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La view globale

Ethenea: nessuna recessione alle porte ma il ciclo restrittivo non è finito

Michael Blümke, Senior portfolio manager di Ethenea Independent Investors, vede la crescita globale al 3%, ma con situazioni molto eterogenee nelle grandi regioni economiche

di Leo Campagna 25 Agosto 2023 11:22
financialounge -  economia Ethenea Independent Investors inflazione Jerome Powell Michael Blümke

L'economia mondiale continua a mostrarsi resiliente nonostante il più aggressivo ciclo di inasprimento monetario degli ultimi 40 anni. “Il nostro scenario di riferimento” dichiara Michael Blümke, Senior portfolio manager di Ethenea Independent Investors “prevede una crescita globale al 3%, mentre non ravvisiamo alcuna recessione nel prossimo futuro. Le banche centrali comunicano la fine del ciclo restrittivo, ma un allentamento è ancora lontano”.

I RISCHI DI RECESSIONE SONO DIMINUITI


Secondo il manager, la congiuntura tenderà ad indebolirsi ulteriormente anche se negli ultimi mesi i rischi di recessione sono decisamente diminuiti: “Sono probabili ulteriori trimestri di crescita bassa, o addirittura negativa, seguiti da una moderata ripresa. Il mercato del lavoro resta tonico con bassi tassi di disoccupazione per un eccesso di domanda e contribuisce anche al miglioramento della fiducia dei consumatori” riferisce Blümke.

AUMENTO DEI COSTI DI FINANZIAMENTO


Resta il fatto che il settore manifatturiero prosegue il proprio trend discendete mentre lo slancio esibito nel primo semestre dal settore dei servizi sta gradualmente rientrando. E’ pertanto probabile, che l’espansione economica possa frenare sulla scia dell'aumento dei costi di finanziamento e dell'inasprimento degli standard di concessione del credito.

BANCHE CENTRALI PRONTE A RIAVVIARE LA STRETTA MONETARIA


“Per quanto riguarda l’inflazione, se è vero che quella complessiva è in diminuzione, resta difficile che possa raggiungere in modo rapido dell'obiettivo del 2% fissato dalle banche centrali. In particolare, l'inflazione di fondo continua a viaggiare a ritmi elevati, per cui, dopo una pausa temporanea, le banche centrali potrebbero vedersi costrette a riavviare la stretta monetaria” puntualizza il Senior Portfolio manager Ethenea.

SITUAZIONI MOLTO ETEROGENEE


Blümke riscontra comunque situazioni molto eterogenee nelle grandi regioni economiche. Negli Stati Uniti, per esempio, le probabilità di un cosiddetto "soft landing" appaiono sempre più realistiche. Dopo un primo semestre migliore delle previsioni, la crescita statunitense dovrebbe accusare un rallentamento, esibendo una moderata espansione del terziario e una stabilizzazione del manifatturiero, senza tuttavia segnali di imminente recessione.

TROPPO PRESTO PER ANNUNCIARE LA VITTORIA CONTRO IL CAROVITA


“Il settore immobiliare resta debole, ma le vendite di abitazioni stanno riprendendo quota. Il calo delle pressioni salariali sembra confermare che la Fed sia riuscita a compiere progressi concreti nella riduzione della domanda complessiva e delle spinte inflazionistiche. Gli attuali dati sui prezzi al consumo sono incoraggianti, ma il presidente della Fed, Powell, ha chiarito che è ancora troppo presto per annunciare la vittoria contro il carovita” specifica il manager di Ethenea.

LA BCE IN UNA DIFFICILE SITUAZIONE


Secondo il quale l’economia dell'Eurozona dovrebbe proseguire nel rallentamento dopo un buon primo semestre. A frenare l'economia europea contribuiscono la bassa produttività, la debolezza delle vendite al dettaglio e un vero e proprio crollo del settore manifatturiero. Sotto pressione anche il settore immobiliare mentre l'inasprimento degli standard di concessione del credito frena la crescita. Il robusto mercato del lavoro e il netto calo dell'inflazione forniscono invece supporti positivi alla crescita. “La Bce si trova nella difficile posizione di dover mettere eccessivamente alla prova la resilienza dell'economia al fine di contenere l'inflazione in modo durevole” puntualizza Blümke.

I RECENTI DATI ECONOMICI DELUDENTI DELLA CINA


Il Senior Portfolio manager Ethenea conclude la sua analisi commentando i recenti dati economici cinesi piuttosto modesti. “Il terziario, motore della ripresa all'indomani della pandemia, mostra segni di debolezza mentre investimenti e importazioni diminuiscono, e il settore immobiliare frena la crescita. Incoraggianti sono la stabilizzazione degli indicatori anticipatori del settore manifatturiero e le dichiarazioni dei politici dopo la riunione del Politburo di luglio, nel corso del quale si è chiaramente sottolineata la necessità di misure politiche più mirate, volte a ripristinare la fiducia del settore privato, stimolare gli investimenti e sostenere il settore immobiliare”.
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