Scelta green

Installare un impianto fotovoltaico: tutte le procedure da seguire

Scegliere di installare pannelli solari sul tetto di casa consente di risparmiare sulla bolletta della luce, grazie all’energia autoprodotta e rispettando l’ambiente. La durata media di un impianto è di 25 anni

di Fabrizio Arnhold 30 Agosto 2023 09:00

financialounge -  economia energia impianto fotovoltaico luce
Gli effetti dell’inflazione si sono fatti sentire praticamente ovunque. Costa di più fare la spesa, fare il pieno di benzina e anche le bollette della luce e del gas nell’ultimo anno sono diventate più pesanti. Per cercare di ridurre i costi legati al consumo di energia, si può valutare la possibilità di installare un impianto fotovoltaico. C’è da considerare anche l’aspetto ambientale, visto che questa rappresenta una soluzione sostenibile per produrre energia in modo autonomo. Ma cosa bisogna fare per installare un impianto fotovoltaico in casa? Vediamo quali sono i passi da seguire.

COS’È UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO


Per prima cosa, è bene comprendere cosa sia effettivamente in impianto fotovoltaico. Si tratta di un impianto elettrico, formato da più pannelli solari che generano energia grazie all’energia solare. La produzione di energia è possibile grazie all’effetto fotovoltaico che si ottiene quando i raggi del sole colpiscono i pannelli, costituiti da materiali sensibili alla luce solare, come per esempio il silicio. La componente che trasforma la corrente continua in corrente alternata è l’inverter che rende, di fatto, la corrente utilizzabile all’interno della propria casa.

PROCEDURA SEMPLIFICATA


Grazie al decreto bollette, in vigore dal 1° marzo 2022 e convertito nella Legge n. 34 del 27 aprile 2022, è stata semplificata la procedura per installare pannelli solari e impianti fotovoltaici fino a 200 kW di potenza. Chi decide di installare un impianto, quindi, lo potrà fare con un intervento che è equiparato a un semplice intervento di manutenzione ordinaria. Il primo passo da seguire è quello di individuare il fornitore più adatto che si occuperà di eseguire le verifiche necessarie per progettare l’impianto fotovoltaico più indicato per le caratteristiche della propria abitazione.

LE AUTORIZZAZIONI DA RICHIEDERE


Lo step successivo riguarda le autorizzazioni che vanno richieste compilando un modulo che si chiama “Modello unico per la realizzazione, la connessione e l’esercizio di piccoli impianti fotovoltaici integrati sui tetti degli edifici”, che si può trovare sul sito del Ministero dello Sviluppo economico. Toccherà poi al fornitore di energia rilasciare il Documento di conformità e una copia del progetto. Nel caso l’immobile fosse sottoposto a vincoli ambientali, è necessario richiedere l’autorizzazione per l’installazione dell’impianto.

DOVE INSTALLARE L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO


I pannelli solari si possono collocare sul tetto, sulla facciata di un edificio o a terra. La scelta più comune ricade sui tetti ma non tutti sono adatti all’installazione di un impianto fotovoltaico. Quelli che hanno una superficie curva, per esempio, non sono particolarmente adatti. Si prestano meglio, invece, i tetti a falda o quelli piani, dove però servirà montare anche una struttura portante che sia in grado di inclinare i pannelli, al fine di consentire il corretto irradiamento luminoso.

LA CONVENIENZA DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO


Oltre al rispetto dell’ambiente, scegliere di installate un impianto fotovoltaico consente anche di risparmiare soldi in bolletta, grazie all’autoproduzione di energia. Bisogna anche considerare che dotare il proprio immobile di un impianto fotovoltaico vuol dire aumentare il suo valore perché questo tipo di immobili sono sempre più richiesti sul mercato.

LE DETRAZIONI FISCALI


In alcuni casi, i vantaggi possono anche aumentare con le detrazioni fiscali del 50% previste dal Bonus ristrutturazioni, nel caso l’installazione di un impianto rientrasse nella ristrutturazione di casa. Un impianto fotovoltaico dura in media 25 anni, in base alla potenza a al consumo, si può rientrare dell’investimento sostenuto in pochi anni. Per massimizzare la resa, infine, si può pensare anche di integrare delle batterie di stoccaggio, per consumare l’energia prodotta dal sole quando serve.

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