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L'analisi

Capital Group: ecco le forze che spingeranno al rialzo il tasso naturale di interesse

Jared Franz (Capital Group) analizza l'andamento dell’R-star un parametro utile a indicare le prossime mosse della Federal Reserve sui tassi di interesse

di Leo Campagna 7 Agosto 2023 14:37
financialounge -  Capital Group Jared Franz R-sta tasso interesse

Quando l’economia raggiunge la piena occupazione, il tasso naturale di interesse che non ha effetti espansionistici né contrazionistici viene definito R-star. Si tratta di un parametro di rilievo dal momento che il livello dei tassi di interesse reali (cioè al netto dell’inflazione) rispetto a R-star indica le intenzioni della Federal Reserve statunitense in materia di politica monetaria: per esempio, se la banca centrale fissa il suo tasso di riferimento al di sotto di R-star, la sua politica monetaria è accomodante.

I FATTORI CHE INFLUISCONO SUL LIVELLO DI R-STAR


Tuttavia, diversi fattori, come la produttività della manodopera, la composizione della forza lavoro, l’innovazione e gli investimenti, tendono a determinare la dinamica economica senza tensioni inflattive e, a cascata, influiscono sul livello di R-star. “Le dinamiche demografiche” fa presente Jared Franz, Economista di Capital Group “influenzano i tassi reali in funzione dei loro effetti sulla crescita, i risparmi e le tendenze di investimento”. Per esempio, nella previsione di vivere più a lungo, i pensionati tendono a spendere di meno nella fase iniziale e a risparmiare di più determinando un possibile rallentamento della crescita e un calo degli investimenti. Negli ultimi 40 anni, proprio queste dinamiche demografiche hanno spinto R-star al ribasso.

I FENOMENI DEMOGRAFICI


Ma ora potremmo essere vicini a un punto di svolta. Per esempio, gli americani con più di 65 anni sono circa il 17% e dovrebbero salire al 21% entro il 2030. I pensionati dovrebbero tendere a risparmiare di meno e a spendere di più in assistenza, ospedali, case di cura e altri servizi. Una tendenza che potrebbe interrompere o addirittura erodere i risparmi mentre dovrebbe, in parallelo, stimolare l’investimento in altri segmenti dell’economia, favorendo l’aumento di R-star.

L’AUMENTO DELLA SPESA PUBBLICA


Anche l’aumento della spesa pubblica, secondo Franz, può spingere al rialzo R-star. “È finanziata dai titoli di debito coperti anche dai risparmi delle famiglie e tende a spingere al rialzo i tassi reali. Si stima che l’aumento di un punto percentuale nel rapporto tra debito federale e prodotto interno lordo (PIL) può far salire R-star di tre punti base. “Nell’ultimo decennio, il debito pubblico del governo USA è passato dal 70% del PIL del 2012 al 97% del 2022, pari a un incremento di R-star di circa 80 punti base” sottolinea l’economista di Capital Group.

INVESTIMENTI NELLE FILIERE PRODUTTIVE E DISTRIBUTIVI


Secondo il quale gli investimenti in fabbriche, magazzini, filiere produttive e distributive potrebbero registrare un incremento sia per le tensioni tra Washington e Pechino e sia per la guerra in Ucraina, che hanno posto l’accento sulla necessità di creare filiere affidabili e sull’autosufficienza interna. Un po’ più complesso, invece, è analizzare gli impatti del possibile incremento della produttività. Dopo la crisi finanziaria globale, si è visto un forte ridimensionamento della produttività nell’economia USA, seguito da un marcato crollo a causa della pandemia. Ma ora l’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa (IA) come ChatGPT sta iniziando ad automatizzare i processi in modo da aumentare la produttività dei lavoratori.

FORTE DOMANDA DI CHIP, HARDWARE PER CLOUD, ROBOT


“Riteniamo che sia all’orizzonte un profondo cambiamento in grado di potenziare la capacità dei lavoratori, con la possibilità di incrementare la crescita del PIL senza spingere al rialzo l’inflazione. I benefici dell'applicazione dell’IA tenderebbero a ridurre R-star” riferisce Franz. Dall’altra parte, aggiunge il manager, l'ascesa dell’IA e delle altre tecnologie richiama maggiori investimenti che, a cascata, dovrebbero propiziarne degli altri nei settori che sfruttano tali innovazioni per incrementare la competitività guadagnare quote di mercato. “In prima fila figurano gli investimenti in semiconduttori e in hardware per cloud computing, con una domanda di chip sempre più potenti ed efficienti, che trainerebbe gli investimenti negli stabilimenti produttivi. Altrettanto ben posizionati i segmenti di robot per magazzini e i nuovi stabilimenti per auto elettriche” conclude l’economista di Capital Group.
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