Contatti

Asset allocation

Per Morgan Stanley IM le prospettive del credito private europeo sono favorevoli

L’obiettivo del Private Credit di Morgan Stanley Investment Management è di costruire la piattaforma europea sugli elementi della struttura proprietaria statunitense in modo da sfruttare una serie di procedure e risorse stabilite

di Leo Campagna 29 Giugno 2023 08:00
financialounge -  credito private Jeff Levin Mark Jochims mercati Morgan Stanley Investment Management

L'interesse per le opportunità negli investimenti in debito privato è in aumento. In questo articolo due membri del team specializzato sul credito privato di Morgan Stanley Investment Management, Jeff Levin, Managing Director, Portfolio Manager & Head of Direct Lending e Mark Jochims, Head of European Private Credit, approfondiscono i temi chiave e le prospettive nel mercato del debito privato in Europa.

COMPETENZE, RETI E DATI


“Riteniamo che gli investitori istituzionali siano disposti a impiegare più capitali a favore del debito privato, poiché hanno osservato che i manager qualificati utilizzano le competenze, le reti e i dati che hanno aggregato e catalogato per molti anni con l’obiettivo di eseguire transazioni diligenti ed efficienti tramite le quali ottengono rendimenti migliori corretti per il rischio” fa sapere Levin.

COSTRUTTIVI SUI MERCATI DEL DEBITO PRIVATO EUROPEO


Jochims, dal canto suo, è convinto che esistano alcuni motivi per essere costruttivi sui mercati del debito privato del Vecchio Continente. “In primo luogo “specifica il manager “la cosiddetta ‘dry powder’ europea, cioè i capitali degli investitori in private equity non ancora richiamati per essere impiegati, si colloca oggi ai massimi storici e riteniamo che una grande e crescente riserva di ‘dry powder’ possa alimentare l'attività europea di M&A (fusioni e acquisizioni) per diversi anni a venire. Tale potenziale domanda è ulteriormente sostenuta da un lungo elenco di attività previste per il 2026”.

TENDENZE SECOLARI


In secondo luogo, aggiunge Jochims, al di là del divario di domanda/offerta per il finanziamento, si notano le tendenze secolari che continuano a sostenere l'appetito per il credito privato, mentre le dislocazioni del mercato finanziario con leva finanziarie accelereranno tale domanda. Rimane un significativo spazio d’azione che consente ai manager di consolidata esperienza di crescere e acquisire quote di mercato. I finanziatori diretti possono ora fornire una soluzione alternativa completa ai mercati sindacati e quelli europei, più in particolare, stanno aumentando lo spettro delle dimensioni e investono in attività più imponenti e più stabili.

UNA PIATTAFORMA EUROPEA SUGLI ELEMENTI DI QUELLA USA


“Il nostro obiettivo è quello di costruire la piattaforma europea sugli elementi della nostra struttura statunitense in modo da cercare di sfruttare una serie di procedure e risorse stabilite. Crediamo fermamente che la presenza, la comprensione e le relazioni locali guidino la selezione delle opportunità e gli investimenti e osserviamo che il mercato europeo è rimasto più frammentato, offrendo opportunità di scala significative” riferisce Levin. Il manager, relativamente alle implicazioni che un ambiente macroeconomico difficile possa provocare al debito privato si aspetta una maggiore più dispersione tra i manager e che le loro capacità in termini di esperienze precedenti acquisite possano fare la differenza.

GENERARE PERFORMANCE SOLIDE


“Ci aspettiamo inoltre che le istituzioni con piattaforme di investimento più ampie, i track record più consolidati negli investimenti in attività private e le reti più grandi possano essere meglio posizionate in questo nuovo ambiente sfidante” sottolinea Levin. Il manager di Morgan Stanley Private Credit spiega poi cosa lo rende costruttivo per il futuro del debito privato. “Innanzitutto, lo connotiamo come un'opportunità ampia e crescente impostata con dinamiche di domanda / fornitura che favoriscono il fornitore di debito privato e in secondo luogo è attualmente in un ambiente di investimento attraente, data la volatilità attuale. Noi dobbiamo cercare di selezionare e gestire interessanti opportunità di investimento per generare performance solide”.

DINAMICA POSITIVA DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA


Alla fine dello scorso anno, aggiunge Jochims , si è assistito a sconti elevati nelle emissioni dei mercati sindacati, mentre i mercati privati hanno beneficiato della dinamica positiva della domanda e offerta con rendimenti del 9-10% e sconti all’emissione del 2% -3%. “I margini aumentati possono essere un driver più permanente di rendimento, mentre gli sconti nell’ambito del mercato sindacato possono essere più volatili” conclude Jochims.
Share:
Trending