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Transizione energetica

Pictet Asset Management punta sulle utility energetiche sempre più al centro della transizione

Le utility all’avanguardia rappresentano un’opportunità unica per i gestori attivi in grado di intercettare trend secolari quali la produzione di energia rinnovabile, lo stoccaggio energetico e le reti intelligenti

di Leo Campagna 9 Giugno 2023 11:41
financialounge -  Gloria Grigolon mercati Pictet Asset Management utility energetiche

Il settore delle utility energetiche è chiamato a ridurre le proprie emissioni del 70-92% entro il 2035 per soddisfare i target dell’accordo di Parigi e limitare il riscaldamento a 1,5˚C. Per farlo deve spostare il mix energetico dalle centrali termiche tradizionali alle energie rinnovabili, prevalentemente solari ed eoliche. “Un passo importante in questa direzione è la stima, riportata nell’ultimo report dell’Energia Internazionale dell’Energia, secondo la quale per la prima volta nella storia si prevede un totale di investimenti in energia solare nel 2023 superiore agli investimenti complessivi per l’estrazione di petrolio” fa sapere Gloria Grigolon, Investment Specialist di Pictet Asset Management.

ABBATTERE I GAS AD EFFETTO SERRA (GHG)


Una transizione energetica completa dovrà tuttavia interessare in modo profondo il settore delle utility. Queste ultime rappresentano, per la generazione di calore ed elettricità, la principale causa di emissioni di CO2, determinando il 32% della produzione globale di Greenhouse Gases (GHG, gas ad effetto serra). “Questo rende particolarmente attraenti le compagnie all’avanguardia all’interno del settore dell’utility in un contesto di crescita della domanda sempre più orientata verso i servizi green. Costituiscono infatti un’opportunità unica per i gestori attivi in grado di intercettare trend secolari quali la produzione di energia rinnovabile, lo stoccaggio energetico e le reti intelligenti” commenta Grigolon.

UN RUOLO CRUCIALE NELLA DECARBONIZZAZIONE DI ALTRI SETTORI


Il percorso di transizione delle aziende che si dedicano all'erogazione e alla gestione dei servizi energetici ricoprirà un ruolo cruciale anche nella decarbonizzazione di altri settori. A questo proposito, è stato calcolato che combinare la decarbonizzazione delle utility, l’elettrificazione dei trasporti su strada (che contribuisce al 13% delle emissioni totali) e l’ottimizzazione energetica del settore edilizio si potrebbe realizzare una riduzione di almeno il 50% delle emissioni GHG globali.

NESSUN EFFETTO INFLAZIONISTICO PER I CONSUMATORI


La buona notizia è che gli importanti investimenti attesi per la decarbonizzazione delle utility non dovrebbe generare un aumento dei costi dell’energia con effetto inflazionistico per i consumatori quanto piuttosto il contrario. “Nell’ultimo decennio” riferisce la manager di Pictet AM, “i sensibili miglioramenti nell’economia di scala e nell’efficientamento delle tecnologie eoliche e solari, hanno reso le rinnovabili la fonte di energia più economica, con costi operativi inferiori a quelli delle centrali elettriche tradizionali in molte parti del mondo. Basti pensare che in specifiche regioni già oggi è più conveniente costruire un nuovo impianto solare/eolico che continuare a utilizzare le centrali tradizionali” spiega Grigolon.

LO STUDIO MCKINSEY


In base ad uno studio McKinsey si potrebbe già adesso raggiungere il 50%-60% della decarbonizzazione del sistema elettrico, praticamente senza costi aggiuntivi per la società e senza bisogno di ulteriori incentivi, a parte quelli determinati da un comportamento economico puramente razionale. La tendenza nel prossimo futuro è un costo dell’energia green che diminuisce con una progressiva decorrelazione rispetto alla volatilità dei prezzi di carbone, petrolio e gas al crescere della penetrazione delle rinnovabili, a tutto vantaggio del consumatore finale.

L’ELETTRIFICAZIONE DELL’ECONOMIA DOVREBBE CRESCERE ULTERIORMENTE


"Grazie alla riduzione dei costi dell’energia rinnovabile l’elettrificazione dell’economia dovrebbe accelerare ulteriormente comportando significativi cambiamenti in altri settori, a cominciare dall’aumento dei veicoli elettrici e dall’ottimizzazione degli impianti di riscaldamento, con la graduale sostituzione delle stufe a gas con pompe di calore” conclude l’Investment Specialist di Pictet Asset Management.
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