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Il nuovo modello

Invesco: ecco come la finanza decentralizzata influirà sugli investimenti

Gli esperti di Invesco esaminano lo sviluppo della finanza decentralizzata (DeFi) nell’asset management, i fattori che lo rendono possibile e quali potrebbero essere le conseguenze per il settore

di Leo Campagna 18 Settembre 2023 14:46
financialounge -  Ashley oerth blockchain David Dowsett finanza finanza decentralizzata Invesco

La finanza decentralizzata, o “DeFi”, è spesso associata al mondo delle criptovalute, e potrebbe addirittura evocare speculazioni con crypto-asset. In realtà si tratta di una tendenza che sta ampiamente trasformando il modo il cui le persone concepiscono l’economia finanziaria ed il suo funzionamento e realizza l’organizzazione di servizi, simili a quelli bancari, su infrastrutture senza intermediari.

UN APPROCCIO DECENTRALIZZATO


“Il concetto è quello di introdurre un approccio decentralizzato in aspetti tradizionalmente centralizzati della convenzionale gestione del denaro, come il potere decisionale, le liquidazioni e la contabilità, proponendosi di ridurre i rischi, aumentando l’efficienza e agevolando gli accessi” fanno sapere David Dowsett, Global Head of Innovation and Emerging Technology e Ashley Oerth, Senior Investment Strategy Analyst di Invesco.

LA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN


Nella finanza tradizionale (o “TradFi”) gli operatori emettono, negoziano, depositano in banche e liquidano gli investimenti tramite istituti e intermediari attivi nei mercati finanziari internazionali. Nella finanza decentralizzata, invece, si trasferisce alla tecnologia della blockchain il meccanismo della fiducia, tramite la verifica pubblica delle transazioni per aumentarne la trasparenza, l’efficienza e la velocità. “La tecnologia blockchain, fondata su database decentralizzati, consente infatti agli utenti di accedere a vari tipi di prodotti finanziari e servizi senza dover interporre un intermediario, ad esempio un istituto centralizzato” spiegano Dowsett e Oerth.

DIVERSI VANTAGGI


Un meccanismo che, grazie ai progressi tecnologici delle operazioni finanziarie, permette di beneficiare di diversi vantaggi. “Ad esempio” specificano i due manager di Invesco “uno studio realizzato dalle principali Banche centrali ha evidenziato la capacità delle transazioni effettuate tramite le blockchain di accelerare i pagamenti e le liquidazioni dei titoli. Inoltre è maggiore la facilità di incontro tra compratori e venditori mentre aumenterebbero anche lo spessore e l’accesso ai mercati dei capitali (reperendo nuove fonti di liquidità), mantenendo immutate la sicurezza e l’affidabilità”.

PIÙ SEMPLICE IL FRAZIONAMENTO DEGLI ASSET SOTTOSTANTI


Ma c’è di più. Gli asset tokenizzati – frutto del processo che consiste nella rappresentazione di asset fisici o strumenti finanziari tramite token digitali sfruttando la blockchain o la distributed ledger technology (DLT) - incorporano caratteristiche peculiari. Tra queste, l’esistenza di un registro dei titolari immutabile e trasparente, che può ridurre il rischio di frodi. “La tokenizzazione può inoltre rendere più semplice il frazionamento degli asset sottostanti, consentendo una riduzione degli investimenti minimi e, potenzialmente, la democratizzazione di asset class come opere d’arte, musica e altri beni coperti da diritti di proprietà intellettuale storicamente accessibili solo a una fetta decisamente ristretta della popolazione” argomentano Dowsett e Oerth.

CREAZIONE DI NUOVI TIPI DI PRODOTTI FINANZIARI


Relativamente al settore della gestione patrimoniale, gli effetti della tokenizzazione potrebbero invece portare alla creazione di nuovi tipi di prodotti finanziari e rendere più accessibili asset class tradizionalmente meno liquide come gli immobili, attraendo potenzialmente nuovi investitori e inasprendo la concorrenza per accaparrarsi gli asset. “L’elevata efficienza operativa della blockchain, per giunta, rende possibile offrire i prodotti tramite un modello di distribuzione totalmente digitale a un costo complessivo inferiore e con tempi di regolamento significativamente minori” concludono i due manager di Invesco.

IL FUTURO DELLA TOKENIZZAZIONE


Il futuro della tokenizzazione nei prossimi anni dipenderà soprattutto da specifici trend quali una maggiore chiarezza sul fronte normativo, uno sviluppo diffuso della standardizzazione, un ventaglio più ampio di utilizzi concreti, un più diffuso ricorso alla blockchain e l’emergere nuovi operatori, tra cui piattaforme specializzate nella tokenizzazione degli asset, fornitori di servizi e marketplace.

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