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L'analisi

La deforestazione in Brasile: una minaccia al clima e un rischio per gli investitori

Columbia Threadneedle, in un commento di Joe Horrocks-Taylor, Senior Associate, spiega l’importanza di capire il fenomeno e avere un dialogo costante con autorità e imprese per la protezione della biodiversità

di Virgilio Chelli 8 Agosto 2023 16:09
financialounge -  brasile Columbia Threadneedle Investments deforestazione ESG Joe Horrocks-Taylor

Gli habitat naturali del Brasile rappresentano circa il 15-20% della diversità biologica mondiale e il 60% della foresta pluviale amazzonica. Nella sua presidenza dal 2019 al 2022 Jair Bolsonaro si è mostrato più attento agli interessi degli allevatori di bovini, dei produttori di soia e delle società di estrazione dell’oro, aumentando la deforestazione. La deforestazione in Brasile pone anche seri rischi per gli investitori, ed è cruciale capire il fenomeno e valutare i cambiamenti del quadro normativo. Per questo, Columbia Threadneedle mantiene un dialogo costante con le autorità e le società brasiliane che operano nei settori coinvolti, insieme alle relative filiere.

IL DETERIORAMENTO DELLA FORESTA PLUVIALE


Joe Horrocks-Taylor, Senior Associate, Investimento responsabile di Columbia Threadneedle Investments, spiega che gli ecosistemi brasiliani hanno un valore ambientale, sociale ed economico di grande importanza, e sottolinea che il ritorno di Lula alla presidenza ha dato nuovo impulso agli sforzi contro la deforestazione, anche se deve affrontare notevoli ostacoli per riuscire a spostare l'ago della bilancia verso un’effettiva tutela della biodiversità e l’adozione di una produzione sostenibile e socialmente responsabile. Gli habitat naturali del Brasile sono incredibilmente preziosi per molte ragioni: ospitano circa il 15-20% della diversità biologica mondiale, ma subiscono un deterioramento sistematico soprattutto per l'allevamento di bovini, la produzione di soia e le miniere aurifere illegali.

I RISCHI CONNESSI AGLI INVESTIMENTI


Durante la presidenza Bolsonaro la perdita di habitat in Amazzonia e nel Cerrado ha toccato livelli che non si vedevano da 15 e 7 anni e solo nel 2022 il Brasile ha perso un'area equivalente a Israele. Il ritorno di Lula da Silva ha inaugurato una nuova era e un progressivo ritorno di politiche di tutela delle foreste con l’obiettivo dell’azzeramento della deforestazione dell’Amazzonia entro il 2030. Ma gli sforzi si scontrano con numerosi ostacoli, tra cui un Congresso composto per la maggior parte da conservatori, che formano la più ampia coalizione dell’agribusiness, con l’interesse e il potere di ostacolare le riforme. Horrocks-Taylor sottolinea che la deforestazione pone rischi finanziari rilevanti che impongono di dialogare con il governo e le aziende legate alla deforestazione, per evitare impatti sulla produttività agricola che potrebbero essere catastrofici.

MISURE DI CONTRASTO DA UE, USA E ANCHE CINA


Più del 75% dell'energia in Brasile proviene da impianti idroelettrici e i cambiamenti causati da deforestazione e cambiamento climatico minacciano la sicurezza energetica con rischi reali anche per gli investimenti in emittenti corporate brasiliani e nel debito sovrano. Ue e Regno Unito hanno regolamentato in modo severo l’importazione di prodotti da pratiche di deforestazione, gli USA stanno vagliando proposte in tal senso e anche la Cina, un mercato molto importante per le esportazioni di prodotti agricoli brasiliani, ha espresso l'intenzione di inasprire i controlli. Gli sforzi per fermare la deforestazione contribuirebbero in maniera sostanziale alla lotta contro il cambiamento climatico, riducendo le emissioni e rafforzando la resilienza.

IMPORTANZA DELL’ENGAGEMENT ATTIVO IN LOCO


Columbia Threadneedle partecipa attivamente all'Investor Policy Dialogue on Deforestation sia in Brasile che nei principali paesi importatori, con un approccio multistakeholder. Sulla base di questo impegno, ha sviluppato un programma di engagement su tre pilastri: collaborazione con le autorità politiche, engagement con commercianti di soia e aziende di lavorazione della carne, dialogo attivo con le imprese della filiera. Ha anche incontrato diversi ministri ed enti governativi a Brasília, per comprendere priorità e progetti della nuova amministrazione Lula sulla deforestazione, mettendo in luce l’esigenza di rendere maggiormente accessibile il registro governativo sull'ambiente rurale e sul transito di animali agli utenti del settore privato, per consentire agli investitori di identificare le società che promuovono la deforestazione illegale.

TRACCIAMENTO DELLE FILIERE


Questo impegno prevede il tracciamento dell’intera filiera delle materie prime, mentre nella filiera agroalimentare Columbia si è focalizzata sull'industria del pellame, in gran parte rivolta all’esportazione soprattutto nel settore automobilistico in Europa, e sugli istituti finanziari europei, che potrebbero essere presto coperti dal nuovo Regolamento Ue in materia di deforestazione.

UN PROGRAMMA COORDINATO DI ENGAGEMENT


Approfittando dell’arrivo di Lula, sottolinea in conclusione l’esperto di Columbia, gli investitori dovrebbero sviluppare un programma coordinato di engagement che coinvolga al tempo stesso l'industria agroalimentare, i responsabili delle politiche fiscali, i clienti e i finanziatori.
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