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Risiko bancario

Banca Popolare di Sondrio vola in Borsa per i rumors sul possibile aumento di quote di Unipol

Il titolo della banca valtellinese guadagna fino a oltre il 7%, dopo le indiscrezioni pubblicate dalla stampa sulla richiesta avanzata alla Bce, a inizio luglio, da parte del gruppo Unipol per salire al 19,99% nel capitale societario. Entro fine settembre dovrebbe arrivare la risposta di Francoforte

di Annalisa Lospinuso 6 Settembre 2023 10:40
financialounge -  Banca Popolare di Sondrio BCE Bper economia Francesco Gaetano Caltagirone UnipolSai

Banca Popolare di Sondrio mette a segno la migliore performance del listino, segnando un incremento fino ad oltre il 7% e testando un massimo a 4,65 euro. Le azioni hanno tratto beneficio dalle indiscrezioni di stampa, riportate dal quotidiano La Repubblica, secondo le quali il gruppo Unipol avrebbe chiesto a inizio luglio alla Bce l’autorizzazione per salire al 19,99% nel capitale dell’istituto valtellinese.

RAFFORZAMENTO DELLA BANCASSICURAZIONE


Ad oggi il gruppo assicurativo bolognese detiene una partecipazione del 9,5% e la mossa potrebbe rafforzare la sua posizione, spingendo sulla bancassicurazione. Sempre secondo le voci riportate dal quotidiano, la risposta da parte di Francoforte dovrebbe arrivare entro fine settembre, che secondo i regolamenti ha 60 giorni lavorativi per dare il nulla osta. Ottenuto il via libera della vigilanza, UnipolSai potrà arrotondare la quota a Sondrio, a sostegno dell’amministratore delegato, Mario Pedranzini, e del CdA presieduto da Francesco Venosta.

SI RIACCENDE IL RISIKO BANCARIO


La mossa potrebbe comunque riaccendere il tema del risiko bancario, anche perché Unipol ha espresso più volte la volontà di fungere da “socio perno” nel settore bancario italiano per creare un polo forte intorno a Bper, che negli ultimi anni ha acquisito Cariferrara, Unipol Banca, 620 sportelli da Ubi, e Carige.

GLI ALTRI SOCI


Il quotidiano La Repubblica cita anche la presenza in Popolare di Sondrio del socio Francesco Gaetano Caltagirone, con lo 0,66%, anche se l’acquisto di azioni sarebbe per l’imprenditore romano solo una piccola diversificazione nel settore, che nulla ha a che fare con la mossa di UnipolSai e che non dovrebbe preludere ad arrotondamenti.
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