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Strategie d’investimento

Schroders: buyback azionari in aumento per gestire la liquidità in eccesso

Il riacquisto di azioni proprie rappresenta un modo per il management di restituire agli azionisti la liquidità in eccesso in modo meno vincolante rispetto a un aumento dei dividendi ma mette in evidenza anche qualche aspetto critico

di Fabrizio Arnhold 5 Settembre 2023 11:02
financialounge -  azioni buyback harry goodacre Schroders

A Wall Street, tra il 2017 e il 2022, le società dell’indice S&P 500 hanno speso 3mila e 900 miliardi di dollari in buyback di azioni proprie. La cifra supera i 2mila e 500 miliardi di dollari versati in dividendi nello stesso periodo. “La nostra ricerca conferma che nel 2022 i buyback hanno continuato a essere più popolari negli Stati Uniti rispetto agli altri principali mercati”, spiega Harry Goodacre, Strategist, Strategic Research Unit, Schroders. “Il divario tuttavia si è ridotto: il loro utilizzo è diventato più diffuso nel Regno Unito, in Europa e in Giappone”.

PERCHÉ I BUYBACK FANNO DISCUTERE


Se da un lato il buyback di azioni proprie rappresenta per il management un modo meno vincolante rispetto a un aumento di dividendi per restituire agli azionisti la liquidità in eccesso, c’è anche da considerare l’assenza di opportunità di investimento più redditizie. “Un’indicazione dell’attenzione posta nei confronti dei buyback è data dal fatto che, dal 1° gennaio 2023, i policymaker statunitensi hanno introdotto una ‘tassa sui buyback’, obbligando le società a pagare un’imposta pari all’1% del valore di qualsiasi buyback”, prosegue Harry Goodacre.

STATI UNITI MA NON SOLO


Aumentano le società che riacquistano azioni proprie fuori dagli Stati Uniti. “In base ai nostri studi, il 45% delle grandi società statunitensi ha riacquistato almeno l’1% delle proprie azioni nel corso del 2022, al netto delle azioni emesse – prosegue l’esperto di Schroders. “Questo dato è sostanzialmente in linea con la media dei tre anni precedenti al Covid”. Quello che risulta insolito, invece, è che l’anno scorso le società inglesi abbiano eguagliato gli Stati Uniti. “La percentuale di società britanniche che hanno riacquistato almeno l’1% delle proprie azioni è salita a un livello record nel 2022”, prosegue Goodacre. Anche le società giapponesi, francesi e tedesche hanno registrato un aumento dell’attività di buyback.

SOCIETÀ PIÙ PICCOLE MENO PROPENSE


I buyback sono più comuni in società di grandi dimensioni. “Tra le aziende più piccole si verificano meno”, spiega il gestore di Schroders, “perché sono più propense a emettere nuove azioni”. In genere, le imprese più piccole crescono più rapidamente e quindi hanno potenzialmente bisogno di capitale aggiuntivo. Questo spiega anche, almeno in parte, perché le società dei mercati emergenti sono state meno propense ai buyback.

I BUYBACK SOTTRAGGONO CAPITALE AI MERCATI PUBBLICI


Negli ultimi anni si è molto parlato della riduzione del bacino di titoli azionari pubblici investibili. Questo si verifica quando le società che escono dal mercato attraverso la cancellazione dal listino sono più numerose di quelle che entrano attraverso nuove quotazioni e Ipo. Per lo Strategist, Strategic Research Unit di Schroders “gli stessi buyback sottraggono capitale ai mercati pubblici”. In dodici mesi, infatti, fino a luglio 2023, l’offerta netta di azioni è stata negativa negli Usa, nel Regno Unito, in Giappone, Francia e Germania. “L’aspetto sorprendente è che il ritmo delle ‘de-equitisation’ sia stato recentemente maggiore nei mercati non statunitensi rispetto agli Stati Uniti”. Le fusioni e le acquisizioni spiegano in parte questo fenomeno.

COME UTILIZZARE LA LIQUIDITÀ IN ECCESSO


Dall’analisi di Schroders, emerge come il ricorso al buyback sia aumentato significativamente nel 2022. “Sarà interessante vedere se questo fenomeno continuerà negli anni a venire”, sottolinea Harry Goodacre. “Con i tassi di interesse globali che si prevedono più alti più a lungo e una prospettiva di crescita ancora debole, le aziende avranno molto da considerare su come utilizzare la liquidità in eccesso”. Per gli investitori, la crescente popolarità dei buyback, anche lontano dagli Usa, sarà una tendenza di tenere d’occhio, per valutare nuove opportunità di investimento.
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