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Von der Leyen lancia un’inchiesta sulle auto elettriche cinesi e chiede aiuto a Mario Draghi

Accertamenti per verificare l’esistenza di sussidi statali (e quindi concorrenza sleale) da parte di Pechino, con la possibilità di introdurre dazi. L’Ue coinvolge Draghi per un “whatever it takes” sulla competitività europea

di Antonio Cardarelli 13 Settembre 2023 10:31
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L’economia europea non deve perdere il passo del resto del mondo e ha bisogno di spingere sulla competitività. Per questo motivo Ursula von der Leyen ha annunciato al Parlamento europeo di aver chiesto, per conto della Commissione europea, un rapporto sulla competitività a Mario Draghi. Nello stesso intervento von der Leyen ha inoltre fatto sapere di aver lanciato un’inchiesta anti-sussidi sui veicoli elettrici cinesi.

PREZZI ARTIFICIALMENTE BASSI DELLE AUTO CINESI


Il doppio annuncio è arrivato durante il discorso sullo “stato dell’Unione”. Gli accertamenti sulle auto elettriche cinesi mirano ad accertare l’uso di sussidi governativi nel settore. Se confermati, l’indagine potrebbe sfociare nell’introduzione di dazi sulle auto elettriche made in China. “Il settore dei veicoli elettrici è cruciale per l'economia pulita, con un enorme potenziale per l'Europa. Ma i mercati globali sono ora inondati di auto elettriche cinesi più economiche. E il loro prezzo è mantenuto artificialmente basso da ingenti sussidi statali. Questo sta distorcendo il nostro mercato. E poiché' non lo accettiamo dall'interno, non lo accettiamo dall'esterno”, ha detto von der Leyen.

IL PRECEDENTE DELL’INDUSTRIA DEL SOLARE


“Troppo spesso le nostre aziende sono escluse dai mercati esteri o sono vittime di pratiche predatorie. Spesso vengono indeboliti dai concorrenti che beneficiano di ingenti sussidi statali”, ha detto von der Leyen aggiungendo che la Ue “non ha dimenticato il modo in cui le pratiche commerciali sleali della Cina hanno influenzato la nostra industria solare, molte giovani imprese sono state espulse dai concorrenti cinesi fortemente sovvenzionati. Le aziende pionieristiche dovettero dichiarare fallimento. I talenti più promettenti andarono a cercare fortuna all'estero”. “Questo è il motivo per cui l’equità nell'economia globale è così importante perché influisce sulla vita e sui mezzi di sussistenza. Intere industrie e comunità dipendono da questo”, ha spiegato la presidente della Commissione europea.

VON DER LEYEN CHIEDE AIUTO A MARIO DRAGHI


La competitività, ha aggiunto von der Leyen, sarà cruciale per affrontare le tre sfide principali per l’Europa: lavoro, inflazione e contesto per favorire il business. Da qui la decisione di chiedere a Mario Draghi, ex presidente Bce ed ex presidente del Consiglio italiano, un rapporto sulla competitività futura dell’Europa. “L’obiettivo è dare una specie di 'whatever it takes' (fare tutto il necessario) affinché l'Europa mantenga il suo vantaggio competitivo”, ha detto con chiarezza Ursula von der Leyen. L’obiettivo è semplificare l’attività imprenditoriale e per questo l’Unione europea aprirà un dialogo costante con le piccole e medie imprese. Tra le iniziative c’è quella di ridurre del 25% gli obblighi di rendicontazione a livello europeo.

SEMPLIFICARE IL BUSINESS


“È il momento di semplificare gli affari in Europa ma le aziende europee hanno anche bisogno di accedere a tecnologie chiave per innovare, sviluppare e produrre. È una questione di sovranità europea, è un imperativo economico e di sicurezza nazionale preservare un vantaggio europeo sulle tecnologie critiche ed emergenti”, ha aggiunto von der Leyen. “Creare un contesto pro-business, quindi, non è solo una questione interna (alla Ue), di semplificazione della burocrazia per aprire un'impresa perché occorre una politica industriale europea che richiede anche finanziamenti comuni europei”, ha concluso.
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