L’apertura dei mercati

A Piazza Affari titoli bancari in forte rosso per tassa su extra profitti

Avvio in negativo per i principali listini del Vecchio Continente, con il settore del credito penalizzato dall’introduzione di una imposta del 40% sui margini di interesse. Mediobanca apre a -4,5%, Intesa a -5% e Banca Generali a -2,8%

di Fabrizio Arnhold 8 Agosto 2023 09:17
financialounge -  banche borse extra profitti mercati

 

Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni sotto la parità, a Milano pesa la tassa decisa dal governo sugli extra profitti delle banche. In apertura il Ftse Mib segna -2,04%, il Dax di Francoforte -0,58%, il Cac 40 di Parigi -0,48%, l’Ibex 35 di Madrid -0,61% e il Ftse 100 di Londra -0,24%. A Tokyo l’indice Nikkei chiude in rialzo a +0,4%, favorito dall’andamento di Wall Street e dell’indebolimento dello yen giapponese.

BANCHE IN PROFONDO ROSSO


Il governo ha deciso di introdurre a sorpresa nel Dl omnibus una imposta del 40% sui margini di interesse maturati dalle banche, con l’intento di utilizzare le nuove risorse, circa 3 miliardi secondo le stime, per sostenere le famiglie alle prese con il caro-mutui e al taglio delle tasse. Il comparto del credito si muove in forte calo a Piazza Affari, con Mediobanca a -4,5% e Banca Generali a -2,8%. Gli altri titoli hanno fatto fatica a fare prezzo: UniCredit si muove in calo del -5%, come Intesa.

ATTESA PER L’INFLAZIONE USA


Sul versante macro, l’inflazione tedesca di luglio è stata confermata al +0,3% su mese e al +6,2% su anno, mentre sale l’attesa per i numeri relativi all’inflazione Usa che verranno diffusi giovedì, che precedono quelli di venerdì sulla produzione. Gli investitori si interrogano su quale sarà la prossima mossa della Federal Reserve, dopo undici rialzi dei tassi in un anno e mezzo. Secondo la maggior parte degli analisti, per assistere a un primo taglio occorrerà aspettare fino alla prima metà del 2024.

PETROLIO IN CALO


Guardando ai movimenti del valutario, l’euro resto sulla soglia di 1,1 dollari e scambia a 1,1001 dollari. Il prezzo del petrolio fa registrare un lieve calo, con il Brent scadenza ottobre che viene scambiato a 85,08 dollari al barile (-0,3%), mentre il gas naturale ad Amsterdam cede lo 0,6% a 30,3 euro al megawattora. Lo spread apre stabile a 165 punti, col rendimento annuo italiano che scende al 4,18%.
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