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Investimenti obbligazionari

Natixis Investment Managers nota un interesse ancora forte per il reddito fisso

Il reddito fisso, pur non registrando un forte rimbalzo nel 1° semestre 2023, ha offerto buoni rendimenti ma in prospettiva è probabile che il finanziamento della transizione energetica diventi presto un tema caldo

di Leo Campagna 14 Luglio 2023 18:00
financialounge -  Julien Dauchez mercati Natixis Investment Managers obbligazioni

All’inizio di quest’anno, molti investitori (in particolare nell'Europa continentale) hanno deciso di approfittare dei tassi di rendimento obbligazionari che non si vedevano dai tempi della grande crisi finanziaria del 2008-2009. E lo hanno fatto investendo in fondi obbligazionari a scadenza fissa, prevalentemente quelli specializzati sui titoli Investment grade e, in parte, anche in high yield. “La maggior parte di essi, inoltre, ha optato per la gestione attiva per paura di investire in società a rischio di default in un momento di contrazione della liquidità e di alti livelli di debito pubblico e privato” fa sapere Julien Dauchez, Head of Portfolio Consulting & Advisory di Natixis Investment Managers.

TREASURY A DUE ANNI E GILT


Gli investitori nel segmento offshore statunitense e nel Regno Unito, hanno preferito i governativi a breve termine (Treasury a 2 anni e Gilt) sia per il loro rendimento interessante, e sia, soprattutto, per la loro mancanza di duration. Molto forte anche la domanda per il debito, sia governativo che societario, dei Paesi emergenti: l’appeal di questi asset sono riconducibili non soltanto al rendimento, ma anche alla prospettiva di una flessione del dollaro USA, all'upgrade dei rating dei paesi in via di sviluppo e anche da un'inflazione che sembra essere stata contenuta meglio in alcuni Paesi emergenti rispetto ai mercati sviluppati.

IL RALLY DELL’HIGH YIELD


Il reddito fisso, pur non registrando un forte rimbalzo nel 1° semestre 2023, ha offerto buoni rendimenti. L'high yield, in particolare, è stato caratterizzato da un rally anche se adesso sembra sia diventato costoso. “Inoltre, il debito immobiliare commerciale inizia a suscitare diversi dubbi di tenuta e l’high yield verrebbe visto come il tramite di un potenziale evento creditizio sistemico” spiega Dauchez che tuttavia, in base ai portafogli analizzati, osserva un interesse ancora forte per il reddito fisso.

FOCUS SUI GOVERNATIVI A LUNGO TERMINE


La maggior parte dei portafogli retail/Wholesale, nota il manager, quest’anno ha evitato Le obbligazioni governative a lungo termine (7 o più anni - la parte lunga della curva) che però ora stanno iniziando a rientrare nei portafogli alla luce sia della riduzione dell’inflazione che della stabilizzazione dei tassi a lungo termine. “La sensazione è che gli investitori si stiano adattando a questa fase, nuova rispetto a quella del denaro facile e del QE, tornando sui prodotti obbligazionari. Una scelta che sembra avvenire a scapito di altre asset class, come le azioni, per le quali molti investitori hanno assistito al rally di fine anno senza parteciparvi” riferisce Dauchez.

NEI PORTAFOGLI ISTITUZIONALI INTERESSE PER IL DEBITO INFRASTRUTTURALE


Infine, nei portafogli istituzionali, emerge uno spiccato interesse per il debito infrastrutturale. Una ragione di questa scelta va ricercata nel fatto che si tratta di emissioni ancorate all'inflazione, ma, in parallelo, rappresentano un modo per finanziare progetti di transizione verde/energetica. “A questo proposito, riteniamo probabile che il finanziamento della transizione energetica diventi presto un tema caldo, anche perché avrà un impatto sui tassi e sull'allocazione del capitale a livello globale” conclude Head of Portfolio Consulting & Advisory di Natixis Investment Managers.
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