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JP Morgan AM sui bond: high yield attraenti, ma meglio preferire il credito di alta qualità

JP Morgan AM, nel Bond Bulletin del team Global Fixed Income, Currency and Commodities, rileva che I tassi potrebbero restare più alti più a lungo e le aziende saranno chiamate a finanziarsi a tassi più elevati

di Virgilio Chelli 15 Settembre 2023 07:50
financialounge -  JP Morgan Asset Management mercati obbligazioni

Le aziende hanno fatto bene a mettere in sicurezza le proprie finanze in vista dell’atteso rallentamento dell’economia. Sul mercato obbligazionario, le società Investment Grade si trovano in una posizione relativamente migliore per gestire eventuali turbolenze, sia che l’economia subisca una recessione più grave in futuro, sia che si verifichi un atterraggio morbido. Per questo nei portafogli obbligazionari l’indicazione è di continuare a preferire una qualità elevata. Gli investitori devono monitorare con attenzione le proprie posizioni e i rischi macroeconomici che ne derivano per i portafogli.

PROSPETTIVE FUTURE CONTRASTANTI


Sono le indicazioni del Bond Bulletin settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di JP Morgan Asset Management che si interroga sul cambiamento dei catalizzatori del credito: nel 2023 i mercati del credito hanno messo a segno una buona performance, ma adesso, in ottica bottom-up e top-down, le prospettive future si presentano contrastanti. L’inflazione galoppante e le energiche misure di irrigidimento delle banche centrali avrebbero potuto portare a un tracollo dei consumi, all’indebolimento del mercato del lavoro e a problemi di sopravvivenza per le imprese.

RESTA IL RISCHIO MACO PER GLI UTILI


Ma finora, sottolinea il Bond Bulletin di JP Morgan AM, il rallentamento dell’economia è stato molto più graduale. In un’ottica bottom-up, le imprese hanno affrontato con successo il difficile quadro inflazionistico contrastando i rincari con un aumento dei fatturati. Ricavi e utili possano diminuire nel breve periodo, ma gli investitori nutrono una fiducia sempre maggiore nella stabilità futura. Per gli utili il rischio principale rimane macro top-down. I tassi potrebbero rimanere alti più a lungo e le aziende saranno ancora chiamate a trovare il modo di finanziare il debito a tassi più elevati.

SI STANNO RIDUCENDO I RISPARMI ACCUMULATI


Inoltre, i risparmi in eccesso accumulati nella pandemia si stanno esaurendo perché i consumatori cercano di mantenere il tenore di vita. Infine, un mercato del lavoro Usa in ottima salute, che ha consentito al National Bureau of Economic Research di non ha dichiarato ufficialmente una recessione nonostante due trimestri consecutivi di crescita negativa l’anno scorso, continua a manifestare sintomi di vulnerabilità e di dipendenza dai flussi migratori con una traiettoria discendente.

RENDIMENTI INTERESSANTI SU TUTTO LO SPETTRO DEL CREDITO


I rendimenti sono interessanti per gli investitori sull’intero spettro del credito. Le società Investment Grade USA offrono un rendimento del 5,68%, e quelle europee del 4,35%. Per gli investitori disposti ad accettare livelli più bassi di rating, l’High Yield USA ed europeo offre rendimenti estremamente attraenti, dell’8,48% e del 7,26%, con una protezione dai ribassi molto interessante per gli investitori a lungo termine. Lo spread tra i rendimenti dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie si è recentemente ristretto fino a sfiorare i valori medi nel lungo periodo, in quanto si scontano tassi più alti e più a lungo, ma un quadro degli utili resiliente.

HIGH YIELD PARAGONABILI ALL’INVESTIMENTO AZIONARIO


Su base relativa, il Bond Bulletin di JP Morgan AM paragona le valutazioni dell’High Yield a un investimento alternativo in azioni, con rendimenti ai livelli più interessanti da 10 anni, rispetto sia agli earning yield che ai dividend yield, ricordando che hanno anche un ruolo preferenziale nella struttura del capitale societario se il contesto economico dovesse peggiorare. Per quanto riguarda i fattori tecnici, gli investitori sono andati finora in cerca di sicurezza nei mercati obbligazionari come evidenziano i flussi sui mercati dei titoli di Stato, degli Aggregate e dell’Investment Grade, e i deflussi dagli High Yield, con movimenti sono osservabili anche nei flussi dei fondi.

QUADRO TECNICO COMUNQUE FAVOREVOLE


L’offerta obbligazionaria presenta un quadro simile. Gli High Yield sembrano restii a emettere debito con rendimenti così elevati e di conseguenza rimane limitata, mentre gli Investment Grade hanno continuato a emettere debito per finanziare le attività correnti. Tutto ciò potrebbe far pensare, secondo il team di JP Morgan AM, a un equilibrio in termini tecnici per i mercati del credito: i deflussi dall’High Yield vengono affrontati con una carenza di emissioni mentre gli afflussi nell’Investment Grade con un incremento. Ma, in entrambi gli scenari, i dati tecnici si stanno rivelando favorevoli, come mostra la compressione dello spread.
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