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Il commento

Schroders: prospettive positive per l’azionario legato alla transizione energetica

Schroders, in un commento del Global Renewables Analyst Alex Monk, sottolinea le prospettive interessanti offerte in futuro dall’azionario legato alla transizione energetica, nonostante le turbolenze di breve termine

di Virgilio Chelli 30 Agosto 2023 15:21
financialounge -  Analyst Alex Monk azionario mercati Schroders

La prima metà del 2023 è stata piuttosto impegnativa per l’universo azionario legato alla transizione energetica globale, con molti settori che hanno registrato rendimenti volatili. Ad oggi, ad eccezione di alcuni comparti delle apparecchiature elettriche e della mobilità green, quasi tutti i sottosettori hanno sottoperformato. Al trend hanno contribuito tre fattori principali: le continue pressioni inflazionistiche e le interruzioni delle catene di approvvigionamento, l’inasprimento delle condizioni finanziarie delle banche centrali, e l’allentamento della domanda in alcuni mercati finali come il solare residenziale e la ricarica dei veicoli elettrici, mentre anche il rapido calo dei prezzi dell’energia non è stato d’aiuto.

VENTI CONTRARI DI BREVE TERMINE


Ma le prospettive del settore azionario restano positive nonostante le turbolenze di breve termine, sottolinea un commento di Alex Monk, Global Renewables Analyst, di Schroders, secondo cui è importante notare che si tratta di venti contrari di breve termine che non metteranno in discussione il potenziale di rendimento dell’azionario legato alla transizione energetica nel lungo periodo. I mercati della transizione energetica potrebbero continuare a sperimentare volatilità nella seconda metà dell’anno, alcuni mercati più esposti ai consumatori stanno già assistendo a un calo della domanda mentre il rischio di rallentamento economico più ampio potrebbe portare a ulteriori pressioni. Anche le potenziali minacce di inflazione strutturale potrebbero esercitare nuova pressione al rialzo sui tassi di interesse e sulle valutazioni.

PROSPETTIVE FUTURE MOLTO PIÙ ROSEE


Ma, sottolinea l’esperto di Schroders, le prospettive future “sono molto più rosee”. Man mano che le catene di approvvigionamento si allentano, gli ordini vengono sbloccati, consumatori e imprese si adattano all’ambiente post-Covid, la domanda di tecnologie per la transizione energetica è destinata ad aumentare. Le aspettative di guadagno a medio termine si stanno spostando verso l’alto, dando fiducia che gli utili miglioreranno a partire dal 2024. E proprio la flessione degli utili, insieme alle valutazioni interessanti viste da inizio anno, potrebbe favorire una performance positiva per le azioni legate transizione energetica.

APPROCCIO EQUILIBRATO NEI VARI SOTTOSETTORI


Schroders continua ad adottare un approccio equilibrato alla costruzione del portafoglio nei vari sottosettori della transizione energetica, concentrandosi sugli investimenti nelle aziende leader di mercato con valutazioni fondamentali interessanti nelle diverse fasi della catena del valore. In particolare, Schroders si concentra su due gruppi di aziende.

CONCENTRAZIONE SU DUE GRUPPI DI AZIENDE


Il primo è fatto di quelle sotto pressione a causa di venti contrari ciclici, ma con forte potenziale di crescita strutturale degli utili e valutazioni molto interessanti, che operano nel settore delle attrezzature eoliche, della ricarica dei veicoli elettrici, del solare residenziale, delle batterie e dello stoccaggio, e dell’idrogeno. Il secondo gruppo è fatto di aziende che continuano a registrare un forte slancio degli utili grazie a un sostegno sia strutturale che ciclico, dove le valutazioni sono ancora ragionevoli, nel settore delle apparecchiature elettriche, della trasmissione e distribuzione e delle apparecchiature solari.

IMPIEGO DELLE RISERVE DI LIQUIDITÀ


Pur prevedendo un’ulteriore volatilità, Schroders ha iniziato a impiegare la riserva di liquidità che ha tenuto da parte negli ultimi 18 mesi per proteggere il capitale. Con il ripristino delle valutazioni e il miglioramento delle prospettive degli utili a medio termine, la casa vede opportunità di rischio-rendimento sempre più interessanti nelle aziende che si riveleranno vincitrici a lungo termine lungo la catena del valore della transizione energetica, spiega in conclusione Monk.
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