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Asset allocation

Pictet nota una rinnovata possibilità dell’attività di costruzione di portafoglio

Secondo Marco Piersimoni (Pictet Asset Management) le correlazioni tra le attività finanziarie ora funzionano e i rendimenti complessivi di azioni e obbligazioni giustificano un approccio e una presenza attiva sui mercati

di Leo Campagna 21 Luglio 2023 18:30
financialounge -  asset allocation Marco Piersimoni mercati Pictet Asset Management

Una delle questioni sulle quali si interrogano analisti e gestori di portafoglio riguarda le possibili reazioni dei mercati ai diversi scenari. A questo proposito, occorre prendere atto della dicotomia già presente da diversi mesi tra i due principali macrosettori. “Se il comparto manifatturiero evidenzia forti segnali di sofferenza a livello globale, i servizi vantano una tenuta convincente. Il dinamismo dei servizi sostiene la crescita del comparto nel suo complesso e, a cascata, sostiene le economie avanzate dal momento che hanno un peso maggiore rispetto alla manifattura” fa sapere Marco Piersimoni, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management.

GLI INDICATORI DI FIDUCIA DELLE IMPRESE


Anche gli indicatori di fiducia delle imprese, tramite i quali è possibile delineare i trend futuri, confermano le differenti fasi in cui si trovano i segmenti della manifattura e dei servizi. “I principali indicatori delle attività industriali, dall’indice ISM manifatturiero americano, all’indice Ifo tedesco e ai PMI manifatturieri globali, evidenziano una contrazione, mentre le indagini di fiducia sul settore dei servizi sono in zona di espansione” spiega Piersimoni. In tutti i casi, sottolinea il manager, l’attività economica a livello generale sta continuando a registrare ritmi di crescita contenuti ma non prossimi ai livelli recessivi a lungo temuti.

GLI ULTIMI DATI DELL’INFLAZIONE


Sebbene gli ultimi dati dell’inflazione disegnino una traiettoria discendente della dinamica dei prezzi, per le banche centrali il ritmo di decrescita del carovita non sembra sufficientemente veloce. Le autorità di politica monetaria sono preoccupate soprattutto per la resilienza del mercato del lavoro: negli Stati Uniti i dati mostrano solo timidi segnali di rallentamento della creazione di nuovi posti, mentre la dinamica salariale non soddisfa ancora i target della Federal Reserve statunitense.

IL PICCO DEL CICLO DEI RIALZI


Una delle conseguenze è che, con il passare delle settimane, il picco del ciclo dei rialzi viene spostato di qualche punto base più in alto. “Negli Stati Uniti siamo vicini al cinque e mezzo, in area Euro al 4%, mentre nel Regno Unito sfiora il 6,5%. Le parti lunghe delle curve trovano paradossalmente conforto da questa vigilanza continua della politica monetaria e soffrono meno” argomenta Piersimoni.

STA PER ENTRARE NEL VIVO LA STAGIONE DEGLI UTILI USA


Secondo il manager di Pictet Asset Management le dinamiche macroeconomiche attuali sostengono i mercati azionari mentre sta per entrare nel vivo la stagione degli utili USA. Il tutto mentre continuano a incidere anche sull’andamento attuale dei prezzi delle azioni le tematiche di lungo termine, in particolare quelle relative all’intelligenza artificiale e ai suoi effetti sul mercato del lavoro e sulla produttività delle imprese.

STIME MICRO E MACRO


“L’aspetto incoraggiante è, che mentre le stime sia macro che micro risultano essere, su quella che pare essere una vera e propria rivoluzione tecnologica, sempre più precise, si intravedono con sempre maggiore chiarezza i possibili beneficiari e dipendenti” specifica Piersimoni. Secondo il quale le dinamiche di crescita e inflazione della Cina sono decisamente moderate, al punto da destare preoccupazione per un possibile concretizzarsi di uno scenario deflazionistico.

LA VOLATILITÀ SI STA RIDUCENDO


Mentre le incertezze non mancano, l’attuale scenario di investimento sembra offrire qualche spunto interessante. “Il più importante, forse, è la rinnovata possibilità dell’attività di costruzione di portafoglio. Le correlazioni tra le attività finanziarie sono state ripristinate e la volatilità, in particolar modo quella legata alle obbligazioni, si sta riducendo: alla luce dei rendimenti complessivi di azioni e obbligazioni riteniamo adesso giustificato un approccio e una presenza attiva sui mercati” conclude il , Senior Investment Manager di Pictet Asset Management.
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