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Sviluppo economico

Opportunità e criticità del PNRR in Italia: l'analisi di Amundi parla agli investitori

Lo studio condotto dall’Advisory Board Amundi Italia delinea i punti critici del nostro Paese ma anche alcune eccellenze su cui costruire una leadership a livello europeo e sulla quale fare leva per crescere

di Leo Campagna 9 Giugno 2023 12:29
financialounge -  Amundi Cinzia Tagliabue economia gabriele tavazzani Pnrr The European House - Ambrosetti

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è entrato nella fase operativa, per svolgere un ruolo propositivo nell’accelerare i processi trasformativi all’insegna di transizione verde, digitalizzazione e inclusione. Si tratta di una finestra di opportunità unica, per l’Italia e per le sue aziende, per costruirsi un posizionamento di leadership industriale e tecnologica in un panorama internazionale in rapida evoluzione, di cui il PNRR rappresenta il potenziale acceleratore.

L’AMUNDI SUSTAINABLE FUTURE INDICATOR


A questo proposito assumono rilievo i risultati dello studio condotto dall’Advisory Board Amundi Italia dal titolo “L’Italia alla prova del PNRR: implementazione e impatti”. Lo studio include i risultati dell’Amundi Sustainable Future Indicator, elaborato da The European House – Ambrosetti per misurare gli impatti del Next Generation EU e del PNRR sulla società, sull’ambiente e sull’economia europea.

L’IMPATTO DEL PNRR SU SOCIETÀ AMBIENTE ED ECONOMIA


L’obiettivo dell’indicatore consiste nell’analizzare, in chiave multidimensionale e quindi non limitatamente alla crescita della ricchezza (PIL), l’impatto del PNRR su società, ambiente ed economia, in sinergia con il quadro metodologico dei 17 Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (SDGs), che costituiscono un elemento di programmazione economico-sociale di lungo periodo dell’Unione Europea e della comunità internazionale. Elaborato nel contesto di ripresa post pandemica, l’indicatore risulta oggi un prezioso strumento per analizzare e prevedere gli ambiti socio-economici-ambientali maggiormente impattati dalla crisi in Ucraina.

RAFFORZARE LA LEADERSHIP ITALIANA


“L’Amundi Sustainable Future Indicator individua alcuni punti di forza dell’Italia rispetto ad alcuni SDGs che riguardano l’individuo, il suo benessere psico-fisico e il suo ruolo di consumatore responsabile. Su questi punti di forza è necessario continuare a lavorare per rafforzare la leadership italiana rispetto agli altri paesi europei, senza trascurare gli elementi sui quali è necessario intervenire per recuperare il ritardo accumulato” ha sottolineato Cinzia Tagliabue, Head of International Partner Networks Division di Amundi e Presidente di Amundi SGR.

I PUNTI DI FORZA E QUELLI CRITICI DEL NOSTRO PAESE


L’Italia ha guadagnato due posizioni rispetto allo scorso anno nella classifica dell’Amundi Sustainable Future Indicator, posizionandosi al 23esimo posto sui 27 Paesi membri dell’Unione Europea. Il nostro Paese, in particolare, vanta alcune eccellenze: si posiziona al 2° posto in Europa nel SDG 2 “sconfiggere la fame”; al 3° nel SDG 3 “salute e benessere”; al 4° nel SDG 12 “consumo e produzione responsabili”. Deludenti, al contrario, le performance in campo economico: 26° nel SDG 8 “buona occupazione e crescita economica”; 24° nel SDG 9 “industria, innovazione e infrastrutture” e 27° nel SDG 5 “parità di genere”. Posizionamento non positivo nemmeno nel SDG 4, quello legato all’istruzione, che più di altri può essere considerato una proxy per misurare il successo futuro di un Paese.

L’ESPERIENZA DI AMUNDI


In ogni caso Amundi è pronta a mettere a disposizione del nostro Paese la sua esperienza nella selezione degli investimenti e nella valutazione dei rischi integrata dai nuovi criteri di sostenibilità, per un’attuazione efficace del PNRR. “Collaborando con gli altri stakeholder coinvolti dal Piano, settore pubblico e PMI” fa sapere Gabriele Tavazzani, CEO di Amundi SGR, “possiamo contribuire ad una migliore selezione dei progetti di sviluppo e al loro costante controllo. Questo consente di massimizzare l’allocazione efficiente delle risorse a disposizione e, al contempo, di favorire il trasferimento del risparmio degli italiani verso gli investimenti produttivi con una ricaduta positiva sulla crescita del nostro paese”.

RIPENSARE L’ASSET ALLOCATION STRATEGICA


Gli investitori, dal canto loro, sono chiamati a ripensare la loro asset allocation strategica. In particolare gli investimenti in asset reali (Private equity e Private debt), tramite gli Eltif di nuova generazione, che rivestiranno un ruolo determinante come strumenti di protezione contro inflazione e volatilità.
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