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Gli investimenti in Est Europa restano interessanti grazie alla crescita attesa

Raiffeisen Capital Management, in un commento del Team Cee & Global Emerging Markets, sottolinea le valutazioni basse delle azioni ma anche il buon momento delle obbligazioni, mentre vengono meno i venti contrari

di Virgilio Chelli 10 Luglio 2023 11:09
financialounge -  Est Europa investimenti mercati Raiffeisen Capital Management

Grazie a un recupero nei confronti dei "vecchi" Stati Ue proseguito nonostante le avversità degli ultimi anni, fortemente promosso da ampi aiuti finanziari europei, a lungo termine, i mercati azionari dell'Europa centro-orientale appaiono attraenti, nonostante i rischi economici e geopolitici che restano, mentre anche i mercati obbligazionari stanno nuovamente offrendo rendimenti degni di nota. Lo sottolinea Raiffeisen Capital Management in un commento a cura del Team Cee & Global Emerging Markets.

IL PERCORSO DI CRESCITA A LUNGO TERMINE


La crescita economica rimane superiore alla media, nonostante gli sconvolgimenti dovuti alle pandemie, la guerra in Ucraina, la netta spaccatura tra Russia e Ue, e un'inflazione galoppante. Il tutto ha avuto ripercussioni sulle economie e sui mercati finanziari dell'Europa centrale e orientale negli ultimi anni, ma nonostante le avversità, la regione rimane su un buon percorso di crescita a lungo termine. Gli analisti prevedono addirittura una crescita economica media circa doppia rispetto ai "vecchi" Paesi dell'Ue.

IN RECUPERO RISPETTO AI ‘VECCHI’ PAESI UE


Secondo il Team di Raiffeisen, sembra che la regione non abbia perso nulla della sua attrattiva di investimento. Il processo di recupero rispetto ai "vecchi" Paesi dell'Ue continua, così come la graduale convergenza dei redditi con i livelli dell'Europa occidentale. I mercati emergenti dell'Europa centrale e orientale si collocano oggi per lo più in una fascia tra il 50 e il 70% della media Ue, e c'è quindi ancora un potenziale di miglioramento.

INGENTI AIUTI SOSTENGONO CONSUMI, EDILIZIA E INFRASTRUTTURE


Inoltre, questi Paesi stanno beneficiando di ingenti aiuti finanziari da parte dell'Ue, anche se la Commissione europea ne ha bloccato una parte considerevole per la Polonia e l'Ungheria a causa di controversie politiche. L'ulteriore processo di recupero economico dovrebbe avvantaggiare in particolare il settore bancario e i settori dei consumi, delle infrastrutture e dell'edilizia, nonché alcune aziende tecnologiche. Ma gli alti tassi di inflazione mettono sotto pressione i consumi interni.

L’INFLAZIONE INCIDE SU REDDITI E INVESTIMENTI


Negli ultimi 18 mesi l’inflazione elevata ha inciso pesantemente sui redditi reali dei Paesi dell'Europa centrale e orientale e sta esercitando pressioni anche sui consumi interni. I forti aumenti dei tassi di interesse da parte delle banche centrali per combattere l'inflazione rappresentano a loro volta un “vento contrario” per economia e investimenti, mentre altri fattori negativi per aziende e consumatori sono il forte aumento dei prezzi dell'energia, il crollo degli affari con la Russia e il rallentamento generale della crescita economica globale.

MA ORA È IN RITIRATA, AZIONI CONVENIENTI


Ma finora le economie della regione hanno resistito meglio di quanto si temeva e nei prossimi trimestri si prevede un ulteriore miglioramento. L’inflazione è chiaramente in ritirata, e la prevedibile svolta al ribasso dei tassi dovrebbe sostenere investimenti e consumi. I “venti contrari” monetari dovrebbero attenuarsi e l'economia potrebbe tornare ad esserne sostenuta. A medio termine. Per quanto riguarda gli investimenti, il Team di Raiffeisen nota che le valutazioni delle azioni sono a livelli storicamente bassi, con un rapporto prezzo-utili di circa 7 volte, molto inferiore alla media di lungo periodo poco sotto 11.

PROMETTENTE PROFILO RISCHIO-RENDIMENTO


I rendimenti da dividendi sono spesso nell'ordine del 5% e oltre. In parte gli sconti di valutazione sono dovuti a rischi più elevati, come quelli derivanti dagli sviluppi geo politici, ma in parte riflettono semplicemente un promettente profilo di rischio-rendimento in una regione che tende a essere sottorappresentata e talvolta sottovalutata dagli investitori internazionali e che attende di essere riscoperta.

ANCHE LE OBBLIGAZIONI HANNO REAGITO BENE


Infine, rilevano gli esperti di Raiffeisen, anche i mercati obbligazionari hanno reagito positivamente all'andamento dell'inflazione degli ultimi mesi, e le quotazioni hanno registrato una forte ripresa a partire dall'ultimo trimestre del 2022, e oggi si muovono lateralmente con oscillazioni importanti. I rendimenti nominali sono ancora piuttosto elevati, in netto contrasto con i rendimenti prossimi allo zero di fino a poco tempo fa. Sia le obbligazioni in valuta forte che quelle in valuta locale offrono costellazioni di rischio-rendimento piuttosto interessanti nel lungo periodo.
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