Sanpaolo, Valeria Portale, direttrice dell'Osservatorio innovative payments e dell'Osservatorio blockchain & web del Politecnico di Milano, e Massimo Palermo, country manager Italy di Fortinet. L’evento è stato l’occasione per approfondire i vantaggi nell’uso dell’euro digitale e come superare i vincoli legati alla distribuzione e alla tutela della privacy.

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GLI STEP DI APPROVAZIONE


La fase istruttoria è iniziata a ottobre 2021 e, dopo due anni, si concluderà questo ottobre. Intanto a giugno 2023, la Commissione europea ha presentato la proposta legislativa necessaria per istituire il quadro giuridico per l'euro digitale e, se approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio, spetterà alla Bce decidere se e quando procedere con l’emissione. Sono oltre 110 le nazioni a livello globale impegnate nella ricerca sulle Central Bank Digital Currencies, le monete digitali emesse dalle banche centrali.

LE CARATTERISTICHE DELL'EURO DIGITALE


Non si tratta di una criptovaluta, anzi l’obiettivo è di minimizzare il rischio dell’emissione di mezzi di pagamento privati che non hanno il controllo della banca centrale. La Banca centrale europea potrebbe introdurre l’euro digitale tra tre o quattro anni, secondo quanto dichiarato da Fabio Panetta, membro dell'Executive board della Bce, a Les Echos, e “per quanto riguarda gli intermediari finanziari che distribuiranno l’euro digitale, sarà necessario trovare un equilibrio tra la salvaguardia della privacy e la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo”. Panetta ha anche precisato che la Bce “emetterà ma non distribuirà l'euro digitale” e che “i cittadini non avranno un conto presso la Bce o le banche centrali nazionali” ma sarebbe “un mezzo di pagamento” come il contante, “non una forma di investimento o di risparmio”.
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